Michele Lombardelli. Untitled
![Michele Lombardelli , Senza titolo, 2021, tempera e acrilico su tela, cm. 140x110 Michele Lombardelli , Senza titolo, 2021, tempera e acrilico su tela, cm. 140x110](http://www.arte.it/foto/600x450/cd/125009-10_140x110.jpg)
Michele Lombardelli , Senza titolo, 2021, tempera e acrilico su tela, cm. 140x110
Dal 26 Febbraio 2022 al 08 Maggio 2022
Gallarate | Varese
Luogo: Museo MA*GA
Indirizzo: Via E. De Magri 1
Telefono per informazioni: +39 0331 706011
E-Mail info: info@museomaga.it
Sito ufficiale: http://www.museomaga.it
Dal 26 febbraio all’8 maggio 2022, le sale del MA*GA di Gallarate (VA) accolgono Untitled, la personale di Michele Lombardelli (Cremona, 1968).
Partendo dalle opere pittoriche degli ultimi anni la mostra intreccia i diversi linguaggi sperimentati dall’artista, evidenziando come l’interesse, la ricerca e il pensiero laterale di Lombardelli si muovano contemporaneamente verso la pittura come segno, l’immagine fotografica come testo, il libro come oggetto d’indagine, e il suono come materia di esplorazione e dimensione priva di misure e confini.
Al MA*GA si troverà una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l’imprevisto e, al contempo, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale.
Nella poetica di Lombardelli, le opere pittoriche, così come le fotografie e i progetti sonori e musicali si allontanano dall’idea di sintesi o referenzialità del segno e dell’immagine per dare spazio alla presenza muta e allo stesso tempo sonante del significante. Ogni lavoro si pone come frammento ed elemento di un discorso estetico intenzionalmente mai concluso. Per Lombardelli l’opera sembra essere segno in cui significato e significante si scambiano e ruotano in una mobilità continua, dimensione in cui centro e origine sono assenti e la logica della causalità sovvertita. Ogni volta che la poetica si definisce in una forma, sia essa plastica, visiva o sonora questa non è mai fissata in modo definitivo e diviene parte di un sistema aperto, dinamico e di continue correlazioni e rimandi tra i percorsi indagati, i linguaggi sperimentati e i diversi esiti formali raggiunti. L’opera di Lombardelli estremamente libera nelle scelte dei mezzi espressivi (dipinto, fotografia, disegno, serigrafia, suono) e dei supporti (tela/tavola, carta, moquette, ceramica, vinile) è caratterizzata da una vocazione ambientale e da una qualità espansiva in cui scorre una costante e sottile tensione tra equilibrio e precarietà, disordine e controllo: elementi di una dialettica ancor più serrata quando l’artista performa il suono.
Per l’occasione verrà pubblicata la monografia Michele Lombardelli. Untitled (Postmediabooks).
Partendo dalle opere pittoriche degli ultimi anni la mostra intreccia i diversi linguaggi sperimentati dall’artista, evidenziando come l’interesse, la ricerca e il pensiero laterale di Lombardelli si muovano contemporaneamente verso la pittura come segno, l’immagine fotografica come testo, il libro come oggetto d’indagine, e il suono come materia di esplorazione e dimensione priva di misure e confini.
Al MA*GA si troverà una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l’imprevisto e, al contempo, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale.
Nella poetica di Lombardelli, le opere pittoriche, così come le fotografie e i progetti sonori e musicali si allontanano dall’idea di sintesi o referenzialità del segno e dell’immagine per dare spazio alla presenza muta e allo stesso tempo sonante del significante. Ogni lavoro si pone come frammento ed elemento di un discorso estetico intenzionalmente mai concluso. Per Lombardelli l’opera sembra essere segno in cui significato e significante si scambiano e ruotano in una mobilità continua, dimensione in cui centro e origine sono assenti e la logica della causalità sovvertita. Ogni volta che la poetica si definisce in una forma, sia essa plastica, visiva o sonora questa non è mai fissata in modo definitivo e diviene parte di un sistema aperto, dinamico e di continue correlazioni e rimandi tra i percorsi indagati, i linguaggi sperimentati e i diversi esiti formali raggiunti. L’opera di Lombardelli estremamente libera nelle scelte dei mezzi espressivi (dipinto, fotografia, disegno, serigrafia, suono) e dei supporti (tela/tavola, carta, moquette, ceramica, vinile) è caratterizzata da una vocazione ambientale e da una qualità espansiva in cui scorre una costante e sottile tensione tra equilibrio e precarietà, disordine e controllo: elementi di una dialettica ancor più serrata quando l’artista performa il suono.
Per l’occasione verrà pubblicata la monografia Michele Lombardelli. Untitled (Postmediabooks).
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