Alessandro Piangiamore. Tutto il vento che c’è
Dal 12 Ottobre 2013 al 01 Dicembre 2013
Arco | Trento
Luogo: Galleria Civica G. Segantini
Indirizzo: via Segantini 9
Orari: Settembre - giugno: da martedì a domenica 10- 18. Luglio - agosto: da martedì a domenica 15.30-22
Enti promotori:
- Comune di Riva del Garda | Museo
- Comune di Arco | Galleria Civica G. Segantini
- Provincia autonoma di Trento
- Banca Popolare di Sondrio
- Garda Cartiere
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0464 0464 583653/ 0464 573869
E-Mail info: comunicazione@museoaltogarda.it
Sito ufficiale: http://www.museoaltogarda.it
Rappresentare un elemento inafferrabile come il vento: questo è l'obiettivo dell'artista siciliano Alessandro Piangiamore che, per il secondo progetto 2013 di Der Blitz del MAG Museo Alto Garda, propone un lavoro che è oggetto di una sua residenza estiva nella zona dell'Alto Garda e che, da 12 ottobre al primo dicembre sfocia nella mostra Tutto il vento che c’è allestita alla Galleria Civica G. Segantini di Arco.
Tutto il vento che c'è è una tappa di un progetto più ampio che l'artista porta avanti in tutto il mondo per indagare e rappresentare i principali venti del pianeta: si tratta del risultato di un'operazione concettuale iniziata dall'artista nel 2008 con una schedatura di tutti i venti che spirano nel pianeta, redatta con una paziente indagine svolta incrociando fonti sia scientifiche sia della tradizione folcloristica.
L'obiettivo principale consiste nel realizzare una sorta di ritratto per ogni vento che soffia, attraverso delle sculture prodotte di volta in volta con la terra dei luoghi specifici ed esposte poi al relativo vento.
Ciò che determina lo “status” di ritratto di queste sculture è rappresentato non tanto da quello che ne rimane, quanto più da ciò che da esse sparisce. Il risultato finale è ogni volta imprevedibile ed irripetibile.
In questo progetto, come nel resto della produzione di Piangiamore, emerge la ricerca di immagine archetipica, attraverso l'uso in questo caso di una materia concreta come la terra e un'altra assolutamente effimera qual è il vento.
Nel periodo della mostra verrà attivato un ciclo di incontri e conferenze volto ad approfondire le tematiche indagate a livello artistico.
Tutto il vento che c'è è una tappa di un progetto più ampio che l'artista porta avanti in tutto il mondo per indagare e rappresentare i principali venti del pianeta: si tratta del risultato di un'operazione concettuale iniziata dall'artista nel 2008 con una schedatura di tutti i venti che spirano nel pianeta, redatta con una paziente indagine svolta incrociando fonti sia scientifiche sia della tradizione folcloristica.
L'obiettivo principale consiste nel realizzare una sorta di ritratto per ogni vento che soffia, attraverso delle sculture prodotte di volta in volta con la terra dei luoghi specifici ed esposte poi al relativo vento.
Ciò che determina lo “status” di ritratto di queste sculture è rappresentato non tanto da quello che ne rimane, quanto più da ciò che da esse sparisce. Il risultato finale è ogni volta imprevedibile ed irripetibile.
In questo progetto, come nel resto della produzione di Piangiamore, emerge la ricerca di immagine archetipica, attraverso l'uso in questo caso di una materia concreta come la terra e un'altra assolutamente effimera qual è il vento.
Nel periodo della mostra verrà attivato un ciclo di incontri e conferenze volto ad approfondire le tematiche indagate a livello artistico.
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