Yves Klein. Spazi dell’Anima / Sidival Fila. TrasFormAzione / Tito. Il segno, il colore. Opere su carta e una scultura

Tito, Pastello, 2012

 

Dal 07 Luglio 2015 al 04 Ottobre 2015

Roma

Luogo: Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese

Indirizzo: viale Fiorello La Guardia

Orari: da martedì a venerdì 13-19; da ottobre da martedì a venerdì 10-16; tutti i sabati e le domeniche 10-19

Curatori: Edvige Bilotti, Cinzia Fratucello, Carlo Fabrizio Carli

Enti promotori:

  • Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
  • Servizi museali di Zètema Progetto Cultura

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 0608

E-Mail info: museo.bilotti@comune.roma.it

Sito ufficiale: http://www.museocarlobilotti.it


Arte e sacro si fondono nelle mostre di Yves Klein, Sidival Fila e Tito, che propongono tre artisti differenti per nazionalità, generazione e stile, accomunati da una tensione per la ricerca spirituale, resa in una sintesi complessa di colore, luce e materia. 

Yves Klein: Spazi dell’Anima 
A cura di Edvige Bilotti. In collaborazione con l’Yves Klein Archives. Con il patrocinio dell’Institut Français Italia.
Fino al 4 ottobre 2015 

Arte come incontro col divino nella prima mostra a cura di Edvige Bilotti Spazi dell’Anima: Yves Klein e la devozione a Santa Rita da Cascia. Le opere di Klein (Nizza, 1928 - Parigi 1962) dedicate alla Santa e da lui stesso donate, in anonimato, al Monastero di S. Rita durante i suoi pellegrinaggi nel 1958 e nel 1961 a Cascia, sono riunite per la prima volta, determinando l’eccezionalità della mostra. 
I lavori di restauro della basilica, danneggiata dal terremoto del 1979, hanno casualmente portato alla luce l’Ex-voto che ha ispirato il percorso espositivo delle opere offerte alla Santa. 
I doni monocromi hanno un intenso significato di sintesi tra il suo percorso artistico, la fede, come momento sublime della consapevolezza vissuta nel segreto della devozione, e la sua storia personale di confronto con altre culture e filosofie. 

Sidival Fila: TrasFormAzione 
A cura di Cinzia Fratucello. 

Arte sulle tracce dell’Infinito nella seconda mostra di Sidival Fila (Stato del Paranà, Brasile 1962) a cura di Cinzia Fratucello. Sono esposte una ventina di opere tra le più recenti, dal 2013 al 2015, dell’artista brasiliano che vive e lavora a Roma dal 2009.Un gruppo di lavori che rivelano la profonda capacità di dialogo di Sidival Fila tra uomo e natura e manufatto, del “porsi in relazione” dell’essere con altri, potente e unica nel panorama dell’arte contemporanea. 

La serie Coloured marble, opere complesse di varie dimensioni di tessiture inusuali tra colori, stoffe, fili e luci insieme alla grande installazione Metafora verde muschio, presente nella Sala del Ninfeo, mostrano la personalissima ricerca dell’artista sulla trasparenza della materia, per la luce che la invade, e sulla trasformazione della materia stessa, che porta vita nuova sia al concetto del non limite o oltre il limite/infinito dello Spazialismo sia all’azione colorata della gestualità dell’Action Painting. 

TITO: il segno, il colore 
Opere su carta e una scultura 

A cura di Carlo Fabrizio Carli. Testo di Anna D’Elia. In collaborazione con Sala 1. Arte come rivelazione del progetto sotteso alla creazione dell’universo nella terza mostra, quella di Tito. Dell’ultrasettantennale attività dell’artista (Colli al Volturno, 1926), che spazia dalla scultura alla pittura, dall’incisione al disegno, viene esposto in mostra un nucleo recente e coerente di opere: una grande scultura in legno bianco, Spazio – forma, e una trentina di disegni su carta di ampie dimensioni che rendono testimonianza degli ultimi anni di lavoro dell’artista molisano sulla ricerca della forma e del colore. Queste opere registrano un’accentuata libertà del segno, ma soprattutto l’emersione libera, gioiosa, armoniosa del colore. 

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