Padiglione Cina - Continuum. Generation by Generation

Yao Huifeng and her apprentice

 

Dal 13 Maggio 2017 al 26 Novembre 2017

Venezia

Luogo: La Biennale - Arsenale

Indirizzo: La Biennale - Arsenale

Curatori: Qiu Zhijie

Sito ufficiale: http://www.labiennale.org



La 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia aprirà al pubblico da sabato 13 maggio a domenica 26 novembre 2017. Il tema scelto per questa edizione della Biennale Arte è Viva Arte Viva, immaginando una mostra fatta dagli artisti, con gli artisti e per gli artisti. Il progetto espositivo pone gli artefici della creazione in prima linea, garantendo loro l’opportunità di esprimersi in totale libertà. Il Padiglione Cina accoglie l’invito e presenta un progetto espositivo curato da un artista per gli artisti, dal titolo Continuum – Generation by Generation. La mostra propone una riflessione incentrata sul concetto di ‘eternità’: ponendo in dialogo arte contemporanea e arte vernacolare, offre una chiave di lettura del misterioso protrarsi della tradizione cinese nella produzione artistica, nel corso dei secoli.   Qiu Zhijie, artista universalmente apprezzato per la grande versatilità espressiva e la molteplicità di interessi che lo caratterizzano, è stato chiamato a curare questa esposizione. La missione che il Padiglione Cinese si pone è quella di catturare l’energia del continuum - o del “Bu Xi” così come definito nella cultura cinese - al fine di ritrovare nella vitalità che caratterizza il fare arte ai nostri giorni quel valore di rigenerazione narrato dai testi antichi, registrando le trasformazioni e il rinnovamento nelle arti applicate tradizionali.   Le immagini antitetiche ‘montagna/mare’ e ‘antico/nuovo’, che nel loro insieme rappresentano l’equilibrio perfetto dello ‘Yin/Yang’ cinesi, costituiscono la cornice entro la quale di sviluppa il percorso espositivo. Due favole cinesi molto note, Il vecchio sciocco che rimuove le montagne e Jingwei che riempie il mare, saranno il serbatoio immaginifico da cui ricavare visioni corrispondenti ai concetti di ‘montagna’ e ‘mare’. Due opere emblematiche del periodo della Dinastia Song (X – XI Sec.): Skeleton Fantasy Show di Li Song e Dodici immagini dell’acqua che cresce di Ma Yuan sono state scelte per introdurre il pubblico alla mostra in quanto entrambe riferite agli aspetti più importanti dell’universo spirituale cinese: la visione della vita, della morte e del tempo, che insieme definiscono il concetto di “Bu Xi.”   Due artisti tradizionali e due artisti che utilizzano i linguaggi contemporanei delle arti visive sono stati scelti per rappresentare il significato di questa narrazione. Artigianato e opere d’arte contemporanea si influenzano a vicenda. La maestra di ricamo ‘Suzhou’, Yao Huifen, ricreerà l’immagine dello Skeleton Fantasy Show attraverso l’utilizzo di oltre un centinaio di tecniche diverse, molto ricercate, e parteciperà poi alla realizzazione dell’opera di Tang Nannan The Forgotten Sea. Wu Jian’an e il maestro del Teatro delle Ombre Wang Tianwen, che hanno già collaborato insieme in passato, daranno vita a nuovi lavori caratterizzati da motivi montani e marittimi, ispirati alla pittura acquatica di Ma Yuan. Tang Nannan, proveniente da una famiglia di teatranti, Wang Tianwen, maestro di ombre cinesi, Wu Jian’an proveniente dal distretto di Jinshan e Yao Huifen da Suzhou collaboreranno per dare vita a un’opera collettiva. L’intero allestimento appare come un network di rimandi intertestuali e creazioni corali: ogni artista collaborerà con gli altri tre e, allo stesso modo, altri curatori e artisti parteciperanno al flusso creativo con performance e happening che renderanno il Padiglione Cinese uno spazio in costante evoluzione. In questa rete di scambi reciproci, le tradizioni sono accolte, reinterpretate e di nuovo tramandate.

L’arte cinese non è mai intesa come la creazione isolata di un singolo artista, ma un’opera collettiva che attraversa cinque millenni, una manifestazione colta del genio creativo, una raccolta di idee che si perpetua da secoli. Gli artisti cinesi non lavorano in solitudine, le loro opere sono sempre una sorta di risposta, una specie di illuminazione: l’anticipazione di un eco, di una rielaborazione critica, di un commento che seguirà al suo manifestarsi.   Il Padiglione presentato alla 57. Biennale porterà nel cuore del percorso espositivo un archivio che ambisce a trasformare l’idea di “Bu Xi” in documenti e testimonianze concrete che dimostrino le discendenze linguistiche dei quattro artisti. Diversamente dalle precedenti edizioni, questa sezione non è un mero supplemento alla mostra, ma ne costituisce l’essenza spirituale.   Ogni artista cinese ha un suo lignaggio educativo ed è a sua volta insegnante di qualcun altro; finché continuerà a fare arte, il suo maestro non morirà mai. Questa sorta di discorso universale nel quale sono evidenti i richiami alle esperienze vernacolari, alle arti applicate, ai nuovi linguaggi e alla tradizione espressiva, creerà un campo energetico di “Bu Xi”. Un dinamismo che rende l’arte cinese un dispositivo completamente autonomo e unico rispetto alla cultura occidentale fondata piuttosto sull’intuizione individuale, ed è il segreto che la civiltà cinese tramanda da migliaia di anni, di generazione in generazione. È questa la risposta del Padiglione Cinese a Viva Arte Viva.   Il Padiglione Cina alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è supportato dalla Repubblica Popolare Cinese, commissionato dal China Arts and Entertainment Group con il contributo di Shanghai Ming Contemporary Art Museum e Beijing Times Art Museum, in collaborazione con le istituzioni Ming Yuan Group e Bloomage International Investment Group. Il supporto tecnico è offerto da Hongri Lighting, Shanghai Helu Culture Communication Co. Ltd e Shanghai Mana Network Co. Ltd. Il coordinamento artistico è affidato a Davide Quadrio in collaborazione con Arthub. Nei sei mesi di esposizione, il Padiglione Cina non offrirà solo un viaggio attraverso cinque secoli di storia nelle diverse forme di espressione artistica che caratterizzano la produzione locale ma permetterà al visitatore di vivere una vera e propria esperienza multisensoriale interattiva, grazie a diverse forme di coinvolgimento studiate appositamente per il pubblico. I centottanta giorni che libereranno lo spirito dello “Bu Xi” saranno in grado di evocare la quintessenza della cultura cinese permettendole brillare sulla superfice del Mare Adriatico.”  
Opening: 11 maggio 2017 ore 15 

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