Wild Wonders of Europe
Dal 17 Marzo 2013 al 27 Aprile 2013
Torino
Luogo: Museo Regionale di Scienze Naturali
Indirizzo: via Giolitti 36
Orari: 10-19; chiuso il martedì
Costo del biglietto: intero 6.50 euro, ridotto 4.50 euro
Telefono per informazioni: +39 011 4326354
E-Mail info: comunicazione.mrsn@regione.piemonte.it
Sito ufficiale: http://www.wild-wonders.com/
Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino presenta, dal 16 marzo al 27 aprile, la mostra “Wild Wonders of Europe”, con oltre 70 fotografie in grande formato realizzate da 69 tra i migliori fotografi naturalisti europei, in più di 125 missioni e in 48 paesi per documentare le meraviglie naturali del nostro continente.
La mostra prima di arrivare a Torino è stata esposta in tour in Cina, Madrid, Praga, L’Aia (Den Haag).
Il percorso espositivo è arricchito da una proiezione e da testi che mettono in evidenza i temi della salvaguardia e della conservazione della Natura.
Degli oltre 200.000 scatti realizzati per questo progetto, in quindici mesi, alcuni dei più belli sono stati selezionati per entrare a far parte di questa mostra: la grande fotografia d’autore celebra le bellezze naturali d’Europa, per svelare al grande pubblico la straordinaria ricchezza e varietà di un patrimonio naturale da proteggere e preservare, per noi e le generazioni future.
Wild Wonders of Europe è il più grande progetto di fotografia sulla Natura mai realizzato e celebra la meravigliosa vita selvaggia che torna a ripopolare l’Europa ma sottolinea, allo stesso tempo, la perdita della biodiversità e le difficili sfide che ci attendono.
Dagli orsi polari delle Svalbard, nel Mare Glaciale Artico, alle tartarughe marine del Mediterraneo, dal bisonte selvaggio della Polonia ai ghiacciai coperti di neve del Caucaso – per la prima volta la bellezza incontaminata dei suoi paesaggi e l’immensa varietà della sua flora e fauna vengono mostrate tutte insieme al mondo.
Al progetto hanno partecipato 69 tra i migliori fotografi europei, impegnati in 125 missioni in tutta Europa, dal Portogallo alla Russia, dalla Norvegia, all’Italia, alla Romania, con lo scopo di documentare, con immagini straordinarie, la biodiversità europea e le meraviglie incontaminate del continente.
Il progetto ha coinvolto i 48 Paesi europei ed è stato supportato, tra gli altri, dalla United Nations Environment Programme, dalla European Environment Agency dell’Unione Europea, dalla IUCN, dal WWF International e dal National Geographic.
La mostra prima di arrivare a Torino è stata esposta in tour in Cina, Madrid, Praga, L’Aia (Den Haag).
Il percorso espositivo è arricchito da una proiezione e da testi che mettono in evidenza i temi della salvaguardia e della conservazione della Natura.
Degli oltre 200.000 scatti realizzati per questo progetto, in quindici mesi, alcuni dei più belli sono stati selezionati per entrare a far parte di questa mostra: la grande fotografia d’autore celebra le bellezze naturali d’Europa, per svelare al grande pubblico la straordinaria ricchezza e varietà di un patrimonio naturale da proteggere e preservare, per noi e le generazioni future.
Wild Wonders of Europe è il più grande progetto di fotografia sulla Natura mai realizzato e celebra la meravigliosa vita selvaggia che torna a ripopolare l’Europa ma sottolinea, allo stesso tempo, la perdita della biodiversità e le difficili sfide che ci attendono.
Dagli orsi polari delle Svalbard, nel Mare Glaciale Artico, alle tartarughe marine del Mediterraneo, dal bisonte selvaggio della Polonia ai ghiacciai coperti di neve del Caucaso – per la prima volta la bellezza incontaminata dei suoi paesaggi e l’immensa varietà della sua flora e fauna vengono mostrate tutte insieme al mondo.
Al progetto hanno partecipato 69 tra i migliori fotografi europei, impegnati in 125 missioni in tutta Europa, dal Portogallo alla Russia, dalla Norvegia, all’Italia, alla Romania, con lo scopo di documentare, con immagini straordinarie, la biodiversità europea e le meraviglie incontaminate del continente.
Il progetto ha coinvolto i 48 Paesi europei ed è stato supportato, tra gli altri, dalla United Nations Environment Programme, dalla European Environment Agency dell’Unione Europea, dalla IUCN, dal WWF International e dal National Geographic.
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