Alberto Michelon. Inanimus

© Alberto Michelon

 

Dal 15 Gennaio 2017 al 14 Febbraio 2017

Padova

Luogo: Spazio Biosfera

Indirizzo: via S. Martino e Solferino 5

Curatori: Lorenzo Pezzato

Enti promotori:

  • Con il Patrocino del Comune di Padova

E-Mail info: info@animalfactorstudio.it

Sito ufficiale: http://www.animalfactorstudio.it



La mostra propone trenta opere di tassidermia artistica: un cavallo rampante, una tigre in salto attraverso degli specchi, una donna serpente accanto ad un albero intenta a cogliere una banana. Questo solo per descriverne alcune di grandi dimensioni. Altre più piccole poste su espositori e altre ancora appese alle pareti: un quadro con duemila duecento farfalle, un cristo in croce fatto di sole ossa triturate. Ci sono tre crani: mucca, maiale e cavallo recuperati al mattatoio dove gli animali vengono abbattuti per uso alimentare. Dai fori sui crani provocati dalla pistola usata per tramortirli fuoriescono dei fiori secchi. “Fiorir di nuove idee sul cibo”: una riflessione sui metodi di allevamento intensivo dei principali mammiferi destinati al consumo umano.
“Rampante su pelle altrui”: Il cavallo rampante impreziosito da rivestimento composto di pelle di altri cavalli; il rimando è all’arrivismo socioeconomico che mette il successo (professionale e economico) al centro dell’esistenza, anche a costo di “fare la pelle” al prossimo; simbologia dell’egoismo ottuso.

Si tratta di una mostra sui generis ed innovativa che vuole svelare al pubblico nuove dimensioni dell’arte.
Sin dall’inizio della sua carriera di tassidermista, Alberto Michelon ha visto nel suo mestiere più che la mera capacità di imbalsamare animali, una forma d’arte vera e propria. La sua fantasia, i suoi pensieri più segreti e reconditi trasformati in animali fantastici, appesi alle pareti come quadri, diventati sculture tassidermiche misteriose, buie e lumi- nose allo stesso tempo, creature che raccontano storie e diventano sogni. O incubi.
Oggetti belli e spaventosi, utili e inutili, chimere dagli insperati significati: , afferma lo scrittore Gabriele Di Fronzo su Rivista Studio in “Incontro con l’imbalsamatore". <Questo spazio è affollato di cadaveri- sottolinea Lorenzo Pezzato curatore della mostra e direttore del blog l’entomofago- e non si pensi siano quelli esposti. Perché Michelon resuscita carne morta prima di esporla. Molto prima. Pelli tese su schiuma espansa modellata, non-morti. In questo spazio i resti mortali camminano [camminiamo] in un limbo aulico popolato di creature più che reali, più che vive; ipervive. Bisogna fare attenzione: tre giorni dopo aver transitato in questo luogo si può resuscitare. Il rischio è non accorgersene>.

Inanimus, sottende a inanimato e senza vita. Ma è ingannevole perché in esposizione c’è vita a volte cruda e crudele, sempre grandiosa. 

Alberto Michelon (Padova, 1973) si interessa alla tassidermia durante gli studi di scienze naturali. Vinto il premio tesi di laurea in storia della biologia bandita dall’Accademia Nazionale delle Scienze dette dei XL, decide di fare della tassidermia la sua professione. Dopo aver trascorso due anni in una bottega del centro Italia, Michelon lascia il suo maestro per intraprendere nuove avventure all’estero: lavora nei musei di storia naturale in Spagna, in Portogallo e negli Stati Uniti.
Rientrato in Italia fonda Animal Factor Studio, un progetto ambizioso con il quale Michelon da una nuova prospettiva ad una pratica artigianale ormai abbandonata proiettandola nel mondo dell’arte.
 

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