Ruth

Santo Stefano

Ruth
Dipinto su ordinazione del bolognese Severino Bonora ed esposto all’Accademia nel 1853, è uno dei più famosi nudi dell’ormai maturo pittore veneziano (1791-1882). Come nella "Rebecca" (1831) e nella "Tamar" di Giuda (1847), anche qui il tema dell’eroina biblica è affrontato con notevole maestria. Identificabile dalla spighe che porta in seno, Ruth ci appare come una donna al tempo stesso sensuale e riflessiva.