San Longino

Vaticano, Prati

San Longino
Ospitata in una delle quattro nicchie che Bernini progettò per scandire lo spazio centrale della basilica, la statua di San Longino fu scolpita personalmente dal grande artista barocco. Fu ricavata da almeno tre blocchi di marmo assemblati insieme per ottenere una figura articolata e dinamica. Soggetto dell’opera è il soldato romano che si convertì improvvisamente dopo aver trafitto con la lancia il costato di Cristo crocifisso. Bernini lo rappresenta nell’istante dell’illuminazione, mentre allarga le braccia e si rivolge verso l’alto per accogliere la chiamata divina. Il gioco di luci e ombre, il dinamismo espressivo del panneggio, la progettazione quasi teatrale calibrata sul punto di vista del visitatore concorrono a produrre un effetto di grande intensità emotiva.

"La crociera di San Pietro è come un teatro circolare in cui la scena, anzi la macchina scenica (il baldacchino) si trova quasi al centro, e l'azione si svolge all'ingiro. Ma quel che conta non è la teatralità, ma l'azione in se stessa, in quanto compiuta allegoria della Passio Christi rappresentata simbolicamente attraverso i segni del martirio" (Fagiolo). Tra i vuoti prospettici dei quattro bracci si spingono innanzi le facce trasverse dei quattro pilastri, con due ordini di nicchie. In quelle in basso, più profonde, Bernini colloca quattro statue gigantesche; ne esegue una lui stesso, San Longino. In alto, oltre una balconata, sono le logge delle Reliquie, inquadrate da colonne tortili (quelle dell'antica pergula) che riprendono in circolo, come echi, il motivo delle colonne del baldacchino. La figura di Longino, con il suo gesto di attore declamante, è costruita in rapporto allo spazio del nicchione: con le braccia, come fossero ali, prende spazio, lo agita; il manto, senza alcun rapporto col corpo e col gesto, non è che una massa bianca affiorante, sconvolta da un turbine.