Facciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerra
Dal 23 Febbraio 2023 al 26 Marzo 2023
Roma
Luogo: Palazzo delle Esposizioni
Indirizzo: Via Nazionale 194
Orari: 10-20. Chiuso lunedì
Enti promotori:
- Roma Culture
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: mostrapace@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.palazzoesposizioni.it
La guerra in Ucraina ha riportato il tema della pace al centro del dibattito internazionale e ha rivelato con più chiarezza come in tante aree del mondo, vicine e lontane, siano aperti conflitti. La mostra Facciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerra intende far esprimere chi solitamente non ha voce. Il percorso espositivo vuole aiutare a vedere la guerra con gli occhi dei bambini, per comprenderne le difficoltà e le sofferenze subite, ascoltando coloro che ne sono le prime e più innocenti vittime. A parlare sono i bambini e i ragazzi che stanno vivendo attualmente la guerra o che ne sono appena fuggiti.
Parlano i bambini di Kiev, di Irpin, di Kharkiv in Ucraina, così come i minori afghani arrivati con il ponte aereo da Kabul nell’agosto 2021.
Parlano anche i bambini congolesi fuggiti nei campi profughi di Goma nella Repubblica Democratica del Congo da poco visitati da papa Francesco; insieme a loro parlano tanti piccoli africani sfuggiti ai conflitti in Burkina Faso e nel Nord del Mozambico.
Parlano anche i bambini siriani - vittime di una guerra che sembra senza fine - che si trovano nei campi profughi in Grecia o in Libano dove attendono di essere accolti in Europa.
Questi bambini frequentano le “Scuole della pace” promosse dalla Comunità di Sant’Egidio in ogni parte del mondo, nelle città europee, africane, così come nei campi profughi. Centri completamente gratuiti gestiti da giovani volontari della Comunità, le Scuole della pace si rivolgono ai più piccoli per sostenerli nell’itinerario scolastico e per proporre un modello educativo solidale, capace di superare barriere, discriminazioni e rifiutare la violenza.
Ma parlano anche i bambini che vivono in pace: hanno incontrato anziani che hanno conosciuto la guerra da bambini o hanno letto i diari di bambini e ragazzi che hanno vissuto la Seconda guerra mondiale. Sono voci e immagini che compongono il mosaico dell’orrore della guerra.
Le varie sezioni della mostra – “la guerra del passato”, “la guerra oggi”, “la guerra alle spalle”, “come realizzare la pace” non intendono solamente esporre i lavori e le considerazioni di bambini e ragazzi agli sguardi dei visitatori, ma vogliono anche coinvolgere in quello stesso percorso emotivo e di riflessione. In questo senso, la mostra è aperta a tutti ma è concepita per un pubblico giovane e soprattutto per i bambini e i ragazzi, che avranno a disposizione spazi di laboratorio e di lettura.
La mostra è organizzata da Azienda Speciale Palaexpo e Comunità di Sant'Egidio.
Parlano i bambini di Kiev, di Irpin, di Kharkiv in Ucraina, così come i minori afghani arrivati con il ponte aereo da Kabul nell’agosto 2021.
Parlano anche i bambini congolesi fuggiti nei campi profughi di Goma nella Repubblica Democratica del Congo da poco visitati da papa Francesco; insieme a loro parlano tanti piccoli africani sfuggiti ai conflitti in Burkina Faso e nel Nord del Mozambico.
Parlano anche i bambini siriani - vittime di una guerra che sembra senza fine - che si trovano nei campi profughi in Grecia o in Libano dove attendono di essere accolti in Europa.
Questi bambini frequentano le “Scuole della pace” promosse dalla Comunità di Sant’Egidio in ogni parte del mondo, nelle città europee, africane, così come nei campi profughi. Centri completamente gratuiti gestiti da giovani volontari della Comunità, le Scuole della pace si rivolgono ai più piccoli per sostenerli nell’itinerario scolastico e per proporre un modello educativo solidale, capace di superare barriere, discriminazioni e rifiutare la violenza.
Ma parlano anche i bambini che vivono in pace: hanno incontrato anziani che hanno conosciuto la guerra da bambini o hanno letto i diari di bambini e ragazzi che hanno vissuto la Seconda guerra mondiale. Sono voci e immagini che compongono il mosaico dell’orrore della guerra.
Le varie sezioni della mostra – “la guerra del passato”, “la guerra oggi”, “la guerra alle spalle”, “come realizzare la pace” non intendono solamente esporre i lavori e le considerazioni di bambini e ragazzi agli sguardi dei visitatori, ma vogliono anche coinvolgere in quello stesso percorso emotivo e di riflessione. In questo senso, la mostra è aperta a tutti ma è concepita per un pubblico giovane e soprattutto per i bambini e i ragazzi, che avranno a disposizione spazi di laboratorio e di lettura.
La mostra è organizzata da Azienda Speciale Palaexpo e Comunità di Sant'Egidio.
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