Bacco

Santa Croce

Bacco
L’opera fu riscoperta nei depositi del museo nel 1916 dopo secoli di oblio insieme alla Medusa (1597) giunse a Firenze come dono del cardinale Francesco Maria del Monte. Quest’ultima, realizzata a olio su tela applicata su uno scudo, era esposta a corredo di un’armatura persiana. Nella sala sono anche il Sacrificio di Isacco (1601-1602) dello stesso autore e la Giuditta e Oloferne (1620) di Artemisia Gentileschi, pittrice nota al tempo, oltre che per le doti artistiche, per lo scandalo suscitato dallo stupro subito a Roma.
DA SAPERE: Nella caraffa raffigurata nel Bacco un recente restauro ha rivelato il riflesso del ritratto del pittore, raffiguratosi di fronte ad un cavalletto o a una tela in scorcio, in atto di dipingere.