Arcimboldo

Giuseppe Arcimboldo, Estate, 1572, Olio su tela, 71 x 92 cm, Denver Art Museum

 

Dal 19 Ottobre 2017 al 11 Febbraio 2018

Roma

Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Antica - Palazzo Barberini

Indirizzo: Via delle Quattro Fontane 13

Orari: martedì, mercoledì, giovedì e domenica 9.00-20.30 (ultimo ingresso ore 19.30) venerdì, sabato e festivi infrasettimanali (8 dicembre, 26 dicembre e 6 gennaio): 9.00-22.00 (ultimo ingresso ore 21.00)

Curatori: Sylvia Ferino-Pagden

Enti promotori:

  • MiBACT
  • Roma Capitale

Costo del biglietto: Intero 15 €, Ridotto 13 € (giovani dai 18 ai 25 anni (under26) con documento e/o tesserino universitario; insegnanti delle scuole primarie di primo e secondo grado e secondarie; forze dell’ordine; visitatori con invalidità (accompagnatore gratuito in caso di necessità); tutti gli individuali ogni prima domenica del mese). Gratuito audioguida inclusa giovani under 18 anni, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, soci ICOM, guide turistiche con tesserino, dipendenti MiBACT

Telefono per prevendita: +39 06 81100257

Telefono per informazioni: +39 06 4824184

E-Mail info: info@barberinicorsini.org

Sito ufficiale: http://www.arcimboldoroma.it/



Dal 20 ottobre 2017 all’11 febbraio 2018, a Roma, Palazzo Barberini, si terrà la mostra Arcimboldo organizzata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e da Mondo Mostre Skira, a cura di Sylvia Ferino-Pagden, una delle maggiori studiose di Arcimboldo e già Direttore della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna, e con la direzione scientifica delle Gallerie.

Per la prima volta nella capitale sarà possibile ammirare una ventina di capolavori autografi, disegni e dipinti, di Giuseppe Arcimboldi (Milano, 1526-1593) meglio noto come Arcimboldo, provenienti da Basilea, Denver, Houston, Monaco di Baviera, Stoccolma, Vienna, Como, Cremona, Firenze, Genova, Milano. Un’occasione eccezionale, anche per la difficoltà di ottenere i prestiti delle sue opere, che spiega la rarità delle esposizioni dedicate a questo artista.

Formatosi alla bottega del padre, nell’ambito dei seguaci di Leonardo da Vinci, Arcimboldo, pittore, ma anche poeta e filosofo, è celebre soprattutto per le famose “teste composte” di frutti e fiori. Grazie alle sue “bizzarrie” e alle sue “pitture ridicole”, è stato uno dei protagonisti della cultura manierista internazionale, esponente di una corrente artistica, scientifica, filosofica e umanistica lontana da quella classicheggiante della Roma dell’epoca. Apprezzato dalle corti asburgiche di Vienna e Praga, al servizio di Ferdinando I, Massimiliano II e Rodolfo II, Arcimboldo guadagnò persino il titolo nobiliare, rarissimo per gli artisti, di “Conte Palatino”.

Riscoperto negli anni Trenta del Novecento, l’artista venne considerato il più importante antesignano del Dadaismo e del Surrealismo. 

Esposte al pubblico circa un centinaio di opere: i capolavori più noti di Arcimboldo – dalle Stagioni agli Elementi, dal Giurista a Priapo (Ortolano) al Cuoco – i ritratti, l’arazzo di Como e le vetrate del Duomo di Milano, i suoi preziosissimi disegni acquerellati per le feste di corte, in dialogo con dipinti e copie arcimboldesche, oltre a una serie di oggetti delle famosissime Wunderkammern imperiali, delle botteghe numismatiche e di arti applicate, milanesi e non, fino a disegni di erbari, frutta, animali, di cui all’epoca si faceva gran studio al fine di incrementare serre, serragli e giardini ma, anche e soprattutto, la conoscenza scientifica.

Un volume, edito da Skira, accompagnerà ed esplicherà attraverso scritti della curatrice e di Giacomo Berra, Andreas Beyer, Giuseppe Olmi, Lucia Tongiorgi Tomasi, Shinsuke Watanabe, i temi trattati dall’esposizione.

In occasione della mostra saranno organizzati degli incontri con importanti studiosi per indagare alcune tematiche riguardanti la pittura di Arcimboldo e il suo periodo.
Le Giornate di incontri sono a ingresso libero sino esaurimento dei posti e si svolgeranno nella Sala dei Marmi di Palazzo Barberini alle ore 18.00, nelle seguenti date: 
·       giovedì 25 gennaio 2018: Giacomo Berra, “Le teste ‘composte’ e ‘reversibili’ dell’Arcimboldo e la nascita della natura morta"
·       giovedì 8 febbraio 2018: Lucia Tongiorgi Tomasi, “Natura, arte e artificio in Giuseppe Arcimboldo”
·       venerdì 9 febbraio 2018: Stefano Zuffi, “La pittura a Milano tra Leonardo e Caravaggio”

 FOTO: Arcimboldo
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