Roberto Petitti. L'ombra...prende forma
![Roberto Petitti. L'ombra...prende forma, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Roma Roberto Petitti. L'ombra...prende forma, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Roma](http://www.arte.it/foto/600x450/81/18440-sap.jpg)
Roberto Petitti. L'ombra...prende forma, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Roma
Dal 20 Novembre 2013 al 27 Novembre 2013
Roma
Luogo: Università degli Studi di Roma La Sapienza - Atrio della Minerva, Rettorato
Indirizzo: piazzale Aldo Moro 5
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 49911/ 347 7590715
E-Mail info: uffsta@uniroma1.it
Sito ufficiale: http://www.uniroma1.it
Martedì 19 novembre alle ore 12 (e sino alle 19) si inaugura la mostra fotografica di Roberto Petitti.
Nell’Atrio della Minerva al Rettorato sono esposte fotografie stampate su carta hahnemuhle che, raffinata e densa, esalta la messa a fuoco dell’autore: il soggetto prescelto dalle sue inquadrature è l’ombra; la rappresentazione ha una forte valenza metaforica che ha affascinato poeti, scrittori, artisti nei secoli nonché grandi fotografi. Petitti ne scopre la bellezza “indicandoci le piccole differenze di toni che possono sfuggire alla vista ma che egli trattiene grazie allo scatto sapiente, alla compiutezza dell’inquadratura e alla perfezione della stampa.”
L’ombra, che è considerata “il secondo principio della pittura”, come indicò il grande Leonardo da Vinci nel suo celebre Trattato della Pittura, Del secondo principio della scienza della pittura, attraverso lo sguardo “quasi reportagistico e veloce di Petitti” , come scrive il critico Barbara Martusciello in catalogo “si svela altro da sé: quasi come se avesse vita propria, poiché il corpo/oggetto stesso” nelle foto in mostra non si vede quasi mai. L’immagine non consiste in un “duplicato della realtà, semmai una sua prospettiva sghemba” che rivela qualcosa di originale e ironico nella prospettiva dato che Petitti “toglie punti di riferimento certi” ovvero “capovolge la visione. Nelle foto, molto belle ed evocative, “si coglie la laboriosità del mondo”: nella compattezza delle ombre raffigurate con la fotografia, nello scorcio della piazza che le accoglie, nella strada dove si intravedono i sanpietrini, “si percepisce che la riflessa oscurità è così nera perché dietro e tutt’intorno – per dirla alla Johann Wolfgang Goethe del Götz von Berlichingen, 1773 – semplicemente c’è molta luce”. Il pubblico di questa mostra, ospitata dall’Università degli Studi di Roma La Sapienza, avrà modo di “verificare come nell'ombra, per esempio di un uomo che cammina al sole, ci siano, come affermava Giorgio De Chirico, più enigmi che in tutte le religioni del mondo.”
La mostra si fregia del Patrocinio dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Nell’Atrio della Minerva al Rettorato sono esposte fotografie stampate su carta hahnemuhle che, raffinata e densa, esalta la messa a fuoco dell’autore: il soggetto prescelto dalle sue inquadrature è l’ombra; la rappresentazione ha una forte valenza metaforica che ha affascinato poeti, scrittori, artisti nei secoli nonché grandi fotografi. Petitti ne scopre la bellezza “indicandoci le piccole differenze di toni che possono sfuggire alla vista ma che egli trattiene grazie allo scatto sapiente, alla compiutezza dell’inquadratura e alla perfezione della stampa.”
L’ombra, che è considerata “il secondo principio della pittura”, come indicò il grande Leonardo da Vinci nel suo celebre Trattato della Pittura, Del secondo principio della scienza della pittura, attraverso lo sguardo “quasi reportagistico e veloce di Petitti” , come scrive il critico Barbara Martusciello in catalogo “si svela altro da sé: quasi come se avesse vita propria, poiché il corpo/oggetto stesso” nelle foto in mostra non si vede quasi mai. L’immagine non consiste in un “duplicato della realtà, semmai una sua prospettiva sghemba” che rivela qualcosa di originale e ironico nella prospettiva dato che Petitti “toglie punti di riferimento certi” ovvero “capovolge la visione. Nelle foto, molto belle ed evocative, “si coglie la laboriosità del mondo”: nella compattezza delle ombre raffigurate con la fotografia, nello scorcio della piazza che le accoglie, nella strada dove si intravedono i sanpietrini, “si percepisce che la riflessa oscurità è così nera perché dietro e tutt’intorno – per dirla alla Johann Wolfgang Goethe del Götz von Berlichingen, 1773 – semplicemente c’è molta luce”. Il pubblico di questa mostra, ospitata dall’Università degli Studi di Roma La Sapienza, avrà modo di “verificare come nell'ombra, per esempio di un uomo che cammina al sole, ci siano, come affermava Giorgio De Chirico, più enigmi che in tutte le religioni del mondo.”
La mostra si fregia del Patrocinio dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.
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