Mostra Risorgimento Agitato a Genova. Le informazioni sulla mostra Risorgimento Agitato, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Risorgimento Agitato del museo Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano di Genova.

Fazzoletto Balilla

Fazzoletto Balilla

Mappa

  • Città: Genova
  • Provincia: Genova
  • Indirizzo: Via Lomellini 11
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Risorgimento Agitato


  • Luogo: Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano
  • Curatori: Massimo Angelini
  • Città: Genova
  • Provincia: Genova
  • Data inizio: 29 April 2025
  • Data fine: 30 September 2025
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Fino al 30 settembre rimarrà allestita a Casa Mazzini (Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano) la mostra Risorgimento Agitato, un’esposizione commentata della principale raccolta di fazzoletti risorgimentali conservata in Italia.
 
La rassegna, curata dal conservatore del museo Massimo Angelini e allestita da Elio Micco, presenta fazzoletti (foulards carré, prevalentemente in seta) prodotti tra il 1847 e il 1912 con alcuni pezzi unici che non presentato analogie con i cimeli conservati in altri musei italiani, come il fazzoletto raffigurante Balilla (1847), quello dedicato a una congiura del 1847 mai avvenuta (vera e propria fake-news di metà Ottocento) e rara quanto straordinaria tavola didattica massonica in seta.
 
Nel periodo 1847-1849 gli ideali patriottici poterono essere espressi alla luce del sole e di conseguenza artigiani, industrie tessili, commercianti furono impegnati in un’alacre produzione e commercializzazione di fazzoletti che potevano essere ora liberamente utilizzati nello spazio pubblico. Sulla base degli esemplari conservati nei musei, possiamo affermare che i fazzoletti politici di questo periodo presentano di solito uno o più di uno di questi decorativi: il ritratto dei leader del movimento nazionale, che nel 1847 sono soprattutto Pio ix e i sovrani riformatori (Leopoldo ii, Carlo Alberto); la riproduzione di testi, che potevano essere slogan e parole chiave (W Pio IX, Guardia civica, Riforme, etc.), oppure editti e decreti di grande rilievo (l’amnistia di Pio IX; il decreto di concessione della costituzione napoletana o torinese); e infine i colori, in un primo tempo quelli degli stati riformatori (il bianco e giallo pontificio; il bianco e il rosso del Granducato di Toscana, l’azzurro del Regno di Sardegna) e poi chiaramente il tricolore.
 
La mostra è estesa anche a oggetti di uso comune, conservati presso il Museo del Risorgimento, ma risemantizzati negli anni del Risorgimento in chiave politica e propagandistica. Tra questi trovano spazio un paravento del 1850 decorato con oltre due immagini ritagliate da libri e riviste, e il plaid (“sciallo”) che in punto di morte ha coperto Carlo Cattaneo (1869) e Giuseppe Mazzini (1872).
 
Nell’ambito della mostra, martedì 13 maggio alle 17.30 Silvia Cavicchioli (docente Università di Torino) terrà una conferenza sul tema La seconda vita dei cimeli della patria.