Mattia Bosco. Fiori violenti: fototropismo verso la forma

Mattia Bosco. Fiori violenti: fototropismo verso la forma

 

Dal 21 Marzo 2015 al 23 Maggio 2015

Arzignano | Vicenza

Luogo: Atipografia

Indirizzo: Piazza Campo Marzio 26

Orari: da mercoledì a domenica 15- 20

Curatori: Elena Dal Molin

Enti promotori:

  • Comune di Arzignano

Costo del biglietto: tessera associativa annuale 5 €

Telefono per informazioni: +39 051 6569105

E-Mail info: info@atipografia.it

Sito ufficiale: http://www.atipografia.it


La programmazione di Atipografia, all’insegna del “non visibile”, prosegue da sabato 21 marzo con l’inaugurazione della mostra “Fiori violenti: fototropismo verso la forma” di Mattia Bosco. Dopo Tunnel City, di Andrea Bianconi, e le Coordinate Invisibili, tracciate da Carlo Bernardini negli spazi del nuovo centro per l’arte contemporanea, ricavato da un’antica e affascinante tipografia di fine Ottocento, nel centro di Arzignano, Mattia Bosco sonderà, con la propria esperienza e sensibilità, il tema scelto dai due fondatori Elena Dal Molin e Andrea Bianconi, come linea guida di questa prima stagione. La mostra scultorea, a cura di Elena Dal Molin, nasce da un’operazione di recupero di alberi abbattuti all’interno del territorio del Comune di Arzignano, già sostenitore di Atipografia. Un progetto espositivo che si inserisce perfettamente nel solco tracciato dalle mostre che lo hanno preceduto e che si sono sempre distinte per il loro carattere site specific. Atipografia, infatti, è un vero e proprio laboratorio, che si pone come stimolo e sfida per l’artista. Mattia Bosco si cimenterà con i grandi temi della forma e della materia, assoluti protagonisti di questa mostra, nel tentativo di riscontrare una continuità o un contrasto tra la tangibilità delle cose e la nostra stessa corporeità. Il materiale principe di questa avvolgente installazione site specific, sarà il legno. Una foresta di tronchi e fusti, che paiono quasi resti di un colonnato greco, come evocato da Disordine corinzio, una delle opere del percorso, andrà a ricreare all’interno delle antiche sale della tipografia una cattedrale di ossa vegetali, così come le intende Mattia Bosco, “ultimi fiori” che si dischiudono con un gesto violento, quello dello spezzare, mostrando tutto il proprio intimo mistero fatto di luce accumulata da queste travi nel corso degli anni. Le linee spezzate e chiuse formano dei triangoli, un simbolo sacro nato da un atto di forza compiuto dall’artista sul legno stesso, liberando la luminosità in esso contenuta e svelando così il “non visibile”, la vita che si cela all’interno degli alberi. Come ben ci ricorda Mattia Bosco >. L’opera proposta da Bosco, dunque, vuole proprio insistere su questo paragone tra gesto dello scultore e movimento dell’acqua che lambisce la pietra: come quest’ultima imprime ad essa la sua forma eterna, mantenendo così la propria presenza anche quando sarà completamente evaporata, così il segno di ciò che ha lavorato, come l’acqua, sarà sempre visibile, anche in assenza di chi l’ha compiuto. L’artista milanese, inoltre, sarà prossimamente protagonista di un grande appuntamento di rilievo che lo vedrà impegnato a Basilea, al Museo Tinguely, in occasione di Art Basel, per un progetto a quattro mani con Aaron Mirza, vincitore del Leone d’Argento alla 54. Biennale di Venezia. BIOGRAFIA ARTISTA: Nato nel 1976 a Milano in una famiglia di pittori, Mattia Bosco arriva alla Scultura in seguito a un corso di studi in Filosofia. Nella sua pratica scultorea parte da una considerazione della materia come già portatrice di forme e di possibilità. La forma diventa un'occasione di ripensare le potenzialità di un materiale, sia che si ponga in continuità o in contrasto rispetto ad esso. Allo stesso modo la scultura è occasione per ripensare il nostro rapporto con le cose e con la nostra corporeità stessa. Solo shows 2013 - Limewharf, Vyner Street, London e2 9dj - Triennale Design Museum, Milano 2012 - “New Sculptures” - Galleria Federico Luger, Milano 2008 - “L'albero della vita eterna” - Art Box, Milano - “Il tempio è di chi lo abita” – Crocifissione - Museo Diocesano, Milano 2007 - “Il tempio è di chi lo abita” – Crocifissione - Chiesa di S. Stefano, Milano - “Le vene del mondo” - Via Dante-Largo Cairoli, Milano; Campo S. Stefano, Venezia Entrata dei giardini dell'arsenale, Venezia Group shows 2014 - Database 2014, Museo del Marmo, Carrara - 15° Premio Cairo, Museo della Permanente, Milano - “The inner outside (bivouacs)” - Nuovo spazio di Casso – Dolomiti Contemporanee, Casso - “Il collasso dell'entropia” - Museo d'arte contemporanea di Lissone, Lissone 2012 - Liberi tutti!, Cantieri Culturali ex Macelli, Prato 2011 - RUN N°3, Galleria Room, Milano 2010 - “Quali cose siamo”, Triennale Design Museum, Milano 2009 - “Anzitempo” - 2134 NW Miami Court, Wynwood Arts Disrtict, Miami FL - “Sculture nella città”- Società per le Belle Arti ed esposizione Permanente, Milano 2007 - “Lincanto dell'illusione”- Giardino Argelati 47, Milano 2005 - “Art of Italian Design” - Megaron Plus Museum, Athens Awards 2012- Premio Fondazione Henraux- secondo classificato ex aequo. 2007- “La Musa Agreste”- primo premio.



SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI