GLI AMOROSI AFFETTI. Musica per le opere della Galleria Borghese - Beethoven e Napoleone

© Galleria Borghese | GLI AMOROSI AFFETTI. Musica per le opere della Galleria Borghese
Dal 07 Maggio 2022 al 07 Maggio 2022
Roma
Luogo: Galleria Borghese
Indirizzo: Piazzale Scipione Borghese 5
Orari: alle ore 11.00 e alle ore 12.00. Prenotazione obbligatoria
Costo del biglietto: L’iniziativa è gratuita, inclusa nel regolare biglietto d’ingresso al museo
Telefono per informazioni: +39 06 32810
Sito ufficiale: http://www.galleriaborghese.it
Sabato 7 maggio alle ore 11.00 e alle ore 12.00 nella sala I, detta della Paolina, al piano terra del museo, i visitatori della Galleria Borghese saranno accompagnati nella loro visita dalla musica eseguita dall’ensemble Trio David. È il secondo appuntamento de GLI AMOROSI AFFETTI. Musica per le opere della Galleria Borghese, il nuovo programma musicale del museo ispirato ai capolavori della collezione, in cui specialisti di strumenti storici o giovani musicisti del Conservatorio,ogni volta in una sala diversa, offriranno un’esperienza immersiva della cultura Barocca e settecentesca, veri e propri concerti, della durata di 30 minuti circa, con musiche contemporanee alle opere esposte o ad esse ispirate.
Il secondo concerto è dedicato a Beethoven e Napoleone Bonaparte, fratello maggiore di Maria Paola, conosciuta semplicemente come Paolina Bonaparte. Donna di documentata bellezza e fascino, rimasta vedova nel 1802 sposò l’anno successivo, su richiesta del fratello, un personaggio la cui famiglia faceva parte dell'antica nobiltà romana: il principe Camillo Borghese, di cinque anni più anziano di lei. Irrequieta, amante dello sfarzo e della vita di corte, fece molto parlare di sé a causa del suo comportamento anticonformista, come ad esempio posare nuda, nel 1805, per essere immortalata da Antonio Canova nella celebre statua di Venere vincitrice.
Napoleone fu coetaneo di Ludwig van Beethoven, più grande solo di un anno. In Europa l’arco della loro vita fu attraversato da visioni e idee contrastanti e spesso opposte: dall’esuberante fiducia nella ragione degli Illuministi si passò all’inquieta sensibilità romantica generatrice di aspirazioni sublimi e consapevolezza dell’irraggiungibilità del desiderio.
Le vicende storiche di Bonaparte provocarono in tutta Europa, tra gli intellettuali così come tra la borghesia, speranze in seguito spente dal paradosso del loro evolversi. Egli edificò prima un nuovo stato borghese per poi realizzare un accentramento assolutistico fino ad autoincoronarsi imperatore dei francesi e re d’Italia.
Anche Beethoven, come Hegel, vide in un primo tempo in Napoleone “cavalcare lo spirito del mondo” dedicandogli la Terza Sinfonia, per poi, deluso, disconoscerla e intitolarla in italiano “L’eroica”.
Il secondo concerto è dedicato a Beethoven e Napoleone Bonaparte, fratello maggiore di Maria Paola, conosciuta semplicemente come Paolina Bonaparte. Donna di documentata bellezza e fascino, rimasta vedova nel 1802 sposò l’anno successivo, su richiesta del fratello, un personaggio la cui famiglia faceva parte dell'antica nobiltà romana: il principe Camillo Borghese, di cinque anni più anziano di lei. Irrequieta, amante dello sfarzo e della vita di corte, fece molto parlare di sé a causa del suo comportamento anticonformista, come ad esempio posare nuda, nel 1805, per essere immortalata da Antonio Canova nella celebre statua di Venere vincitrice.
Napoleone fu coetaneo di Ludwig van Beethoven, più grande solo di un anno. In Europa l’arco della loro vita fu attraversato da visioni e idee contrastanti e spesso opposte: dall’esuberante fiducia nella ragione degli Illuministi si passò all’inquieta sensibilità romantica generatrice di aspirazioni sublimi e consapevolezza dell’irraggiungibilità del desiderio.
Le vicende storiche di Bonaparte provocarono in tutta Europa, tra gli intellettuali così come tra la borghesia, speranze in seguito spente dal paradosso del loro evolversi. Egli edificò prima un nuovo stato borghese per poi realizzare un accentramento assolutistico fino ad autoincoronarsi imperatore dei francesi e re d’Italia.
Anche Beethoven, come Hegel, vide in un primo tempo in Napoleone “cavalcare lo spirito del mondo” dedicandogli la Terza Sinfonia, per poi, deluso, disconoscerla e intitolarla in italiano “L’eroica”.
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