Matèrria
© Alfredo Celli
Dal 21 December 2022 al 9 January 2023
Pescara
Luogo: Spazio Arte del Museo delle Genti d'Abruzzo
Indirizzo: Via delle Caserme 24
Orari: 9-13 dal martedì al venerdì; 16-20 sabato e domenica
Curatori: Andrea Viozzi
Le strade dell'arte non sono mai parallele, finiscono sempre per incrociarsi intorno a un'idea, un segno, una coincidenza espressiva. E i percorsi che si incontrano e si fondono, ma senza mai abbandonare le loro radici, sono quelli di due pittori abruzzesi, Alfredo Celli di Tortoreto e Giancarlo Costanzo di Montesilvano, e di uno marchigiano, Fabrizio Mariani di San Benedetto del Tronto. Dal loro insieme nasce il gruppo Earth, artisti con lo sguardo nel e sul mondo, che da mercoledì prossimo 21 dicembre proporrà, nello Spazio Arte del Museo delle Genti d'Abruzzo, una rassegna di opere dal titolo Matèrria, a cura di Andrea Viozzi.
Un background diverso, scelte ed elaborazioni maturate attraverso un pensiero e un approccio culturale eterogeneo, ma un comune sentire nella rappresentazione dell'arte nella società e per la società: il lavoro si incentra così sulla materia, su una scelta di riciclo che fa assumere ad ogni singola opera un valore che va oltre il segno, che guarda all'anima. E' il terreno comune su cui i tre artisti si ritrovano. "Per questo motivo - come sottolinea nelle note Andrea Viozzi - hanno deciso di costituire un Gruppo che già nel nome permetta di cogliere quale sia l’elemento di congiunzione fra i tre protagonisti, sul quale si posano tutte le loro attenzioni e preoccupazioni: “EARTH” (Terra). Termine anglosassone quanto mai prezioso perchè vede al suo interno le lettere “A-R-T”, allusive appunto alla parola “arte”. Concetto quanto mai necessario nel mondo che stiamo vivendo, nonostante che l’intelletto, la scienza e la tecnica sembrano averla ridotta a misera chimera".
"Le loro opere raccontano il volto opaco del presente - prosegue Viozzi - attraverso composite esarazioni in cui aria e luce si fondono con la materia (Celli), elementi verbo-visivi disposti su ordinate verticali e orizzontali (Costanzo) e metaversi lontani da una logica decodificazione avvolti nel fascino del mistero (Mariani), con l’obiettivo di scuotere, sensibilizzare e far riflettere l’osservatore".
"Abbiamo voluto lavorare su una proposta di particolare valore sociale - afferma il Presidente della Fondazione Genti d'Abruzzo Emilio Della Cagna - con cui attraversare il periodo natalizio. Una proposta che guarda con profondità al rapporto arte-territorio e che si inserisce con forza nella cornice del Museo delle Genti d'Abruzzo raccogliendo quel messaggio profondo che arriva dalla tradizione e si trasforma costantemente allineandosi ai tempi e ai cambiamenti, assecondandone e, nello stesso tempo, modificandone il senso".
Un background diverso, scelte ed elaborazioni maturate attraverso un pensiero e un approccio culturale eterogeneo, ma un comune sentire nella rappresentazione dell'arte nella società e per la società: il lavoro si incentra così sulla materia, su una scelta di riciclo che fa assumere ad ogni singola opera un valore che va oltre il segno, che guarda all'anima. E' il terreno comune su cui i tre artisti si ritrovano. "Per questo motivo - come sottolinea nelle note Andrea Viozzi - hanno deciso di costituire un Gruppo che già nel nome permetta di cogliere quale sia l’elemento di congiunzione fra i tre protagonisti, sul quale si posano tutte le loro attenzioni e preoccupazioni: “EARTH” (Terra). Termine anglosassone quanto mai prezioso perchè vede al suo interno le lettere “A-R-T”, allusive appunto alla parola “arte”. Concetto quanto mai necessario nel mondo che stiamo vivendo, nonostante che l’intelletto, la scienza e la tecnica sembrano averla ridotta a misera chimera".
"Le loro opere raccontano il volto opaco del presente - prosegue Viozzi - attraverso composite esarazioni in cui aria e luce si fondono con la materia (Celli), elementi verbo-visivi disposti su ordinate verticali e orizzontali (Costanzo) e metaversi lontani da una logica decodificazione avvolti nel fascino del mistero (Mariani), con l’obiettivo di scuotere, sensibilizzare e far riflettere l’osservatore".
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