Gabriele Grones. Conversazioni

Gabriele Grones, Conversazioni, 2021, olio su tela, cm. 30x40
Dal 11 Marzo 2022 al 14 Maggio 2022
Trento
Luogo: Boccanera Gallery
Indirizzo: Via Alto Adige 176
Telefono per informazioni: +39 0461 984206
E-Mail info: info@boccaneragallery.com
Sito ufficiale: http://www.boccaneragallery.com
La mostra Gabriele Grones. Conversazioni dopo il successo riscosso a Ca’ Pesaro viene presentata dall’11 marzo al 14 maggio presso Boccanera Gallery nello spazio di Trento.
Gabriele Grones utilizza il linguaggio della figurazione dando forma agli elementi del quotidiano. Racconta della sua esperienza personale, elaborando, attraverso la propria sensibilità, i generi tradizionali della composizione pittorica: ritratti, nature morte, natura.
L’approccio pittorico figurativo di Grones avviene attraverso un procedimento lento di appropriazione dell’immagine. L’artista scatta numerose fotografie che, una volta accostate, andranno a suggerire il modello compositivo. L’esito pittorico è però diverso dalla realtà: per scarti minimi la composizione vive una vita propria. Il volto ritratto sfugge dalla riconoscibilità domestica pronto a diventare icona.
I dipinti di natura non rappresentano la casualità ma piuttosto il racconto di un momento personale, di un ricordo, di una memoria particolare forse appena vissuta.
Dipingere il prato calpestato vuol dire restituire alla natura il suo significato, anche simbolico, di perfezione e di bellezza ideale nella sua fragilità di memento mori che rivive nella pratica contemporanea.
Inaugurazione venerdì 11 marzo, ore 14.00 - 21.00
Gabriele Grones utilizza il linguaggio della figurazione dando forma agli elementi del quotidiano. Racconta della sua esperienza personale, elaborando, attraverso la propria sensibilità, i generi tradizionali della composizione pittorica: ritratti, nature morte, natura.
L’approccio pittorico figurativo di Grones avviene attraverso un procedimento lento di appropriazione dell’immagine. L’artista scatta numerose fotografie che, una volta accostate, andranno a suggerire il modello compositivo. L’esito pittorico è però diverso dalla realtà: per scarti minimi la composizione vive una vita propria. Il volto ritratto sfugge dalla riconoscibilità domestica pronto a diventare icona.
I dipinti di natura non rappresentano la casualità ma piuttosto il racconto di un momento personale, di un ricordo, di una memoria particolare forse appena vissuta.
Dipingere il prato calpestato vuol dire restituire alla natura il suo significato, anche simbolico, di perfezione e di bellezza ideale nella sua fragilità di memento mori che rivive nella pratica contemporanea.
Inaugurazione venerdì 11 marzo, ore 14.00 - 21.00
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