Prima Esposizione Virtuale di Venezia: Combinatoria, Potenziale e Itinerante. Dal web alla Serenissima...
Da maggio 2015
Gianfranco Grosso, Bartolomeo Migliore, Museo Microcollection, Matteo Nahum, Pintapiuma, Ivano Sossella, Lucio Spinozzi...
a cura di Ivan Fassio, direzione artistica Galleria PINTA
L’Arte si affranca da ogni intenzione tecnicistica e materialistica. La mostra, anche.
Il percorso dell'idea, la riflessione filosofica, la precisazione delle coordinate di percezione, la presentazione del processo di formazione del pensiero e l'azione linguistica vengono posti in primo piano rispetto al prodotto finale, sensibile, estetico. Pura esemplificazione fisica del linguaggio, l'arte rifiuta ogni mediazione con i tradizionali metodi di fruizione, di comunicazione e di commercializzazione.
Qui, si profila una possibile ulteriore prospettiva: virtuale e reale. La volontà sarebbe non tanto l'allontanamento dal mercato, quanto la conquista dello stesso attraverso una rivoluzione di fondo. Questo mutamento interno poggerebbe sulla propagazione di un nuovo approccio estetico e sulla concezione delle idee alla base della condivisione dell’esperienza artistica.
Ogni informazione visiva, che è ricevuta dal pubblico, può essere considerata soltanto come il residuo di un’attività? Le scelte pragmatiche possono essere abolite o riformulate, poiché l’idea generatrice diventa la stessa macchina produttrice dell’arte. Il prodotto finale, trattandosi di un’esperienza di percorso o di un approdo logico di pensiero, non potrà essere giudicato o criticato secondo metodi tradizionali. In questo senso, il testo critico si rivelerà come un preciso ed invisibile ago della bilancia per personalità e progettualità implicate nel processo di diffusione del movimento...
(Ivan Fassio 2015)
Da maggio 2015
Gianfranco Grosso, Bartolomeo Migliore, Museo Microcollection, Matteo Nahum, Pintapiuma, Ivano Sossella, Lucio Spinozzi...
a cura di Ivan Fassio, direzione artistica Galleria PINTA
L’Arte si affranca da ogni intenzione tecnicistica e materialistica. La mostra, anche.
Il percorso dell'idea, la riflessione filosofica, la precisazione delle coordinate di percezione, la presentazione del processo di formazione del pensiero e l'azione linguistica vengono posti in primo piano rispetto al prodotto finale, sensibile, estetico. Pura esemplificazione fisica del linguaggio, l'arte rifiuta ogni mediazione con i tradizionali metodi di fruizione, di comunicazione e di commercializzazione.
Qui, si profila una possibile ulteriore prospettiva: virtuale e reale. La volontà sarebbe non tanto l'allontanamento dal mercato, quanto la conquista dello stesso attraverso una rivoluzione di fondo. Questo mutamento interno poggerebbe sulla propagazione di un nuovo approccio estetico e sulla concezione delle idee alla base della condivisione dell’esperienza artistica.
Ogni informazione visiva, che è ricevuta dal pubblico, può essere considerata soltanto come il residuo di un’attività? Le scelte pragmatiche possono essere abolite o riformulate, poiché l’idea generatrice diventa la stessa macchina produttrice dell’arte. Il prodotto finale, trattandosi di un’esperienza di percorso o di un approdo logico di pensiero, non potrà essere giudicato o criticato secondo metodi tradizionali. In questo senso, il testo critico si rivelerà come un preciso ed invisibile ago della bilancia per personalità e progettualità implicate nel processo di diffusione del movimento...
(Ivan Fassio 2015)
FOTO
La Virtuale di Venezia
Giulio Paolini, Microcollection, "Cabinet de regard", 2008, in Roaming: Repetita iuvant. Foto di © Agostino Osio
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