Henri Cartier Bresson

Henri Cartier-Bresson, New York (dettaglio), 1935. © George Hoyningen-Hune

 

Dal 26 Settembre 2014 al 25 Gennaio 2015

Roma

Luogo: Museo dell'Ara Pacis

Indirizzo: lungotevere in Augusta

Orari: da martedì a domenica 9-19

Curatori: Clément Chéroux

Enti promotori:

  • Roma Capitale Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Costo del biglietto: intero € 11, ridotto € 9, scuole € 4, famiglie € 22

Telefono per informazioni: +39 06 0608

E-Mail info: info.arapacis@comune.roma.it

Sito ufficiale: http://www.arapacis.it


Sarà esposta a Roma, dal 26 settembre 2014 al 6 gennaio 2015, la mostra retrospettiva Henri Cartier-Bresson  a cura di Clément Chéroux, ora in corso al Centre Pompidou di Parigi.
La grande esposizione, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotta da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, viene presentata a dieci anni esatti dalla morte di Henri Cartier-Bresson. Clément Chéroux è storico della fotografia e curatore presso il Centre Pompidou, Musée national d’art moderne. 
La mostra propone una nuova lettura dell'immenso corpus di immagini che Cartier-Bresson ci ha lasciato: copre l’intero percorso professionale del grande fotografo ed è  il frutto di un lungo lavoro di ricerca svolto dal curatore nel corso di molti anni di studio nell’archivio di Cartier-Bresson. Saranno esposte oltre 500 tra fotografie, disegni, dipinti, film e documenti, riunendo le più importanti icone ma anche le immagini meno conosciute del grande maestro. 
Le mostre retrospettive dedicate a Henri Cartier-Bresson, fin’ora hanno sempre cercato di dimostrare il senso di unità del suo lavoro sottolineando la sua abilità nel cogliere i “momenti decisivi”. Questa esposizione vuole mostrare invece come ci sia stato non uno ma diversi Cartier-Bresson: il fotografo, vicino al movimento Surrealista intorno agli anni Trenta, il militante documentarista della Guerra civile spagnola e della Seconda guerra mondiale, il reporter degli anni Cinquanta e Sessanta e infine, cominciando negli anni Settanta, l’artista più intimista.

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