CosmoGRAFIE - segno, materia e visione

Pejman Tadayon, Quadro sonoro

 

Dal 07 Maggio 2016 al 20 Maggio 2016

Roma

Luogo: VARCO al Pigneto

Indirizzo: via Fanfulla da Lodi 1/C

Orari: da lunedì a venerdì ore 16-19.30; sabato e domenica 11-13 / 16-19.30

Curatori: Eva Czerkl

Enti promotori:

  • VISIVA - La Città dell’Immagine

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06.96042451



“CosmoGRAFIE - segno, materia e visione” è il titolo della mostra internazionale che s’inaugura a Roma sabato 7 maggio alle ore 18 presso lo spazio multifunzionale VARCO al Pigneto (arte, fotografia, musica e altri eventi) e realizzato dal Gruppo “VISIVA – La Città dell’Immagine”. Quartiere storico, già reso famoso dai film neorealisti di registi quali Roberto Rossellini (“Roma Città Aperta”, 1945), Luchino Visconti (“Bellissima”, 1951), P.P. Pasolini (“Accatone”, 1961), e molti altri, è oggi sede di diversi studi di noti artisti e fotografi.
 
Il progetto espositivo, a cura di Eva Czerkl, si propone di indagare attraverso le opere di circa 31 artisti contemporanei, italiani e stranieri, il complesso rapporto tra Scienza e Arte, tra Cosmo e Animo umano. Un viaggio nei territori dell’immaginario e della sperimentazione artistica, lì dove traiettorie, corpi celesti, arcaismi cosmologici diventano tracce, simboli, segni grafici, graffiti del futuro.

Un racconto tecnologico e filosofico, concettuale e metafisico, surreale e fantastico sulle varie tematiche di natura cosmologica, narrato attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, l’arte digitale l’installazione, il video.
 
Il progetto espositivo, a cura di Eva Czerkl, si propone di indagare attraverso le opere di 31 artisti contemporanei italiani e stranieri, di diverse generazioni e livelli di esperienza, il complesso rapporto tra scienza e arte, tra cosmo e animo umano. Un percorso di accostamenti fra tendenze e poetiche differenti, collegate da un sottile fil-rouge che è il tema che le accomuna: il viaggio intrapreso dall’uomo per scoprire, misurare, rappresentare, evocare e raccontare lo spazio, la natura, il cielo, l’universo, dunque il cosmo. Un viaggio nei territori dell’immaginario e della sperimentazione artistica, lì dove traiettorie, corpi celesti, arcaismi cosmologici diventano tracce, simboli, segni grafici, graffiti del futuro.
 
Ogni opera d’arte è in qualche modo interpretazione del mistero universale, anche quando si perde in un fantastico gioco di astrazione, laddove  protagonista diventa l’energia del colore e  la dinamicità del segno, o la luce nel caso della fotografia. Che si tratti di entità umana o semplice materia, ogni soggetto rappresentato è un arco teso verso un ‘oltre’, una relazione quasi univoca tra spazi universali e ‘corpi’ che si attraggono in magnetismi di forme e armonie cromatiche.
In questo senso la mostra si propone come un racconto più che tecnologico filosofico, concettuale e metafisico, surreale e fantastico, narrato attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, l’arte digitale l’installazione, il video.
 
Tra i partecipanti si segnala la presenza del noto musicista e pittore persiano Pejman Tadayon con i suoi ‘quadri sonori’, di Aldo Manganaro, scrittore e giornalista, oltre che pittore di fama negli anni ’70, di Claudio Masenza, già fotografo, scrittore, sceneggiatore, regista, direttore artistico di festival del cinema, oltre che una delle firme più prestigiose ed autorevoli del giornalismo cinematografico.
 
Artisti in mostra:
FRANCOISE AMOSSE’ - JURGEN ANGELER - AURELIO BIOCCHI - ANGELO DE FRANCISCO - KATERINA  DRAMITINOU - JEAN-BERNARD FOURCAULT - MIHAI  GROSU - GYM HALAMA - MONIQUE LEMAIRE - ROBERT ANDLER LIPSKI - MASSIMO MAGISTRINI - JACOPO MANDICH - ALDO MANGANARO - CLAUDIO  MASENZA - OMAR OLANO - PAOLA PALEARI - MARIA PIA PASCOLI - CLAUDIO ROSSO - AI  SATO - EMILIO SGORBATI - HELEN SHULKIN - IRENA ANNA SOWINSKA - ALAN SPAZZALI - REINHARD STAMMER - PEJMAN TADAYON - VASSILIS TRIANTIS - MARIE-ANNE TRUFFINO - MARC VANDEVELDE - PIERLUIGI G. VECCHI - CHRISTINE VERHAERT - ALESSANDRA VINOTTO.
 
Catalogo in sede, con testo introduttivo del critico d’arte Antonio Picariello (Edizioni Palladino).

Vernissage: sabato 7 maggio ore 18

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