La luce diversa. Lucilla Catania | Claudio Palmieri | Sandro Sanna

La luce diversa. Lucilla Catania | Claudio Palmieri | Sandro Sanna

 

Dal 06 Giugno 2018 al 29 Luglio 2018

Roma

Luogo: Mattatoio Testaccio

Indirizzo: pazza Orazio Giustiniani 4

Orari: da martedì a domenica ore 14-20. Lunedì chiuso L’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura

Curatori: Anna Imponente

Enti promotori:

  • Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma
  • Azienda Speciale Palaexpo

Costo del biglietto: Intero: € 6, Ridotto: € 5. Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale: Intero: € 5, Ridotto: € 4, Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 4. Bambini fino a 6 anni gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 39967500

E-Mail info: p.paris@palaexpo.it

Sito ufficiale: http://https://www.mattatoioroma.it



L’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e l’Azienda Speciale Palaexpo ospitano al Mattatoio la mostra La luce diversa, Lucilla Catania | Claudio Palmieri | Sandro Sanna, a cura di Anna Imponente.

Il progetto espositivo nasce dalla riflessione, condivisa dai tre artisti romani, sull’elemento “luce” e sul rapporto che quest’ultimo intrattiene con la materia. La luce, in modo più o meno esplicito, gioca un ruolo vitale nel lavoro di questi artisti. Se nell’opera di Lucilla Catania la luce agisce dall’esterno sulle superfici levigate o increspate dei marmi, creando un’articolazione di riflessi, nel lavoro di Claudio Palmieri e Sandro Sanna è, invece, una proprietà intrinseca della materia: resine, pigmenti, stoffe, metalli, micro film. Nelle loro opere l’elemento materico domina sulla forma, configurandosi come un viaggio introspettivo e intramaterico, con continui rimandi ai ritmi cosmici dell’universo naturale. 
Il trinomio LUCE-MATERIA-NATURA è quindi la chiave di lettura e il fondamento del progetto espositivo. 

In Lucilla Catania, la sintesi forma-materia si invera in un assoluto equilibrio. Le forme, morbide e sinuose, ispirate all’elemento naturale, a volte si solidificano in una architettura più strutturata e più geometrica, creando un’articolazione di volumi.

Claudio Palmieri mutua il suo linguaggio dall’universo vegetale in forme fitomorfe e antropomorfe con opere che uniscono la scultura e la pittura senza un confine definito. L’uso di pigmenti fluorescenti e fosforescenti conferiscono a queste opere due dimensioni di luminescenza. In condizione di luce e di ombra (o buio). 

Nelle opere di Sandro Sanna la potente struttura architettonica domina la materia. La superficie, resa mobile dalle molteplici sfaccettature pittoriche, rivela la proprietà (qualità) di luminescenza interna all’opera. Pigmenti e microfilm utilizzati reagiscono alla luce in una molteplicità di riflessi, rendendo l’immagine mutevole.

I tre artisti hanno concepito la mostra come un unico organismo, all’interno del quale ogni sua parte, sia pur nella diversità, è connessa al tutto. 

Tutte le opere sono state realizzate appositamente per la mostra. Lo spazio del Padiglione 9A è stato diviso idealmente in tre blocchi. Il primo, entrando nel Padiglione a sinistra, vede la compresenza di tre lavori dei tre artisti; nel secondo, il grande spazio centrale, i lavori pittorici di Sandro Sanna dialogano con le sculture di Lucilla Catania. Infine, nel terzo blocco, i lavori di Claudio Palmieri chiudono la mostra. 
Nel percorso espositivo, le opere sembrano prendere vita dal buio, attraverso la luce si formano e si mani-festano agli occhi dello spettatore. Questo effetto è particolarmente evidente in alcune opere di Palmieri completamente immerse nel buio. 

La mostra La luce diversa è corredata da un catalogo, Campisano Editore, che ospita il testo della curatrice Anna Imponente. 
La produzione è dell’Associazione Culturale per la Promozione delle Arti Visive Hidalgo.

Lucilla Catania nasce a Roma. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di via Ripetta diplomandosi in scultura con Emilio Greco. Fra il 1980 e il 1981 si stabilisce in Francia e a Parigi conosce César, attraverso il quale entra in contatto con la ricerca artistica internazionale.
Nel 1982, al suo rientro a Roma, inizia a realizzare una serie di sculture in terracotta che contengono i fondamenti della sua poetica, già da allora decisamente autonoma e svincolata sia dalle tendenze analitico/concettuali sia da quelle neoinformali. Nel 1985 scopre la pietra e il marmo, materiali che di lì in poi saranno protagonisti di un nuovo ciclo di lavoro. Numerose ed importanti sue mostre personali vengono realizzate presso spazi privati e museali. Prestigiose istituzioni acquisiscono diverse sue opere, come quella stabilmente collocata presso la Corte del Castello Cinquecentesco de L’Aquila, Museo Nazionale d’Abruzzo. Anche il Museo della Scultura Contemporanea di Matera acquisisce nel 2008 una sua opera. Nel 2010, la Soprintendenza dei Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio acquisisce e colloca stabilmente un suo lavoro all’ingresso dell’Archivio fotografico di Palazzo Venezia a Roma. Nel 2013 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma colloca permanentemente due sue sculture nel Giardino delle Fontane. Hanno scritto di Lucilla Catania, tra gli altri, Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Simonetta Lux, Peter Weiermeir, Anna Imponente, Giuseppe Appella, Christoph Bertsch, Luca Barreca. E’ del 2013 la doppia personale Stareeandare presso il Mnao e il Giardino degli Aranci, Palazzetto Venezia a Roma. Nel 2017 inaugura, presso il Museo Carlo Bilotti di Roma, la mostra personale “InMateriale”.

Claudio Palmieri, nato a Roma nel 1955, allievo del pittore futurista Mino Delle Site, si diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo un esordio in ambito informale, la sua ricerca si orienta verso una pittura e scultura polimateriche e anche nelle elaborazioni fotografiche. Il suo lavoro si è sempre caratterizzato dalla sperimentazione e contaminazione dei linguaggi fino ad arrivare, negli anni ‘90 alle performance di scultore sonore. Tra le personali: Roma, Gall. l'Attico (1985/86/87/03); Nel 1986 New York, Annina Nosei Gallery; 1991 e ‘93 Milano, Gall. Arte 92; 1993, Modena, Gall. Civica Palazzina dei Giardin . Tra le collettive: 1985, Graz, "La Nuova Scuola Romana" Gall. Bleich Rossi; Venezia, XLII Biennale di Venezia, Aperto ‘86; 1988, Milano, "Geometrie Dionisiache", Rotonda della Besana; Verona, "Astratta", Palazzo Forti; 1991, Cento, "L'arte di fine secolo, Magico Primario"; Bologna, "Anni ‘90" Gall. Com. d'Arte Moderna; 1994, Milano, XXXII Biennale; 1996, Roma, XII Quadriennale di Roma; 2000, “Lavori in corso 9” Gall. Comunale di Roma. Matera, “Periplo della scultura Contemporanea 2”; 2001-02 “Scultura italiana del XX secolo”, mostra itinerante in 5 musei giapponesi; 2003, Roma Gall. L’Attico “Scatto continuo” personale nell’ambito di FotoGrafia - primo Festival Internazionale di Roma.; 2006, Roma, “filo volante” Associazione Culturale TRAleVOLTE; Nel 2009 “A la carte” Gall. L’Attico, Roma. Nel 2011 “Passato e Presente dialoghi d’Abruzzo, Genazzano (RM). Numerosi sono i monumenti scultorei permanenti in Italia, tra gli altri: a Roma nel 1998 a Piazza Lodi; nel 2008 a Trieste nella Capitaneria di Porto. E’ presente nelle collezioni di alcuni Musei Nazionali e Internazionali. Hanno scritto di Claudio Palmieri tra gli altri: A. Bonito Oliva, M. Calvesi, C. F. Carli, M. de Candia, R. Gramiccia, F. Caroli, E. Crispolti, F. D’Amico, P. Ferri, F. Gualdoni, W. Guadagnini, A. Imponente, F. Menna, C. Spadoni, I. Schiaffini, F. Sargentini, L. Vergine.

Sandro Sanna.
Tra le esposizioni in Italia e all’estero si segnalano: la X Quadriennale d’Arte di Roma del 1975, la Biennale d’Arte Città di Milano nel 1989 e nel 1993; il Premio Marche nel 1990; 1998 personale presso il Museo Laboratorio, Università la Sapienza di Roma. Nel 2000 personale Omaggio a Giuseppe Berto, Palazzo De Riso Gagliardi, Vibo Valentia; nel 2001 8^ Biennale Internazionale del Cairo. 2004 antologica presso il Museo Nazionale d’Arte della Romania, Palazzo Reale, Bucarest e nel Museo Nazionale d'Arte della Moldova a Chisinau. Nel 2005 partecipa all’Esposizione Universale di Aichi, personale a cura del MAE negli Stati Uniti nelle città di Los Angeles, San Francisco, Chicago e Washington. Nel 2006 partecipa in Cina all’esposizione "Natura e Metamorfosi" a Pechino e Shanghai. E' presente alla rassegna "Mito e Velocità", 2008, Scuderie del Cremlino a Mosca. Nel 2010 riceve il Premio per la scultura Leonardo Paterna Baldizzi dell'Accademia dei Lincei. Nel 2011 partecipa a Percorsi riscoperti dell’arte italiana nella VAF-Stiftung 1947-2010 presso il MART di Rovereto, a Il Palazzo della Farnesina e le sue collezioni, Museo dell’Ara Pacis, Roma e alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 La Luce Oscura della Materia Sandro Sanna - Roberto Almagno, Museo Carlo Bilotti, Roma; personale Galleria Pièce Unique di Beirut, Libano. Nel 2013 Universi Vibranti, personale presso la galleria Arte Cortina di Milano. 2015 aMare, personale, Associazione Culturale TRAleVOLTE, Roma. 2017 “A geometria da natureza” personale presso l’IIC di Lisbona; partecipa a Il Cammino delle Certose, Certosa di San Lorenzo, Padula (SA). E' presente nella collezione della GNAM di Roma con Cosmogonia 2001.

Opening 6 Giugno h 18

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