Paul Etienne Lincoln. The Glover’s Repository 2008-2015

Paul Etienne Lincoln. The Glover’s Repository

 

Dal 07 Novembre 2015 al 07 Febbraio 2016

Torino

Luogo: Guido Costa Projects

Indirizzo: via Giuseppe Mazzini 24

Orari: dal lunedì al sabato 15-19

Telefono per informazioni: +39 011 8154113

E-Mail info: info@guidocostaprojects.com

Sito ufficiale: http://www.guidocostaprojects.com/


"The Glover's Repository", personale di Paul Etienne Lincoln. "The Glover's Repository, 2008-2015", è l'ultima delle grandi sculture dell'artista britannico, residente a New York, e consiste in un'imponente vetrina di cristallo contenente un elaborato meccanismo d'orologio che da movimento a ventiquattro guanti che ruotano lentamente su se stessi. Ogni guanto è appartenuto a un personaggio storico che nella sua vita ha commesso, o è stato vittima, di un grande tradimento: da Maria Toft, che nel diciottesimo secolo si è presa gioco dell'intera comunità scietifica inglese, sostenendo di poter partorire conigli; a King Zog, sopravvissuto a ben cinquantacinque attentati. Ciascun personaggio celebrato nella vetrina ha dato luogo, tra i suoi contemporanei, ad una vera e propria leggenda, spesso autocostruita. Tra gli altri protagonisti di questa sofisticata selezione di biografie esemplari, che si articola cronologoicamente su tre secoli, ricordiamo anche Gabriele D'Annunzio, Primo Carnera e la Contessa di Castiglione. Ciascuno di loro è documentato, oltre che da un perfetto facsimile dei suoi guanti, anche da dettagliate note bio-bibliografiche contenute in un apposito archivio di documenti, alloggiato nella parte inferiore della grande teca in cristallo. Al centro della scultura è collocato un complesso meccanismo d'orologio (facsimile a sua volta del celebre Big Ben, progettato da Howard) che, tramite un sofisticato sistema di ruote dentate, permette ai guanti di ruotare su se stessi in una frazione di tempo determinata, tante volte quanti sono stati gli anni di vita di chi lo ha indossato. L'insieme dei movimenti riproduce quello di un planetario in cui, sebbene ogni singola parte può essere considerata come un tutto, l'insieme e la relazione reciproca delle diverse velocità dei suoi elementi da luogo ad una singolare bellezza, che nasce proprio dall' irripetibile combinazione delle sue parti.

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