Nicola Bolla

© Photo&Contemporary | Nicola Bolla, Mandala 2010, 2014

 

Dal 17 Dicembre 2021 al 13 Febbraio 2022

Rovereto | Trento

Luogo: Mart Rovereto

Indirizzo: Corso Bettini 43

Orari: Mart-Dom 10-18. Venerdì 10-21. Lunedì chiuso

Curatori: Da un'idea di Vittorio Sgarbi

Costo del biglietto: intero 11 €, ridotto 7 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)

Telefono per informazioni: 800 397760

Sito ufficiale: http://www.mart.tn.it


La gioiosa poetica di Nicola Bolla è ispirata alle stravaganze del Barocco e del Roccocò, di cui l’artista recupera la libertà d’interpretazione e lo spirito vivace. In particolare lo sguardo di Bolla è affascinato dalle raccolte delle Camere delle meraviglie. Come gli eruditi del che tra il XVI e il XVIII secolo collezionano preziosità, curiosità e stravaganze, duettando con la vanità Bolla si lascia condurre dall’incanto. L’uso delle carte da gioco evoca la costruzione di cosmi attraverso la scrupolosa e minuziosa sovrapposizione di segni, le cui combinazioni sfiorano l’infinito. Ludiche e affascinanti, le forme e le visioni di Nicola Bolla volgono le spalle all’arte impegnata, restituendo narrazioni che lasciano apparire il lato più ironico e arguto della vita.
 
Nicola Bolla
(Saluzzo, 1963)
Nicola Bolla, scultore, si è fatto notare per l’utilizzo di materiali effimeri come i cristalli Swaroski o le carte da gioco. La sua opera è una ricostruzione parallela della realtà che l’artista interpreta in chiave ironica. Tra le mostre principali si ricordano le personali Square the Circle, Fondazione Gallo Relais S. Maurizio, S. Stefano Belbo (CN) a cura di Luca Beatrice e Underground, Fondazione Ducci, Roma a cura di Claudio Strinati. 
Tra le mostre collettive spicca la partecipazione al Padiglione italiano della Biennale di Venezia del 2015 invitato da Luca Beatrice. L’artista ha partecipato alla Biennale di Venezia sia nel 1995 sia nel 2009.
Già in giovane età è affascinato dall’idea di costruire i propri giocattoli da sé, e lo fa dimostrando una grande abilità manuale che lo porta dapprima a dipingere e, in seguito, a specializzarsi nella produzione scultorea. 




 


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