Fabio Bucciarelli. The world we live in
Dal 23 Marzo 2024 al 26 Maggio 2024
Vittorio Veneto | Treviso
Luogo: Palazzo Todesco
Indirizzo: Serravalle di Vittorio Veneto
Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 o su prenotazione
Telefono per informazioni: +39 0438 554217
E-Mail info: info@palazzotodesco.it
Sito ufficiale: http://www.palazzotodesco.it
Sabato 23 marzo 2024 a Palazzo Todesco di Vittorio Veneto verrà inaugurata alle ore 10.30 "The world we live in" la nuova mostra dedicata al pluripremiato fotografo italiano FABIO BUCCIARELLI.
Bucciarelli è un fotografo, giornalista e autore internazionale noto per il suo lavoro di reportage sui conflitti globali e sulle terribili ricadute umanitarie che ne conseguono. L’impegno costante nel raccontare storie importanti attraverso immagini vivide e reportage dettagliati gli è valso l’ampio riconoscimento e il rispetto del settore. Il suo reportage sulla guerra siriana gli è valso la prestigiosa Robert Capa Gold Medal dell’Overseas Press Club of America. Ha vinto 10 premi Picture of the Year International, 2 premi World Press Photo, 2 Sony World Photography Awards, il Prix Bayeux-Calvados per i corrispondenti di guerra, il VISA d’Or News di Perpignan, la Lucie Foundation, il Premio Internazionale Yannis Behrakis, il Premio Ponchielli, il World Report Award. Tra gli altri riconoscimenti anche: Best of Photojournalism, Days Japan International, Kuala Lumpur International PhotoAwards e Getty Images Editorial Grant. È stato nominato Fotografo dell'anno nel 2019 e Fotografo dell’anno Award of Excellence nel 2023. Oggi collabora con i principali organi di informazione, tra cui New York Times, La Repubblica, Die Zeit, Il Fatto Quotidiano, La Stampa, Yahoo News, Newsweek, L'Espresso, Time Magazine, Al Jazeera. Oltre ai suoi progetti come fotografo e reporter, è stato incaricato di lavorare come curatore e direttore artistico per diversi musei e istituzioni, tra cui il Ministero degli Affari Esteri italiano. Nel novembre 2023 è diventato Ambasciatore Canon, unendosi così a un gruppo illustre di fotoreporter di grande talento e fama.
"Bucciarelli è creatore di immagini tecnicamente perfette, esteticamente ricercate, dense di significati". Così ne parla l'Assessore alla Cultura del Comune di Vittorio Veneto Antonella Uliana nel suo testo introduttivo alla mostra. "Immagini che raccontano la realtà in modo coinvolgente e diretto. E, più o meno consapevolmente, ci parlano ancora una volta dello stretto rapporto tra pittura e fotografia. In uno scatto sulla grande marcia di ritorno a Gaza c'è Eugene Delacroix con la sua Libertà che guida il popolo, fu il primo quadro politico nella storia della pittura moderna come venne definito. Ci parlano del grande artista francese il riferimento formale ad una composizione piramidale e le linee direzionali, create da gesti e sguardi, che conducono al movimento deciso del braccio destro della figura centrale. In Delacroix è l’immagine simbolica della Libertà che agita il tricolore invitando il popolo in armi a seguirla, nella fotografia di Bucciarelli un uomo che procede incitando con slancio e vigore la folla tumultuosa. La tragicità delle scene è amplificata da un identico cielo grigio; nuvole, polvere, il fumo nero delle gomme bruciate impediscono di vedere il sole ma sulle dominanti tonalità scure si impongono all'occhio le stesse accensioni cromatiche di rosso vivo. Travolgente è la medesima direzione del moto dei protagonisti che avanzano con decisione verso l'osservatore".
"Bucciarelli è creatore di immagini tecnicamente perfette, esteticamente ricercate, dense di significati". Così ne parla l'Assessore alla Cultura del Comune di Vittorio Veneto Antonella Uliana nel suo testo introduttivo alla mostra. "Immagini che raccontano la realtà in modo coinvolgente e diretto. E, più o meno consapevolmente, ci parlano ancora una volta dello stretto rapporto tra pittura e fotografia. In uno scatto sulla grande marcia di ritorno a Gaza c'è Eugene Delacroix con la sua Libertà che guida il popolo, fu il primo quadro politico nella storia della pittura moderna come venne definito. Ci parlano del grande artista francese il riferimento formale ad una composizione piramidale e le linee direzionali, create da gesti e sguardi, che conducono al movimento deciso del braccio destro della figura centrale. In Delacroix è l’immagine simbolica della Libertà che agita il tricolore invitando il popolo in armi a seguirla, nella fotografia di Bucciarelli un uomo che procede incitando con slancio e vigore la folla tumultuosa. La tragicità delle scene è amplificata da un identico cielo grigio; nuvole, polvere, il fumo nero delle gomme bruciate impediscono di vedere il sole ma sulle dominanti tonalità scure si impongono all'occhio le stesse accensioni cromatiche di rosso vivo. Travolgente è la medesima direzione del moto dei protagonisti che avanzano con decisione verso l'osservatore".
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