Pietro Perrone. TraVaso

Pietro Perrone, Sakarya, 2016, 130x100
Dal 16 June 2016 al 21 June 2016
Roma
Luogo: Officine Farneto
Indirizzo: via dei Monti della Farnesina 77
Orari: venerdì, sabato, lunedì, martedì 16-19. Domenica chiuso
Curatori: Miriam Castelnuovo, Massimo Lupoli
Enti promotori:
- Regione Lazio
- Roma Capitale
Telefono per informazioni: +39 06 83396746
E-Mail info: info@officinefarneto.it
Sito ufficiale: http://www.officinefarneto.it/
Pietro Perrone inaugura la sua personale presso gli Spazi di Officine Farneto il giorno giovedì 16 giugno alle ore 19.00. TraVaso nata da una ricerca recente e pertanto mai esposta fino ad oggi.
Il tema che sottende alla mostra ha un intento ambizioso, quello di trasmettere al pubblico il valore del sapere e della cultura e in questo modo invitare a riflettere su quanto sarebbe grave lasciare che quanto fino a questo momento ci ha nutriti oltre a quanto ci è già stato tramandato, possa andare perduto, fagocitato in questa corsa verso la globalizzazione.
Pietro Perrone sceglie quale supporto per le sue nuove opere, delle vecchie lavagne raccolte in diverse scuole dove già accantonate, erano in attesa di venir sostituite da altre elettroniche. Egli inizia ad elaborare su di esse e con esse senza interruzione, questa personale ricerca intellettuale dipingendovi delle anfore di terracotta come simbolo del tramandare e veicolo della conoscenza. Un oggetto dai connotati semplici e dalle origini lontane, utilizzata nei trasporti alimentari dalla tarda età micenea fino a tutta quella classica. Il senso di questa nuova ricerca di Pietro Perrone parte dal concetto astratto del tramandare il proprio sapere e che nell’anfora trova l’emblema legato all’azione del travaso inteso come passaggio. Con essa Perrone continua a toccare i temi centrali della nostra attualità: passaggio, transito, traversata, attraversamento, trasferimento, spostamento e infine trasbordo sono tutti sinonimi tra loro. Questa è quanto rivela Pietro Perrone nel suo coerente e ininterrotto intento del tramandare conoscenza, un invito a utilizzare gli strumenti adatti su cui ragionare, per l’ampiamento di orizzonti comuni per un miglioramento reciproco. (Dal testo critico di M. Castelnuovo)
La Mostra Travaso, allestita nell’ambito di un palinsesto espositivo dal nome Diversità a cura di Miriam Castelnuovo e di Massimo Lupoli e che prevede la realizzazione di 8 mostre di arte contemporanea dal 9 di giugno al 4 di agosto presso gli stessi spazi di Officine Farneto, viene introdotta da Pietro Perrone come la Mostra fulcro e rappresentativa del più vasto Travelling Arts Project: un progetto nato per dare all’arte e ai suoi contenuti un significato diverso, permettendole di approdare in luoghi diversi attraverso il viaggio. Durante questo suo itinerare, l’arte si riafferma nel ruolo di educatrice anche in luoghi dove non sarebbe prevista la sua presenza. Travelling Arts project è nato nel 2013 per la Mostra Collettiva allestita presso il Bioparco nel 2013 in occasione della Giornata Amaci di Arte Contemporanea e che ha trovato qui un’esatta continuità nell’essere ospite di Officine Farneto, mantenendo salda reciprocità tra luogo transitorio e opera itinerante.
Pietro Perrone elabora una nuova ricerca e l’allestisce per la prima volta in Italia e nel mondo nello Spazio Officine Farneto: 75 anni fa Enrico Del Debbio progettava i Magazzini di Casermaggio per il noto complesso del Foro Italico. In 3/4 di secolo l’edificio ha subito diverse modifiche e la sua funzione principale è stata tramutata più volte nel corso degli anni. Dagli anni ’50 sino ai primi anni ’80, da magazzino, la struttura di Del Debbio, si trasforma in fabbrica di ceramiche, più precisamente sede di Arcero, nota in tutta Italia per la qualità ed originalità dei suoi prodotti.
Infatti ciò che con il Travelling Arts Project si vuole diffondere è l’idea di un'Arte che possa itinerare senza più l’ossessione di essere ospitata in luoghi istituzionali o in locali per cui si richieda un affitto in cambio della curatela e della collaborazione dell'artista. L’Arte porta con sé solo un messaggio di accrescimento culturale oltre che estetico ed è sempre il risultato di tanto lavoro e di tanta fatica: come tale si ritiene che debba venire accolto, stimato e rispettato anche in contesti inaspettati.
Come l’opera di Pietro Perrone, messaggera nel suo TraVasare.
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