Renata Rampazzi. Cruor
![Renata Rampazzi, Ferita, 1979 Renata Rampazzi, Ferita, 1979](http://www.arte.it/foto/600x450/04/107573-Renata_Rampazzi_4_Ferita_1979.jpg)
Dal 17 Settembre 2020 al 05 Aprile 2021
Roma
Luogo: Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Indirizzo: viale Fiorello La Guardia 6
Orari: Da martedì a venerdì e festivi ore 13.00-19.00 (ingresso fino alle 18.30). Sabato e domenica ore 10.00-19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30). Ottobre - maggio: da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica ore 10.00-19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30); 24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00 (ingresso consentito fino alle 13.30). Chiuso lunedì
Curatori: Claudio Strinati
Prolungata: fino al 5 aprile 2021
Costo del biglietto: Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria gratuita allo 060608 e visita accompagnata
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info@museocarlobilotti.it
Sito ufficiale: http://www.museocarlobilotti.it
CRUOR, sangue in latino, è un tema che ha radici antiche: il sangue di Cristo, il sangue dei martiri sono all’origine stessa dell’arte cristiana e sono state affrontate nei modi più diversi al mutare delle circostanze storiche. In questa occasione manifesta l’urgenza dell’artista a riflettere sul tema della violenza sulle donne.
Le sue opere, che coprono un arco temporale dal 1977 al 2020, si declinano in Composizioni, Ferite, Sospensioni Rosse, Lacerazioni, sino ad arrivare all’installazione Cruor del 2018.
Mischiando terre e pigmenti, Renata Rampazzi ha dipinto una trentina di garze, simbolo delle medicazioni delle ferite subite dalle donne, in una variazione di rossi, dal più tenue al più vivido. Appesi al soffitto su piani sfalsati, come una sorta di cortine da palcoscenico, questi lunghi drappi di 4x1 metri invitano il visitatore ad addentrarsi in un labirinto emotivo, in cui si penetra nella sofferenza e nella privazione della propria identità a causa della violenza, grazie anche alla coinvolgente atmosfera creata dalle musiche di Minassian, Ligeti e Gerbarec.
Nell’intento dell’artista la mostra vuole essere un viaggio nel quale il visitatore debba sentirsi coinvolto fisicamente, un percorso emotivo che non tanto illustri, quanto evochi in un’alta tensione morale e intellettuale il tremendo fenomeno della violenza sulle donne, raccontato non in maniera manifesta ma tuttavia evidente e urgente, grazie al colore rosso presente su tutte le opere esposte.
È prevista una tavola rotonda che affronta da diversi punti di vista ed esperienze il tema della violenza nei confronti delle donne. A confrontarsi su questo argomento saranno Dacia Maraini, scrittrice, Luciana Castellina, politica, Chiara Valentini, giornalista e saggista Margarethe Von Trotta, regista, Francesca Medioli, storica, Massimo Ammanniti, psicanalista, e la stessa Renata Rampazzi.
La mostra è accompagnata da un catalogo (Edizioni Sabinae, bilingue italiano, inglese) con testi di Dacia Maraini, Maria Vittoria Marini Clarelli e Claudio Strinati e una testimonianza dell’artista.
L’intero ricavato delle vendite del catalogo è devoluto all’Associazione Differenza Donna.
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