El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio - Scoperte scientifiche e nuove opere

El Greco, Deposizione Cristo Sepolcro, Collezione Privata

 

Dal 23 Febbraio 2016 al 01 Maggio 2016

Treviso

Luogo: Casa dei Carraresi

Indirizzo: via Palestro 33 / 38

Prolungata: L’esposizione sarà prorogata sino a domenica 1 maggio 2016 per poter soddisfare il crescente numero di richieste e prenotazioni da parte di pubblico e studiosi a seguito della curiosità suscitata dalle recenti attribuzioni e scoperte scientifiche relative alle vicende italiane di El Greco

Sito ufficiale: http://www.elgrecotreviso.it



La mostra El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio, organizzata da Kornice di Andrea Brunello a Treviso a Casa dei Carraresi, a 4 mesi dalla sua inaugurazione non ha disatteso il principale intento del suo Curatore, il Prof. Lionello Puppi, uno dei più grandi esperti mondiali del Maestro, di concepirla come “un cantiere aperto”, non una semplice mostra, bensì un’occasione di studio e confronto su uno dei periodi più misteriosi de El Greco: la sua permanenza in Italia e il contatto con gli artisti dell’epoca che cambiarono per sempre il suo stile sino a trasformarlo nel genio visionario che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
 
Martedì 23 febbraio 2016 a Casa dei Carraresi, in una Conferenza aperta a tutti, verranno, infatti, presentate al pubblico le scoperte scientifiche rese possibili proprio grazie alla mostra trevigiana e le nuove opere in arrivo che andranno ad arricchire il percorso espositivo. Un invito rivolto, oltre che alla comunità degli studiosi, anche a un pubblico di neofiti e scuole per raccontare loro cosa significa fare ricerca e indagine scientifica nel mondo della storia dell’arte oggi e cosa si cela dietro l’affascinante mondo delle attribuzioni, tra le quali la novità della Deposizione di Cristo nel Sepolcro, quadro che costituisce una copia diretta dal Parmigianino a riprova dell’influenza che il maestro emiliano ebbe sulla pittura de El Greco.
 
Tra le altre attribuzioni avvalorate da studi diagnostici e gran parte della comunità degli studiosi, verrà commentata la “Santa Maddalena Penitente” (1575/1577), del Museu de Montserrat di Barcellona, attribuita a El Greco grazie a indagini diagnostiche condotte su iniziativa del Comitato Scientifico e ritenuta dipinta proprio durante la sua permanenza in Italia, ponendosi così come il primo modello di riferimento per tutta la serie delle “Maddalene” che il Theotokopoulos realizzerà in seguito. Sarà, inoltre, esplorato il percorso che ha portato all’attribuzione del “San Demetrio(ante 1567), icona che si è rivelata autografa del Maestro in seguito alle perizie condotte per conto del proprietario da Mariella Lobefaro, restauratrice e massima esperta di icone, e avvallati dal Prof. Puppi. E ancora, il “Ciborio di Bettona”, databile 1572/1573,attribuitoa El Greco, che ha aperto la via a una committenza umbra ancora tutta da indagare.
Durante la Conferenza, verrà anche svelata l’identità del nobile raffigurato nel “Ritratto di Gentiluomo”, quadro già giunto agli onori della cronaca per il suo incredibile ritrovamento dopo essere stato rubato al legittimo proprietario dai Nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, anch'esso anteprima assoluta della mostra di Casa dei Carraresi. Il nome del Gentiluomo verrà svelato dal Prof. Puppi a seguito di una sua scoperta avvenuta in un’antica dimora nobiliare nelle Marche, altra regione, quindi, che si è rivelata teatro delle vicende italiane de El Greco.
Infine, il Prof. Puppi annuncerà, suffragato da un’ampia documentazione diagnostica, storica e stilistica, la tesi dell’inedita “pictura” del “Crucifixo” che la vede attribuibile a Michelangelo come opera donata a Vittoria Colonna e sinora ritenuta perduta o mai eseguita. La tavola, in anteprima mondiale, sarà esposta nella sala delle Crocefissioni a confronto con quelle de El Greco e derivate per gentile concessione dei proprietari sino al termine della mostra.
Dedicata al decennio 1567-1576, la mostra, aperta sino al 10 aprile 2016 a Treviso, investiga per la prima volta il periodo che El Greco visse in Italia, ponendosi a coronamento delle iniziative culturali che hanno celebrato il quarto centenario della morte dell’artista (Toledo, 1614) in Grecia e in Spagna, rispettivamente suo Paese di nascita e di adozione, esponendo opere straordinarie dell’artista messe a confronto con quelle di grandi artisti che influenzarono il suo lavoro o ne furono a loro volta influenzati, da Tiziano al Bassano, sino a Picasso.
Il progetto scientifico si basa su oltre mezzo secolo di studi del suo curatore, il Prof. Lionello Puppi, emerito di Ca’ Foscari, e massimo esperto del periodo giovanile de El Greco, coadiuvato da un Comitato Scientifico internazionale composto da studiosi di prestigiose realtà accademiche: Serena Baccaglini, Alessandra Bigiotti, Nano Chatzidakis, Maria Agnese Chiari Moretto Wiel, Robin Cormack, Andrea Donati, Mariella Lobefaro, Maria Paphiti, Paula Revenga Dominguez. 

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