Sculture veronesi del Trecento. Restauri

Veronella, Il restaurato Redentore benedicente

Veronella, Il restaurato Redentore benedicente

 

Dal 04 Aprile 2012 al 24 Giugno 2012

Verona

Luogo: Chiesa di San Pietro in Monastero

Indirizzo: via Garibaldi 3

Orari: 10-18 (comprese festività); lunedì chiuso

Curatori: Anna Malavolta, Fabrizio Pietropoli

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 045 8678311-315

E-Mail info: sbsae-vr@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.sbsae-vr.beniculturali.it


La mostra intende presentare ad un più ampio pubblico alcune selezionate testimonianze afferenti al significativo e peculiare capitolo della scultura veronese del Trecento, interessate, in questi ultimi anni, da interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione, diretti e seguiti dal periferico Istituto di tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le opere esposte risultano per lo più poco note, in quanto conservate e dislocate in sedi di difficile accesso o in luoghi decentrati e poco frequentati. La temperie culturale da cui scaturisce la produzione plastica trecentesca coincide con l’affermarsi in Verona della Signoria scaligera e degli Ordini mendicanti. E’ la Verona di Cangrande della Scala e di Dante che sta sullo sfondo della fioritura di botteghe di scultori e lapicidi da cui emerge la singolare, vigorosa personalità artistica del cosiddetto Maestro di Santa Anastasia, identificato da Mellini in Rigino di Enrico. Il carattere altamente “espressionistico” e ricco di “pathos” delle sue creazioni si coglie in mostra con immediatezza nella Crocifissione di Cellore, ricomposta con il gruppo dello Svenimento della Vergine, prestato dal Museo di Castelvecchio. Il mondo medievale delle “ sacre rappresentazioni” pare riflettersi nel potente realismo del Maestro di Santa Anastasia, nella coralità dei gruppi delle Crocifissioni (al Museo di Castelvecchio è ospitata quella proveniente dalla chiesa di San Giacomo di Tomba) e dei Compianti (Caprino Veronese e chiesa di San Fermo). In mostra il dramma si stempera in accenti di più pacato lirismo nelle sue due prove giovanili di Veronella e di Riva del Garda. Di altri coevi scultori, attivi nella prima metà del secolo, si possono apprezzare alcune Madonne che offrono emblematiche versioni stilistiche, nella singolare rivisitazione di pregressi stilemi romanici. La chiesa di San Pietro in Monastero della Fondazione Cariverona, sede della mostra, ospita la pregevole effigie della Vergine con il Bambino, che pare un sintomatico esempio dell’incipiente aggiornamento sui moduli del gotico; l’affermarsi della nuova sensibilità si coglie nella ieratica figura del vescovo Donato, riferibile alla mano di Giovanni di Rigino, scultore attestato da opere autografe, come la Madonna del Fiore di Montorio, firmata e datata 1389, al quale generalmente è stata ricondotta la produzione plastica veronese della seconda metà del secolo. Alla forza trasfusa nella pietra dal Maestro di Santa Anastasia subentra una trattazione più blanda ed elegante delle volumetrie e delle superfici, che si traduce nell’assottigliamento di forme slanciate enfatizzate da piatti e spezzati panneggi.
L’intento di valorizzare alcuni testi eloquenti della identità stilistica della scultura veronese si associa alla riflessione sulle problematiche scelte metodologiche adottate nel corso dei lavori , nel rispetto del valore storico rappresentato dalla policromia, sia originaria che storicizzata dai vari interventi di manutenzioni e di ridipinture.
Elenco opere esposte:
Madonna in trono con il Bambino, Parrocchiale di Barbarano Vicentino
Madonna della Misericordia, Villa Galtarossa, San Pietro In Cariano
Madonna in trono con il Bambino, Istituto Stimmate, Verona
Redentore benedicente, Parrocchiale di Veronella
Crocifissione, Parrocchiale di Cellore e Museo di Castelvecchio
Cristo passo, Museo Civico,Riva del Garda
Madonna con il Bambino, chiesa di San Pietro in Monastero, Verona
San Donato, Parrocchiale di Pradelle di Nogarole Rocca
Madonna del Fiore, Parrocchiale di Montorio, Verona



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