Gaetano Pesce. Cinque tecniche col vetro

Gaetano Pesce, 62e, 1988-1992 | Collezione CIRVA | Courtesy of Museo del Vetro, Murano, Venezia

 

Dal 13 Maggio 2017 al 17 Settembre 2017

Venezia

Luogo: Museo del Vetro

Indirizzo: Fondamenta Giustinian 8, Murano

Orari: Tutti i giorni 10 - 18 | La biglietteria chiude un’ora prima

Curatori: Gabriella Belli, Françoise Guichon, Chiara Squarcina

Enti promotori:

  • MUVE
  • Città di Venezia

Costo del biglietto: Intero 12 € | Ridotto 9.50 € | Scuole 4 € | Gratuito: Residenti e nati nel Comune di Venezia,bambini da 0 a 5 anni, portatori di handicap con accompagnatore, guide turistiche abilitate e interpreti turistici che accompagnino gruppi o visitatori individuali, per ogni gruppo di almeno 15 persone, 1 ingresso gratuito (solo con prenotazione), membri ICOM, volontari Servizio Civile, partner ordinari MUVE, possessori MUVE Friend Card, membri Venice International Foundation

Telefono per informazioni: 848 082 000

E-Mail info: info@fmcvenezia.it

Sito ufficiale: http://www.museovetro.visitmuve.it



Nel corso della sua lunga carriera di architetto, scultore e designer Gaetano Pesce ha sperimentato con risultati straordinari le molteplici possibilità di lavorazione di ogni materiale, con particolare passione anche per la fabbricazione del vetro, addirittura inventando una propria tecnica, assai interessante per i risultati davvero originali che con essa si possono ottenere.

Ma molte altre sono le tecniche che Pesce sperimenta nella sua continua ricerca di soluzioni formali e funzionali del tutto originali, come quelle presentate appunto nello spazio delle ex Conterie.

Accanto a questi vetri così straordinariamente preziosi si potranno ammirare opere realizzate con le tecniche Pastis, Joliette, Vieux Port, Pâte de Verre, Plage, dove la tradizione è da lui rielaborata in chiave contemporanea. L’esposizione, per lo spirito indagatore e la volontà narrativa volta a testimoniare un’importante fase creativa dell’architetto e designer, si focalizza in modo esaustivo sul suo linguaggio espressivo, mostrando come nel plasmare il vetro egli sappia coniugare al meglio, con risultati inaspettati e giocosi, la sua eccezionale sensibilità formale con l’“intemperanza” di un materiale straordinario. 

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