Territorial Agency: Oceans in Transformation

© Territorial Agency / Territorial Agency: Oceans in Transformation è commissionato da TBA21–Academy | La rapida urbanizzazione in Cina colpisce il pennacchio del fiume Yangtze vicino a Shanghai. Dati ESA Sentinel 2

 

Dal 20 Maggio 2020 al 27 Settembre 2020

Venezia

Luogo: Ocean Space - Chiesa di San Lorenzo

Indirizzo: Campo San Lorenzo, Castello 5069

Curatori: Daniela Zyman

Sito ufficiale: http://www.ocean-space.org



Alla fine di questo secolo Venezia sarà completamete sommersa dall’acqua: è questo uno dei dati più allarmanti che emergono della ricerca intersettoriale sullo stato degli oceani affidata tre anni fa da TBA21-Academy a Territorial Agency. I risultati verranno presentati a Ocean Space dal 20 maggio al 27 settembre 2020 nella mostra multimediale Territorial Agency: Oceans in Transformation, curata da Daniela Zyman.
 
L’esposizione inaugurerà la seconda stagione di Ocean Space, il forum artistico, di ricerca, sensibilizzazione e sostegno agli oceani, aperto a Venezia nel 2019 e ora più che mai importante viste le conseguenze dovute all’acqua alta che ha colpito la città lagunare a novembre dello scorso anno, raggiungendo il livello più elevato in oltre mezzo secolo.
 
Con Oceans in Transformation si potrà capire chiaramente la straordinaria portata delle trasformazioni subite dagli oceani, minacciati costantemente dalle attività umane come lo sovrasfruttamento delle risorse ittiche, l’estrazione mineraria in alto mare e altre forme di estrazione e inquinamento, che ne modificano le correnti, le energie e l’ecologia.
Per rendere tutto questo ancora più evidente, all’interno della mostra e sulla facciata di Ocean Space, una serie di installazioni mostrerà al pubblico anche le conseguenze del progressivo innalzamento del livello del mare, sulla base delle relazioni del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico. Oltre alle installazioni, in un'area dedicata, i visitatori potranno accedere a materiali di ricerca e ascoltare interviste a vari esperti sulle soluzioni proposte per la salvaguardia degli oceani.
 
“Abbiamo a nostra disposizione le soluzioni per preservare gli oceani: lasciare il petrolio nel sottosuolo, riconoscere e rispettare la molteplicità di forme di vita esistenti negli oceani; non sfruttarli e, quando necessario, ripristinarne l’habitat ecologico. E’ necessario sviluppare un nuovo immaginario”, afferma Territorial Agency.
 
Per realizzare Oceans in Transformation, Territorial Agency ha utilizzato informazioni di varia natura sugli oceani riordinandole sulla base di complesse traiettorie geografiche, grazie a nuovi metodi di visualizzazione. Seguendo sei traiettorie spaziali, i dati sono stati elaborati in grandi installazioni multimediali e invitano i visitatori a prendere consapevolezza dell’impatto delle attività umane sul sistema oceanico. Oceans in Transformation si prefigge lo scopo di trovare forme di collaborazione diverse per unire ambiti che immaginiamo separati. Scenari strutturati registrano i componenti vitali del fragile sistema Terra, sempre più modificato dal riscaldamento globale, creando dei parallelismi, ad esempio tra il rinverdimento dei deserti africani con la deforestazione dell’Amazzonia. Il progetto di ricerca spiega l’importanza di immaginare gli oceani come un componente fondamentale di un pianeta vivente, limitare le attività umane come la pesca, il trasporto e l’estrazione d’alto mare, e ripristinare gli ambienti marini. Le soluzioni a questa minaccia sono note, ma – secondo TBA21-Academy e Territorial Agency - manca la visione che porta all'azione.
 
“Le visualizzazioni dinamiche di Oceans in Transformation sono composizioni indefinite che ristabiliscono un legame fra la terra e il mare, in un continuum. Mostrano una potenziale storia in evoluzione senza darla per scontata. Registrano trasformazioni e resistono alla tentazione di presentare queste trasfigurazioni come meri dati da sfruttare”, scrive Daniela Zyman, curatrice della mostra.
 
 

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