Gianfranco Zappettini. Pensare in termini di pittura

Gianfranco Zappettini. Pensare in termini di pittura

 

Dal 02 Febbraio 2013 al 31 Marzo 2013

Padova

Luogo: Maab Studio d’arte

Indirizzo: Riviera San Benedetto 15

Orari: da mercoledì a sabato 16.30-20

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: segreteria@artemaab.com

Sito ufficiale: http://www.artemaab.com/


A più di 35 anni di distanza dalla sua ultima personale a Padova, Gianfranco Zappettini espone allo Studio Maab(riviera San Benedetto, 15) una selezione di opere storiche e alcune tra le più recenti. 
La mostra sarà inaugurata venerdì 1 febbraio 2013 (ore 18.30) e sarà visitabile fino al 16 marzo.

Gianfranco Zappettini è uno dei protagonisti della Pittura Analitica, la corrente internazionale che negli anni Settanta si oppose all’annichilimento dell’Arte Concettuale e, attraverso una minuziosa indagine e un severo processo di rigenerazione, riuscì a riformulare su nuove basi la Pittura: da arte “passatista” e superata nelle sue involuzioni più introspettive e accademiche, la disciplina regina tra le arti si ripresentava come un vero e proprio linguaggio, con i propri elementi grammaticali e la propria sintassi. Zappettini e colleghi italiani e stranieri (per citarne alcuni Winfred Gaul, Giorgio Griffa, Claude Viallat) portarono queste istanze di rinnovamento della Pittura nei principali musei europei, dalla Biennale di Venezia a documenta di Kassel, dal Museo d’Arte Moderna di Parigi al Rheinisches Landesmuseum di Bonn, dalla Galleria d’Arte Moderna di Torino alla Galleria Nazionale di Roma.

Lo Studio Maab propone i lavori degli anni Settanta, dai “bianchi” alle “tele sovrapposte”, due serie che da sempre contraddistinguono il maestro genovese in campo nazionale e internazionale. In queste opere, il processo e il «pensare in termini di pittura» diventano parte integrante dell’opera, e creano un equilibrio perfetto tra pianificazione a priori e manualità rigorosa del pittore.

Infine, saranno esposti anche pochi, scelti esemplari del suo lavoro più recente, uno studio raffinato e rigoroso sulla simbologia della Trama e dell’Ordito, un ritorno al bianco inteso come il colore dell’assoluto, della Manifestazione, che somma tutti i colori attraverso i quali il maestro ligure è passato nei suoi cinquant’anni di carriera.

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