Millecinquecento libri del Cinquecento

Millecinquecento libri del Cinquecento, Roma

 

Dal 01 Dicembre 2015 al 02 Dicembre 2015

Roma

Luogo: Libreria Antiquaria Philobiblon

Indirizzo: via Antonio Bertoloni 45

Telefono per informazioni: +39 06 45555970

E-Mail info: info@philobiblon.org

Sito ufficiale: http://www.philobiblon.org



Bloomsbury Philobiblon è lieta di presentare l’asta Millecinquecento libri del Cinquecento: una vasta panoramica, su scala italiana e europea, del secolo chiave dell’editoria moderna, quello che ne vide – dopo gli albori del Quattrocento – l’esplosione e la trasformazione a vari livelli, quantitativi e qualitativi, raggiungendo vette tuttora inarrivabili. 

Con i suoi 879 lotti – per un totale di circa 1500 edizioni – l’asta costituisce non solo un vero e proprio viaggio tra le maggiori officine tipografiche del XVI secolo, ma anche l’occasione per offrire al pubblico di bibliofili e collezionisti titoli di eccezionale rarità provenienti, nel suo nucleo fondamentale, da due importanti biblioteche private. Ampiezza numerica e varietà di temi e contenuti costituiscono i tratti distintivi di Millecinquecento libri del Cinquecento: dai testi religiosi e devozionali ai libri di viaggio e di interesse geografico, dalle opere scientifiche (medicina, astronomia, agronomia, etc) ai maggiori componimenti in versi e in prosa della letteratura italiana e straniera, dai classici del mondo greco e latino – spesso nelle loro prime traduzioni in volgare – alla trattatistica giuridico-economica e socio-politica, dai grandi capisaldi del pensiero filosofico antico a scritti specifici e caratteristici del XVI secolo, come quelli di impostazione controriformistica legati al Concilio tridentino. 

Tra i volumi più rappresentativi e rari della stampa del Cinquecento si annoverano la collezione di testi scientifici che si apre con il De Sphaera di Proclus Diochus (Basel, 1561; lotto 685), nell’edizione ampliata curata da Marcus Hopper e corredata da 24 mappe a doppia pagina, l’edizione originale della prima opera mai apparsa sul gioco del calcio fiorentino composta da Giovanni Bardi (Firenze, 1580; lotto 79), l’edizione definitiva delle Ingeniose sorti di Marcolini (Venezia, 1550; lotto 545), la prima impressione del dialogo L’humore di Bartolomeo Taegio (Milano, 1564; lotto 788): il primo testo completamente dedicato alla pratica della coltivazione della vite e alla vinificazione. 

Presenti alcune tra le più significative edizioni dell’opera di maestri della nostra letteratura: la Commedia dantesca con commento di Landino e Vellutello (lotto 23), l’Orlando Furioso (lotti 46, 48), le opere di Francesco Petrarca (lotti 632-633), Giovanni Boccaccio (lotti 113-114), Pietro Bembo (lotti 93-94), Gian Giorgio Trissino (lotti 829-830). 

Importante per una ricostruzione dei percorsi dell’editoria cinquecentesca è infine la presenza di documenti rari quali i Bandi (lotti 65, 67, 72-75, 346) oppure le Bolle e Lettere papali (lotti 227-229, 232, 233, 742), esempi delle potenzialità dell’ormai affermata arte tipografica applicata all’attività legislativa o sanzionatoria degli organi politici e delle istituzioni, sia civili che religiose. 

Ampiamente documentata è l’attività di tutti i principali stampatori e centri del XVI secolo, in Italia e in Europa - la raffinata officina manuziana accanto a quella divulgativa e “popolare” di Giolito de Ferrari a Venezia, la variegata produzione giuntina a Firenze, la ricca offerta dell’editoria bolognese, la peculiarità della stampa romana legata alla Santa Sede, la bottega degli Estienne a Parigi a quella dei Griphyus a Lione, le ferventi esperienze di Basilea, Anversa, Colonia, Francoforte – senza tuttavia tralasciare episodi che si collocano ai margini delle grandi capitali della stampa del Cinquecento quali Tusculum e Rua. 

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