On Fire
![Alberto Burri, Rosso Plastica M3, 1961. Plastica, combustione su tela, 121,5x182,5 cm. Alberto Burri, Rosso Plastica M3, 1961. Plastica, combustione su tela, 121,5x182,5 cm.](http://www.arte.it/foto/600x450/a7/126877-Alberto-Burri-Rosso-Plastica-M3-1961-Plastica-combustione-su-tela-1215-x-1825-cm_-_C2_A9Fondazione-Palazzo-Albizzini-Collezione-Burri_.jpg)
© Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri | Alberto Burri, Rosso Plastica M3, 1961. Plastica, combustione su tela, 121,5x182,5 cm.
Dal 22 Aprile 2022 al 24 Luglio 2022
Venezia
Luogo: Fondazione Giorgio Cini
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
Curatori: Bruno Corà
Enti promotori:
- Tornabuoni Art
- Fondazione Cini
Sito ufficiale: http://www.cini.it
L'alta dignità delle arti del fuoco deriva dal fatto che le loro opere portano il segno più profondamente umano, il segno dell'amore primitivo. (…) Le forme create dal fuoco sono modellate, più di ogni altra, come bene suggerisce Paul Valéry: «a forza di carezze».
Gaston Bachelard, La Psicanalisi del Fuoco, 1937
“On Fire” è il titolo della prima mostra interamente dedicata all’uso del fuoco come mezzo di creazione artistica tra le avanguardie del Secondo Dopoguerra. L’esposizione, curata da Bruno Corà con il contributo di Luca Massimo Barbero, promossa dalla Fondazione Giorgio Cini e Tornabuoni Art, raccoglie una selezione accurata delle opere più iconiche realizzate mediante il fuoco o che includono la presenza della fiamma stessa.
Il percorso espositivo è strutturato attraverso sei sezioni che permettono di scoprire, per la prima volta l’uno accanto all’altro, Yves Klein, Alberto Burri, Arman, Jannis Kounellis, Pier Paolo Calzolari e Claudio Parmiggiani alle prese con il fuoco.
Naturalmente fuggevole, il fuoco non ha forma, peso o densità. Ciò ha da sempre affascinato gli artisti, sia per i suoi potenziali effetti sugli altri materiali sia in quanto presenza attiva nelle opere d’arte. Le avanguardie del Secondo Dopoguerra riuscirono ad appropriarsi degli effetti sia distruttori che generatori del fuoco, impiegandolo su diversi materiali. In questa ottica, il fuoco divenne per questi grandi artisti il protagonista sensibile e il medium di una innovazione dello stesso processo trasformativo del loro linguaggio pittorico e plastico.
Seppur accomunati dall’elemento utilizzato, la mostra si concentra, però, su ogni maestro, mettendone in evidenza le diverse modalità d’impiego. Il fuoco si può trovare come strumento di combustione dei materiali (Klein, Burri, Arman); come presenza viva con i propri effetti sensoriali, talvolta spettacolari (attraverso la luce, il calore, e talvolta il rumore) (Klein, Kounellis, Calzolari); infine, come traccia pittorica attraverso il fumo della combustione (Calzolari, Parmiggiani).
‘On Fire’, dunque, attraverso le 26 opere raccolte con la collaborazione delle fondazioni degli artisti e prestiti provenienti da importanti collezioni internazionali, tra cui diversi capolavori inediti o raramente mostrati al pubblico, documenta una delle più radicali, e nel contempo inesplorate, rivoluzioni linguistiche dell’arte contemporanea.
La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione edita da Forma Edizioni sotto la direzione scientifica del Prof. Bruno Corà, con un suo testo critico e uno del Prof. Luca Massimo Barbero.
L’esposizione è realizzata con il supporto di Mag Forma e Edizioni.
Gaston Bachelard, La Psicanalisi del Fuoco, 1937
“On Fire” è il titolo della prima mostra interamente dedicata all’uso del fuoco come mezzo di creazione artistica tra le avanguardie del Secondo Dopoguerra. L’esposizione, curata da Bruno Corà con il contributo di Luca Massimo Barbero, promossa dalla Fondazione Giorgio Cini e Tornabuoni Art, raccoglie una selezione accurata delle opere più iconiche realizzate mediante il fuoco o che includono la presenza della fiamma stessa.
Il percorso espositivo è strutturato attraverso sei sezioni che permettono di scoprire, per la prima volta l’uno accanto all’altro, Yves Klein, Alberto Burri, Arman, Jannis Kounellis, Pier Paolo Calzolari e Claudio Parmiggiani alle prese con il fuoco.
Naturalmente fuggevole, il fuoco non ha forma, peso o densità. Ciò ha da sempre affascinato gli artisti, sia per i suoi potenziali effetti sugli altri materiali sia in quanto presenza attiva nelle opere d’arte. Le avanguardie del Secondo Dopoguerra riuscirono ad appropriarsi degli effetti sia distruttori che generatori del fuoco, impiegandolo su diversi materiali. In questa ottica, il fuoco divenne per questi grandi artisti il protagonista sensibile e il medium di una innovazione dello stesso processo trasformativo del loro linguaggio pittorico e plastico.
Seppur accomunati dall’elemento utilizzato, la mostra si concentra, però, su ogni maestro, mettendone in evidenza le diverse modalità d’impiego. Il fuoco si può trovare come strumento di combustione dei materiali (Klein, Burri, Arman); come presenza viva con i propri effetti sensoriali, talvolta spettacolari (attraverso la luce, il calore, e talvolta il rumore) (Klein, Kounellis, Calzolari); infine, come traccia pittorica attraverso il fumo della combustione (Calzolari, Parmiggiani).
‘On Fire’, dunque, attraverso le 26 opere raccolte con la collaborazione delle fondazioni degli artisti e prestiti provenienti da importanti collezioni internazionali, tra cui diversi capolavori inediti o raramente mostrati al pubblico, documenta una delle più radicali, e nel contempo inesplorate, rivoluzioni linguistiche dell’arte contemporanea.
La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione edita da Forma Edizioni sotto la direzione scientifica del Prof. Bruno Corà, con un suo testo critico e uno del Prof. Luca Massimo Barbero.
L’esposizione è realizzata con il supporto di Mag Forma e Edizioni.
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