Dialoghi. L’opera al nero. Omar Galliani

Dialoghi. L’opera al nero. Omar Galliani, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Dal 06 Marzo 2014 al 18 Maggio 2014
Torino
Luogo: GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: da martedì a domenica 10-18
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedica a Omar Galliani il secondo capitolo di Dialoghi, il progetto espositivo e di ricerca scientifica sulle collezioni permanenti che punta a instaurare un dialogo con artisti affermati e attivi sulla scena contemporanea internazionale, inaugurato nel 2011 con l’artista statunitense James Brown.
Affiancando i diversi progetti che valorizzano il proprio patrimonio, Dialoghi invita un artista a realizzare una mostra nella quale le sue opere possano relazionarsi con alcuni capolavori del patrimonio del Museo.
Il progetto realizzato per la GAM da Omar Galliani fa riferimento all’importante patrimonio grafico del museo, che comprende circa 30.000 opere e che è da poco confluito nel nuovo Gabinetto Disegni e Stampe. Il disegno è per Galliani un aspetto fondamentale del suo lavoro, e testimonia una passione nata a partire dagli anni Settanta e mai estinta.
La mostra, allestita negli spazi del GAM Underground Project su una superficie di oltre 1000 mq, comprende una selezione di circa 30 opere di dimensioni imponenti, tutte realizzate con la tecnica del disegno a matita su tavola.
Pur non seguendo un ordinamento cronologico, la mostra copre un arco temporale che parte dalle prime opere della metà degli anni Settanta e giunge fino ad oggi, ripercorrendone l’intera vicenda artistica e mettendo in luce, attraverso una attenta selezione, l’aspetto più simbolico e mistico del suo lavoro sviluppato con il rigore formale, insieme alla straordinaria tecnica che da sempre lo contraddistingue.
Attraverso l’uso quasi ossessivo della matita e delle punte di grafite, Galliani crea i suoi paesaggi dell’anima attraverso una iconografia simbolica che va dai dettagli anatomici ingigantiti fino all’eccesso, ai Fiori fino all’omaggio al La Principessa Liu Ji nel suo quindicesimo anno di età, vera summa della sua poetica e testimonianza della sua grande passione per la Cina.
Verranno inoltre presentate in questa occasione quattro opere inedite realizzate appositamente per la GAM. Paesaggio dei miei veleni (D’après Fontanesi), è stata realizzata dall’artista ispirandosi a Paesaggio con alberi e ruscello di Antonio Fontanesi del 1895, che fa parte delle collezioni del museo.
L’opera, grazie alla donazione dell’artista, entrerà a far parte del Gabinetto Disegni e Stampe della GAM. Le altre opere realizzate per la mostra, Cassiopeia, Orione e Prometeo, ripropongono l’“immaginifico inventario mistico anatomico” che contraddistingue l’opera di Galliani e trova una delle sue vette in Respiro del 2004.
Un importante volume di 300 pagine pubblicato dalla casa editrice Mazzotta accompagnerà la mostra e darà conto di quel percorso creativo dell’artista più intimamente legato alla tecnica del disegno. Accanto ai testi di Danilo Eccher e Gregorio Mazzonis, verranno riproposti al lettore alcuni testi critici scelti dalla ampia antologia sull’artista.
Affiancando i diversi progetti che valorizzano il proprio patrimonio, Dialoghi invita un artista a realizzare una mostra nella quale le sue opere possano relazionarsi con alcuni capolavori del patrimonio del Museo.
Il progetto realizzato per la GAM da Omar Galliani fa riferimento all’importante patrimonio grafico del museo, che comprende circa 30.000 opere e che è da poco confluito nel nuovo Gabinetto Disegni e Stampe. Il disegno è per Galliani un aspetto fondamentale del suo lavoro, e testimonia una passione nata a partire dagli anni Settanta e mai estinta.
La mostra, allestita negli spazi del GAM Underground Project su una superficie di oltre 1000 mq, comprende una selezione di circa 30 opere di dimensioni imponenti, tutte realizzate con la tecnica del disegno a matita su tavola.
Pur non seguendo un ordinamento cronologico, la mostra copre un arco temporale che parte dalle prime opere della metà degli anni Settanta e giunge fino ad oggi, ripercorrendone l’intera vicenda artistica e mettendo in luce, attraverso una attenta selezione, l’aspetto più simbolico e mistico del suo lavoro sviluppato con il rigore formale, insieme alla straordinaria tecnica che da sempre lo contraddistingue.
Attraverso l’uso quasi ossessivo della matita e delle punte di grafite, Galliani crea i suoi paesaggi dell’anima attraverso una iconografia simbolica che va dai dettagli anatomici ingigantiti fino all’eccesso, ai Fiori fino all’omaggio al La Principessa Liu Ji nel suo quindicesimo anno di età, vera summa della sua poetica e testimonianza della sua grande passione per la Cina.
Verranno inoltre presentate in questa occasione quattro opere inedite realizzate appositamente per la GAM. Paesaggio dei miei veleni (D’après Fontanesi), è stata realizzata dall’artista ispirandosi a Paesaggio con alberi e ruscello di Antonio Fontanesi del 1895, che fa parte delle collezioni del museo.
L’opera, grazie alla donazione dell’artista, entrerà a far parte del Gabinetto Disegni e Stampe della GAM. Le altre opere realizzate per la mostra, Cassiopeia, Orione e Prometeo, ripropongono l’“immaginifico inventario mistico anatomico” che contraddistingue l’opera di Galliani e trova una delle sue vette in Respiro del 2004.
Un importante volume di 300 pagine pubblicato dalla casa editrice Mazzotta accompagnerà la mostra e darà conto di quel percorso creativo dell’artista più intimamente legato alla tecnica del disegno. Accanto ai testi di Danilo Eccher e Gregorio Mazzonis, verranno riproposti al lettore alcuni testi critici scelti dalla ampia antologia sull’artista.
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