Mimmo Centonze

Mimmo Centonze, Capannone, 2009

Mimmo Centonze, Capannone, 2009, Olio e alchidico su ferro, 125x190 cm

 

Dal 29 Maggio 2012 al 10 Giugno 2012

Roma

Luogo: Palazzo delle Esposizioni

Indirizzo: via Nazionale 194

Orari: mart. merc. giov. dom. 10-20; ven. sab. 10-22.30;

Curatori: Vittorio Sgarbi

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 39967500

E-Mail info: info.pde@palaexpo.it

Sito ufficiale: http://www.palazzoesposizioni.it


 Ospitata dall’Azienda Speciale Palaexpo (Scuderie del Quirinale, Palazzo delle Esposizioni, Casa del Jazz) e realizzata in collaborazione con la Fondazione Roma, presiedute dal Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, la mostra è curata da Vittorio Sgarbi e presenta oltre quaranta opere dell’artista.  Nel giro di pochissimi anni la fama di Mimmo Centonze è cresciuta esponenzialmente: la mostra del Palazzo delle Esposizioni presenta una rigorosa selezione di opere, alcune delle quali mai presentate prima d’ora o realizzate per l’occasione. La mostra propone dipinti e sculture provenienti da collezioni italiane pubbliche e private - tra cui il celebre ritratto del boss mafioso Totò Riina, prestato per la prima volta dal Museo della Mafia di Salemi inaugurato nel maggio 2010 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - che tracciano gli ultimi dieci anni di sviluppo di un energico percorso artistico che parte dagli intensi ritratti, realizzati con eccezionale acutezza e vigore, e dalle maestose eppure intime figure ritratte nello studio dell’artista, fino ad arrivare ai grandi spazi luminosi dei capannoni e dei monocromi ad essi ispirati, sorprendenti e mistiche intuizioni luminose che protendono al divino. Lavori che rivelano la straordinaria qualità della pittura di Centonze, ricercata con costanza e tenacia nel corso di quasi vent’anni di attività attraverso lo studio dei più autorevoli trattati di pittura, facendo riferimento alle opere di importanti maestri del passato, da Tiziano, Tintoretto, Rembrandt, Hals, Velazquez, Van Dyck, Constable, fino a Giorgio De Chirico e Lucian Freud. Una significativa esposizione monografica, dunque, suddivisa in sezioni di poche opere scelte, come Il padre dell’artista I (2002), che apre il percorso della mostra, e Il padre dell’artista II (2003), che insieme agli altri quattro ritratti dedicati alla figura del padre presentati in questa mostra, ci regalano l’indimenticabile testimonianza del rapporto affettivo ed artistico tra i due. Per la prima volta in mostra anche l’imponente Donna sul parquet (2008), che con un insolito estro è raffigurata in una singolare postura e prospettiva, oltre all’inedita scultura di grandi dimensioni Conversione (2011), realizzata in alluminio e olio su tela, allestita all’ingresso della Sala Fontana. Nel percorso espositivo, inoltre, Totò Riina (2010) e Capannone (2009), entrambe presentate alla LIV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Infine, i grandi teleri dedicati al tema dei capannoni, di impatto drammatico e dalla stesura inquieta e densa di tensione, che disorientano e attraggono il visitatore come la luce sul fondo di una caverna. Opere di grande intensità emotiva che chiudono l’appassionante esposizione. Grande novità della mostra è poi rappresentata dall’originale ed inedito allestimento della Sala Fontana, con un percorso espositivo mai immaginato prima di questa occasione: le opere saranno infatti raccolte in modo tale da creare un peculiare triplo percorso concentrico, che vedrà esposti i ritratti e le figure sul perimetro esterno della sala, mentre all’interno della stessa sarà allestita la sezione dedicata ai capannoni. Infine sulle pareti al centro della Sala Fontana saranno esposti i luminosi monocromi dell’artista. Nelle varie sezioni, le opere saranno disposte in senso antiorario e in ordine cronologico, a partire dal 2002 al 2012. Una mostra volutamente raccolta, dunque, capace di fornire al grande pubblico un approccio sintetico e significativo al percorso artistico di Mimmo Centonze. “Pochi pittori del nostro tempo hanno, più di Mimmo Centonze, il senso della vastità dello spazio” ha scritto di lui Vittorio Sgarbi. Il Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, ha dichiarato: “Sono un suo convinto estimatore…lo considero uno degli artisti potenzialmente più brillanti della nuova generazione”. Nato a Matera il 10 giugno 1979, a soli 14 anni comincia a riprodurre con notevole rigore alcune opere dei grandi maestri del passato e, curioso di carpirne i segreti tecnici e teorici, si immerge nello studio dei più autorevoli Trattati di Pittura e nell’osservazione diretta delle opere nei più importanti Musei a Roma, Firenze, Venezia, ma anche a Londra, Parigi, Amsterdam e New York. Si dedica inoltre all’incisione calcografica e all’approfondimento del disegno e della pittura “dal vero”, soprattutto dello studio della figura umana, sviluppando anche un forte interesse per il ritratto. Le sue opere sono state esposte al MUMI - Museo Michetti, al PAC - Padiglione di Arte Contemporanea e al Museo della Permanente di Milano, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Museo Centrale Montemartini di Roma e al Museo di Arte Contemporanea di Lissone. Nel 2009 la prima mostra personale “Mimmo Centonze. Lo spazio e il nulla”, ideata e curata da Vittorio Sgarbi con testi di Oliviero Toscani e Marco Vallora negli spazi della Galleria Il Mappamondo di Milano. Nel 2010 gli viene assegnato il “Premio Speciale Fondazione Roma”, importante riconoscimento che viene attribuito ad un artista particolarmente significativo a giudizio insindacabile della Fondazione Roma e del suo Presidente, il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele. Nel 2010 realizza il celebre ritratto del boss mafioso Totò Riina, conservato nel Museo della Mafia di Salemi in Sicilia e inaugurato nel maggio dello stesso anno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel 2011 espone alla LIV Edizione della Biennale di Venezia nel Museo della Mafia all’interno del Padiglione Italia dell’Arsenale a Venezia.

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