Memorandum. Festival di Fotografia Storica

Memorandum, Festival di Fotografia Storica, 2012

Memorandum, Festival di Fotografia Storica, 2012

 

Dal 22 Marzo 2012 al 29 Aprile 2012

Torino

Luogo: Museo Regionale di Scienze Naturali

Indirizzo: via Giolitti 36

Orari: 10-19; chiuso il martedì

Curatori: Fabrizio Lava, Alessandro Luigi Perna

Enti promotori:

  • Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
  • Associazione Stilelibero

Costo del biglietto: intero € 5; ridotto € 2,50

Telefono per informazioni: 800 329 329

E-Mail info: perna@alessandroluigiperna.com

Sito ufficiale: http://www.mrsntorino.it


Archivi stupefacenti coinvolti nel traffico della memoria. Sedici, per la precisione, le raccolte
fotografiche provenienti da istituzioni, aziende, banche, fondazioni, collezionisti, fotografi, musei,
agenzie, società sportive, famiglie – ognuna depositaria di immagini capaci di ricostruire la storia di
un luogo, di un periodo, di più d'una persona.
L'esposizione parte da Torino all'inizio della primavera e prosegue a Roma, nei musei statali, tra il
complesso monumentale del San Michele e l'Eur. Migliaia di scatti, a coprire un lunghissimo arco
di tempo, dal 1854 agli anni '70 del novecento. In mostra solo riproduzioni di alta qualità o
originali, come gli album dei fratelli Grazioli Lante della Rovere che attraversano l'Asia e gli
U.S.A. tra il 1878 e il 1882. O come le preziose carte salate di Roger Fenton, precursore del
reportage fotografico consacrato da Gianfranco Moroldo quando già la pellicola era la regola. E del
'Moro' il Festival presenta numerose riprese dai terreni di scontro che lo hanno visto in prima linea.
Diverse le tentazioni per i consumatori di memoria: i conflitti visti con occhi più o meno embedded
(Crimea 1854, Libia 1912, Vietnam 1960, Congo 1964); il Meridione italiano nella interpretazione
fotografica del giovane ufficiale medico Randolfo Fauci, all'inizio del ventesimo secolo; le
esplorazioni tardo ottocentesche di Cina, India, Giappone, Canada, Australia, Paraguay e piccole
Hawaii; la ricostruzione del nord-est italiano dopo la I Guerra Mondiale.
Nella terza edizione di Memorandum cinque archivi fotografici pubblici affiancheranno quelli
privati. Si tratta delle proposte dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione-ICCD e del
Museo nazionale preistorico etnografico “Luigi Pigorini”, articolazioni del Ministero per i beni e
le attività culturali. L'ICCD da quest'anno collabora in partnership con gli ideatori del Festival,
Fabrizio Lava e Alessandro Perna insieme all'associazione Stilelibero e alla Fondazione Cassa di
Risparmio di Biella. Di particolare pregio anche l’esordio in mostra dei fondi del Touring Club
Italiano e della Società Geografica Italiana.
“Una collaborazione pubblico-privato fortemente voluta, fondata su una comunione d’intenti volta a
sviluppare il progetto sul piano nazionale” spiega Federica Chilà della Fondazione Cassa di
Risparmio di Biella.
“Dare impulso agli studi e alle attività connesse alla gestione e alla protezione degli archivi
fotografici. E coinvolgere – continua Laura Moro, Direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo e
la Documentazione – un numero crescente di archivi e di persone desiderose di esercitare la
memoria e la conseguente riflessione. Ricordare è lecito, approfittiamone”.
L’iniziativa, spiegano i due ideatori, nasce con tre obiettivi principali: “valorizzare milioni di
immagini fotografiche storiche conservate negli archivi italiani e internazionali rendendoli fruibili
al grande pubblico con mostre, foto-proiezioni, e incontri; indagare su come la fotografia, strumento
artistico e di comunicazione per eccellenza figlio della società contemporanea, abbia testimoniato le
trasformazioni sociologiche, urbane, culturali e politiche del nostro tempo; approfondire i temi e le
problematiche legate all’archiviazione di immagini fotografiche coinvolgendo addetti ai lavori,
studiosi, giornalisti, curatori e studenti”.
Nella scelta dei materiali espositivi la terza edizione del Festival intende presentare anche
l'evoluzione nel corso del tempo dei metodi di produzione, stampa e conservazione delle immagini.
“Un aspetto non molto conosciuto –conclude Fabrizio Lava– dal grande pubblico: carta salata,
albumina, collodio, dietro ogni termine vi è una fase di ricerca fotografica e una diversa risposta in
termini conservativi. Esemplare la lezione di Vittorio Besso, tra gli autori esposti in questa terza
edizione, un vero maestro nelle inquadrature e nella stampa di immagini della montagna e del
paesaggio alpino. Anche dal punto di vista tecnico il Festival propone strumenti di orientamento al
pubblico che visiterà le sedi espositive”.

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Giudizio della redazione: Consigliato dalla redazione
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