Simona Galeotti. Uno sguardo lungo vent'anni
Dal 05 Novembre 2014 al 31 Dicembre 2014
Torino
Luogo: Il Cassetto della Nonna
Indirizzo: corso Regina Margherita 148
Orari: da martedì a sabato 9.30-12 / 15.30-19; dicembre aperto tutti i giorni dal 14 al 24 h 9.30-19.15
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 5213127
E-Mail info: giovanna.demeglio@yahoo.it
Sito ufficiale: http://www.ilcassettodellanonna.it
Gioiosa e generosa d’indole, Simona Galeotti la vocazione artistica l’ha avuta geneticamente in dote da sua mamma, collezionista appassionata di cose belle e strane da Wunderkammer; mentre il metodo e le tecniche del fare Arte, Simona li ha appresi studiando all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, avendo come maestro, in primis, Nicola Maria Martino: pittore-poeta, per lungo tempo direttore dell’Accademia di Sassari, e dal 2012 al 2013 anche commissario governativo all’Accademia di Torino, e poi, sul versante figurativo della pittura, seguita per anni con dedizione da Ottavio Mazzonis.
Ma restiamo alla nostra Simona che con questa mostra, nel format di piccola antologica, ripercorre ormai vent’anni d’attività, nel corso dei quali lei si è cimentata con la pittura figurativa, in particolare col genere del ritratto, dimostrando talento e sensibilità nel cogliere l’espressione interiore, l’animus del soggetto rivelandone la natura profonda, quasi inconscia: dolce, ribelle, pacata, sorniona, sensuale, sensibile… Ma ci sono anche altri lavori, accomunati dal Leit-Motiv della figuratività, interpretata in chiave vagamente neo-surrealista, con nuvole che vagano nel cielo di una stanza; in altri casi declinato in chiave quasi esoterica, come quando Simona intervenne in una mostra nel cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino, dipingendo ed evocando fantasmi aleggianti in quella arcana atmosfera. Tutto questo però sempre restando fedele alla sua natura che, come dicevamo in apertura, è gioiosa, generosa, aperta agli Altri, innamorata della Vita e di tutto ciò che dona Vita, a cominciare dalla sua amatissima mamma.
Ma restiamo alla nostra Simona che con questa mostra, nel format di piccola antologica, ripercorre ormai vent’anni d’attività, nel corso dei quali lei si è cimentata con la pittura figurativa, in particolare col genere del ritratto, dimostrando talento e sensibilità nel cogliere l’espressione interiore, l’animus del soggetto rivelandone la natura profonda, quasi inconscia: dolce, ribelle, pacata, sorniona, sensuale, sensibile… Ma ci sono anche altri lavori, accomunati dal Leit-Motiv della figuratività, interpretata in chiave vagamente neo-surrealista, con nuvole che vagano nel cielo di una stanza; in altri casi declinato in chiave quasi esoterica, come quando Simona intervenne in una mostra nel cimitero di San Pietro in Vincoli a Torino, dipingendo ed evocando fantasmi aleggianti in quella arcana atmosfera. Tutto questo però sempre restando fedele alla sua natura che, come dicevamo in apertura, è gioiosa, generosa, aperta agli Altri, innamorata della Vita e di tutto ciò che dona Vita, a cominciare dalla sua amatissima mamma.
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