Percorsi Paralleli

Pino Di Silvestro, Percorsi Paralleli, Galleria Quadrifoglio, Siracusa

 

Dal 17 Maggio 2014 al 31 Maggio 2014

Siracusa

Luogo: Galleria Quadrifoglio

Indirizzo: via Santi Coronati 13, Ortigia

Orari: tutti i giorni 10-13 / 17-20

Curatori: Mario Cucè

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 093 164443

E-Mail info: info@galleriaquadrifoglio.it

Sito ufficiale: http://www.galleriaquadrifoglio.it


Dal 17 al 31 maggio la Galleria Quadrifoglio ospiterà la collettiva "Percorsi Paralleli" di Pino Di Silvestro, Jacò, Salvo Russo e Giuseppe Sciacca, a cura di Mario Cucè (inaugurazione sabato 17 maggio, ore 18.30). Le opere in mostra, una quindicina di oli su tela e tecniche miste di medie e grandi dimensioni, descrivono i percorsi individuali ma paralleli, di quattro affermati artisti. Pino Di Silvestro (Siracusa, 1934), apprezzato scrittore, pittore e incisore, "innamorato del buio del Caravaggio" propone dipinti dalle ampie campiture, in cui "ogni forma ha due colori: uno fisico, che è dell'occhio e della luce; l'altro interiore, che appartiene alla psicologia della mente del tintore". Giacomo Platania, in arte Jaco, (Catania, 1935) ha insegnato Restauro all'Accademia di Belle Arti di Catania. La sua pittura affonda le radici nel sogno e nel concetto astratto della rappresentazione. "I ricordi terrosi dell'infanzia – ha scritto Giuseppe Sciacca – riaffiorano come poesia filtrata dall'esperienza della vita, raggiungendo la magica sensazione dell'armonia. La sua pittura è un impasto decantato dai colori dell'arcobaleno, un sogno a occhi aperti, una mitologia moderna del racconto sul processo della creazione".Salvo Russo (Acicastello – CT, 1954) insegna Pittura nell'Accademia di Belle Arti di Catania. Dal 1974, anno di esordio della sua attività espositiva, ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all'estero. Una sua opera fa parte della collezione del Senato a Palazzo Madama. La sua pittura, intrisa di sapienza ed erudizione, è una affabulazione che rinvia al gotico internazionale, alla pittura metafisica, al surreale. Di lui Salvatore Silvano Nigro ha scritto: "I suoi quadri sono un gioco di macchine. Una mobilitazione di giocattoli: di giostre e presepi; di uno squadroncino di suonatori, di cammelli, elefantini, cavallucci, velieri e mongolfiere; di ponticelli che non portano in nessun posto; di ponti e torri, che sono ludi architettonici, congegni espositivi, empori del narrabile e rinarrabile". Giuseppe Sciacca (S. Tecla - CT, 1940), pittore e incisore, illustratore di libri d'arte, ha insegnato discipline artistiche nell'Accademia di Belle Arti di Catania. Le sue opere sono popolate da giovani fanciulle, dei e semidei inseriti in un paesaggio di rocce affioranti dall'acqua, vulcani e deserti. "Il confine – scrive il critico d'arte Aldo Gerbino - squarcia la scena degli eventi, magnificati in un arcipelago incandescente, popolati di lepidotteri e lapilli, di occhi invitanti, di carni tornite, di cipreidi figure pronte ad arpionare tutto ciò che trova assorbimento nella avidità storica, vitale, della pupilla". La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

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