Sandro Chia. L'opera grafica

Sandro Chia. L'opera grafica
Dal 2 October 2015 al 8 November 2015
Codroipo | Udine
Luogo: Villa Manin
Indirizzo: piazza Manin 10
Orari: martedì - venerdì 15-18; sabato e domenica 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0432 821211
E-Mail info: info@villamanin.it
Sito ufficiale: http://www.villamanin-eventi.it
Nell’ambito delle rassegne annuali della Triennale Europea dell’Incisione e novità assoluta nel panorama culturale friulano, la mostra documenta il mondo immaginativo di Sandro Chia. Caratterizzate da una figurazione fantastica e da una decisa libertà espressiva, le cinquanta opere esposte, scelte direttamente dall’artista, raccontano un’affascinante ricerca nel campo della grafica d’arte. Acqueforti, litografie e collages si susseguono con il linguaggio tipico di chi ha fatto parte delle neoavanguardie europee e statunitensi degli anni Settanta, quando la rivendicazione e la disinibizione nell’uso di qualsivoglia procedimento tecnico, erano i baluardi della contemporaneità.
Noto a livello internazionale, Sandro Chia (Alessandro Cecconi, Firenze, 1946) è stato uno dei cinque protagonisti della Transavanguardia Italiana - assieme a Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino - e, criticamente sostenuto da Achille Bonito Oliva, è apparso clamorosamente sulla scena alla Biennale di Venezia del 1980, determinando il ritorno alla pittura, al disegno, all’incisione e alla scultura, cioè ai linguaggi tradizionali dell’arte. Amico personale di Andy Warhol e frequentatore abituale della sua mitica Factory, Sandro Chia è stato partecipe attivo della grande stagione di rinnovamento dell’arte internazionale a New York negli anni Ottanta.
Ha partecipato a più edizioni della Biennale di Venezia, con sale personali o nel Padiglione Italia, e alle Biennali di San Paolo del Brasile e di Parigi. Sue mostre sono state allestite in alcune delle più importanti gallerie d’arte negli Stati Uniti, in Europa e in prestigiosi musei quali il Metropolitan Museum di New York, il Museo di Berlino, il Musèe d’Art Moderne di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Palazzo Reale di Milano, Palazzo Medici Riccardi e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il Boca Raton Museum di Miami, i Musei di Dusseldorf, Antwerp, Città del Messico, il Gementeemuseum di Den Haag in Olanda, il Museo d’arte di Ravenna, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e molti altri. Attualmente Sandro Chia vive e lavora tra Miami, New York e Roma; parte dell’anno la trascorre nella sua tenuta di Castello Romitorio (Montalcino), dove produce pregiati vini, tra cui il rinomato Brunello.
La mostra dedicata a Chia, dunque, si colloca perfettamente all’interno del progetto di diusione della conoscenza dei maestri d’arte incisoria, voluto dalla Triennale Europea dell’Incisione. Dopo aver già esposto, in vari centri della regione, le opere dei grandi protagonisti europei come Dürer, Piranesi, Toulouse-Lautrec, Picasso e Mirò, e italiani, come Zigaina, la Triennale ore, nuovamente, l’occasione di conoscere e apprezzare uno degli artisti contemporanei italiani più noti al mondo.
Noto a livello internazionale, Sandro Chia (Alessandro Cecconi, Firenze, 1946) è stato uno dei cinque protagonisti della Transavanguardia Italiana - assieme a Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino - e, criticamente sostenuto da Achille Bonito Oliva, è apparso clamorosamente sulla scena alla Biennale di Venezia del 1980, determinando il ritorno alla pittura, al disegno, all’incisione e alla scultura, cioè ai linguaggi tradizionali dell’arte. Amico personale di Andy Warhol e frequentatore abituale della sua mitica Factory, Sandro Chia è stato partecipe attivo della grande stagione di rinnovamento dell’arte internazionale a New York negli anni Ottanta.
Ha partecipato a più edizioni della Biennale di Venezia, con sale personali o nel Padiglione Italia, e alle Biennali di San Paolo del Brasile e di Parigi. Sue mostre sono state allestite in alcune delle più importanti gallerie d’arte negli Stati Uniti, in Europa e in prestigiosi musei quali il Metropolitan Museum di New York, il Museo di Berlino, il Musèe d’Art Moderne di Parigi, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Palazzo Reale di Milano, Palazzo Medici Riccardi e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il Boca Raton Museum di Miami, i Musei di Dusseldorf, Antwerp, Città del Messico, il Gementeemuseum di Den Haag in Olanda, il Museo d’arte di Ravenna, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e molti altri. Attualmente Sandro Chia vive e lavora tra Miami, New York e Roma; parte dell’anno la trascorre nella sua tenuta di Castello Romitorio (Montalcino), dove produce pregiati vini, tra cui il rinomato Brunello.
La mostra dedicata a Chia, dunque, si colloca perfettamente all’interno del progetto di diusione della conoscenza dei maestri d’arte incisoria, voluto dalla Triennale Europea dell’Incisione. Dopo aver già esposto, in vari centri della regione, le opere dei grandi protagonisti europei come Dürer, Piranesi, Toulouse-Lautrec, Picasso e Mirò, e italiani, come Zigaina, la Triennale ore, nuovamente, l’occasione di conoscere e apprezzare uno degli artisti contemporanei italiani più noti al mondo.
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