Et Cetera

Dal 28 April 2015 al 17 May 2015
Roma
Luogo: MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
Indirizzo: via Guido Reni 4/a
Orari: martedì-mercoledì-giovedì-venerdì-domenica 11-19; sabato 11-22
Curatori: Genny Di Bert, Ottaviano Maria Razetto
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3210181
E-Mail info: info@fondazionemaxxi.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionemaxxi.it
Inaugura martedì 28 aprile 2015 a Roma presso lo Spazio D del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la mostra Et Cetera collettiva di 18 artisti provenienti dalla Repubblica Ceca, selezionati tra i migliori talenti del paese. In esposizione circa 34 opere tra dipinti, sculture, fotografie ed installazioni di varie dimensioni.
Organizzata e promossa dalla Fondazione Eleutheria di Praga, presieduta da Francesco Augusto Razetto, curata da Genny Di Bert e da Ottaviano Maria Razetto, la mostra, realizzata in collaborazione con il MAXXI di Roma, si avvale dei patrocini di: Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, Ministero della cultura della Repubblica Ceca, Assessorato alla cultura, creatività e promozione artistica e turismo di Roma Capitale, Ambasciata della Repubblica Ceca, Ambasciata di Italia a Praga, Istituto italiano di cultura a Praga, Camera di Commercio e dell’Industria Italo Ceca, Praga Capitale e Centro Ceco.
Come sottolinea Francesco Augusto Razetto “La Fondazione Eleutheria torna con la mostra Et Cetera a proporsi nel ruolo di promotrice dei giovani artisti cechi: l´esposizione al Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, MAXXI, rappresenta il felice tentativo di scoprire il mondo artistico della Repubblica Ceca degli ultimi venticinque anni”. La mostra nasce da un percorso che la Fondazione Eleutheria ha intrapreso solo negli ultimi anni; nei primi anni della sua attività, infatti, la Fondazione ha rivolto particolare attenzione al periodo del Realismo Socialista, cercando di restituirgli quel valore artistico a lungo negato. Con la mostra Et Cetera, lo sguardo è rivolto al presente, in particolare alla produzione degli artisti cechi negli ultimi 25 anni, dopo la caduta del regime comunista e la fine delle costrizioni alla libertà di espressione.
Come spiega il curatore Ottaviano Maria Razetto “Un lungo racconto, quello dell’arte, che attraversa l’epoca socialista - quando essa era promossa, condizionata e in molti casi addirittura assoggettata al volere del partito – e continua fino ai giorni nostri lungo una narrazione mai interrotta ma che appunto termina solo con un “Et cetera”. Per questo la fondazione ha deciso di rivolgere la propria attenzione al mondo dell’arte contemporanea,a come questa abbia reagito alla caduta del regime comunista e quali strade siano state intraprese dai giovani artisti cechi dopo quasi 25 anni. Un tempo sufficientemente lungo per riuscire a intravedere un fenomeno ormai strutturato che va ben oltre la semplice reazione alla mancanza di libertà espressiva ma allo stesso tempo ancora abbastanza breve per riuscire a realizzare confronti e analisi tra lo stato dell’arte ante e post “caduta del muro”.
18 gli artisti chiamati a partecipare, tutti sotto i 40 anni: Haas Asot, Hana Babak, Krištof Hošek, Jan Kaláb, Martin Kocourek, Martin Krajc, Martin Matoušek, Jakub Matuška detto Masker, Jan Mikulka, Marek Musil, Jakub Nepraš, Tets Ohnari, Ondřej Oliva, Veronika Psotkovà, Matěj Rejl, Tereza Tara, Zdeněk Trs e Roman Týc.
Alcuni artisti sono già conosciuti a livello internazionale come Jan Mikulka che nel 2011 ha vinto il “BP Portrait Awards” alla National Portrait Gallery di Londra e Jakub Neprašche ha ricevuto “l’Euromobil Prize” per la migliore opera all’Arte Fiera di Bologna nel 2007 e, sempre nello stesso anno, si è classificato terzo alla Biennale Internazionale di Firenze. Due opere dello stesso artista saranno inoltre esposte nel Padiglione Ceco all’Expo 2015 di Milano.
L’allestimento della mostra, ideato e realizzato da Ottaviano Maria Razetto, vuole rievocare la funzione originaria dello Spazio D, che ospita la mostra, quella di magazzino della Caserma Montello che occupava tutta l’area del MAXXI.
Da qui l’idea di organizzare l’allestimento intorno all’elemento del pallet di legno, lo stesso usato per stoccare le merci nei magazzini, che per l’occasione viene utilizzato per esporre le opere. Così il bancale viene usato come elemento primario di una struttura più complessa fino a definire l’intero allestimento dell’esposizione. Il percorso di visita così articolato consente di riservare a ciascun gruppo di opere di ogni artista uno spazio autonomo ed indipendente dagli altri.
Per la mostra è stato ideato un percorso didattico virtuale: il visitatore avrà la possibilità di scaricare il catalogo sul proprio dispositivo elettronico e procedere con questo all’interno del percorso espositivo.
Giovedì 28 aprile alle ore 19.00, in occasione della presentazione della mostra, si terrà presso l’Auditorium del MAXXI una performance musicale del duo di violiniste “Femme Fatale” composto da Eva Slaná e Lucie Klásek.
Organizzata e promossa dalla Fondazione Eleutheria di Praga, presieduta da Francesco Augusto Razetto, curata da Genny Di Bert e da Ottaviano Maria Razetto, la mostra, realizzata in collaborazione con il MAXXI di Roma, si avvale dei patrocini di: Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, Ministero della cultura della Repubblica Ceca, Assessorato alla cultura, creatività e promozione artistica e turismo di Roma Capitale, Ambasciata della Repubblica Ceca, Ambasciata di Italia a Praga, Istituto italiano di cultura a Praga, Camera di Commercio e dell’Industria Italo Ceca, Praga Capitale e Centro Ceco.
Come sottolinea Francesco Augusto Razetto “La Fondazione Eleutheria torna con la mostra Et Cetera a proporsi nel ruolo di promotrice dei giovani artisti cechi: l´esposizione al Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, MAXXI, rappresenta il felice tentativo di scoprire il mondo artistico della Repubblica Ceca degli ultimi venticinque anni”. La mostra nasce da un percorso che la Fondazione Eleutheria ha intrapreso solo negli ultimi anni; nei primi anni della sua attività, infatti, la Fondazione ha rivolto particolare attenzione al periodo del Realismo Socialista, cercando di restituirgli quel valore artistico a lungo negato. Con la mostra Et Cetera, lo sguardo è rivolto al presente, in particolare alla produzione degli artisti cechi negli ultimi 25 anni, dopo la caduta del regime comunista e la fine delle costrizioni alla libertà di espressione.
Come spiega il curatore Ottaviano Maria Razetto “Un lungo racconto, quello dell’arte, che attraversa l’epoca socialista - quando essa era promossa, condizionata e in molti casi addirittura assoggettata al volere del partito – e continua fino ai giorni nostri lungo una narrazione mai interrotta ma che appunto termina solo con un “Et cetera”. Per questo la fondazione ha deciso di rivolgere la propria attenzione al mondo dell’arte contemporanea,a come questa abbia reagito alla caduta del regime comunista e quali strade siano state intraprese dai giovani artisti cechi dopo quasi 25 anni. Un tempo sufficientemente lungo per riuscire a intravedere un fenomeno ormai strutturato che va ben oltre la semplice reazione alla mancanza di libertà espressiva ma allo stesso tempo ancora abbastanza breve per riuscire a realizzare confronti e analisi tra lo stato dell’arte ante e post “caduta del muro”.
18 gli artisti chiamati a partecipare, tutti sotto i 40 anni: Haas Asot, Hana Babak, Krištof Hošek, Jan Kaláb, Martin Kocourek, Martin Krajc, Martin Matoušek, Jakub Matuška detto Masker, Jan Mikulka, Marek Musil, Jakub Nepraš, Tets Ohnari, Ondřej Oliva, Veronika Psotkovà, Matěj Rejl, Tereza Tara, Zdeněk Trs e Roman Týc.
Alcuni artisti sono già conosciuti a livello internazionale come Jan Mikulka che nel 2011 ha vinto il “BP Portrait Awards” alla National Portrait Gallery di Londra e Jakub Neprašche ha ricevuto “l’Euromobil Prize” per la migliore opera all’Arte Fiera di Bologna nel 2007 e, sempre nello stesso anno, si è classificato terzo alla Biennale Internazionale di Firenze. Due opere dello stesso artista saranno inoltre esposte nel Padiglione Ceco all’Expo 2015 di Milano.
L’allestimento della mostra, ideato e realizzato da Ottaviano Maria Razetto, vuole rievocare la funzione originaria dello Spazio D, che ospita la mostra, quella di magazzino della Caserma Montello che occupava tutta l’area del MAXXI.
Da qui l’idea di organizzare l’allestimento intorno all’elemento del pallet di legno, lo stesso usato per stoccare le merci nei magazzini, che per l’occasione viene utilizzato per esporre le opere. Così il bancale viene usato come elemento primario di una struttura più complessa fino a definire l’intero allestimento dell’esposizione. Il percorso di visita così articolato consente di riservare a ciascun gruppo di opere di ogni artista uno spazio autonomo ed indipendente dagli altri.
Per la mostra è stato ideato un percorso didattico virtuale: il visitatore avrà la possibilità di scaricare il catalogo sul proprio dispositivo elettronico e procedere con questo all’interno del percorso espositivo.
Giovedì 28 aprile alle ore 19.00, in occasione della presentazione della mostra, si terrà presso l’Auditorium del MAXXI una performance musicale del duo di violiniste “Femme Fatale” composto da Eva Slaná e Lucie Klásek.
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maxxi museo nazionale delle arti del xxi secolo
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