Mostra Incisioni dal XV al XVIII secolo a Torino. Le informazioni sulla mostra Incisioni dal XV al XVIII secolo, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Incisioni dal XV al XVIII secolo del museo L'Arte Antica - Silverio Salamon di Torino.

FRANCISCO GOYA Y LUCIENTES El Agarrotado 1770 ca., Acquaforte e bulino

FRANCISCO GOYA Y LUCIENTES El Agarrotado 1770 ca., Acquaforte e bulino

Mappa

Scheda Mostra

Incisioni dal XV al XVIII secolo

Durer, Rembrandt, Canaletto, Goya, van Leyden, Cranach, Grechetto...


  • Luogo: L'Arte Antica - Silverio Salamon
  • Curatori: Siverio Salamon
  • Città: Torino
  • Provincia: Torino
  • Data inizio: 8 November 2012
  • Data fine: 26 January 2013
  • Costo del biglietto: ingresso gratuito
  • Telefono per informazioni: +39 011 5625834
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Silverio Salamon l’8 novembre 2012 inaugura la mostra legata al catalogo antologico: INCISIONI dal XV al XVIII secolo. Mostra e catalogo, dedicate all’arte incisoria degli antichi maestri, rientrano nel programma espositivo della Galleria che da anni ha due appuntamenti fissi: uno primaverile monografico e uno autunnale antologico. Fino al 26 gennaio 2013, L’Arte Antica di via Volta 9 a Torino esporrà 50 stampe, tutte illustrate nelle cento pagine del catalogo documentato con dati tecnici, iconografici e critici redatti secondo i più recenti studi, supportati anche dalla ricca documentazione a confronto reperibile negli ottomila volumi della biblioteca specializzata della Galleria. GLI ARTISTI: SEGNALAZIONI La mostra si apre con un rarissimo SCHONGAUER “L’adorazione dei Magi” del 1470 di cui sono conosciuti non più di 70 esemplari, prosegue con ALBRECHT DURER e il suo “Il mostro marino” oltre al celebre “Ercole e gli effetti della gelosia”. Lungo il filo della cronologia segue CRANACH con una delle sue cinque o sei incisioni su rame, il rarissimo “San Crisostomo”. Poi il tedesco ALTDORFER, l’olandese LUCA DI LEYDA con il tondo “Presentazione al popolo” della Passione. Quindi una decorativa incisione, lunga più di un metro, di HANS SEBALD BEHAM “La festa del villaggio”, del 1539. Ancora CAMPAGNOLA, “La scuola del villaggio” di BRUEGEL in cui una folla tumultuosa di ragazzini travolge il calzolaio e la moglie che pare, con lo sguardo, supplicare pietà! Due grandi vedute di Parigi, in un’edizione antichissima, di JACQUES CALLOT introducono il Seicento. REMBRANDT tra cui spicca il celebre “Clement de Jonghe” nell’estremamente raro secondo stato su sei. Clement de Jonghe fu il mercante di stampe di Rembrandt che distribuì in tutta Europa le sue stampe in particolar modo a Mariette di Parigi, il più famoso mercante di stampe del Seicento. Poi due acqueforti di VAN OSTADE, e infine il fiorentino STEFANO DELLA BELLA. Seguono le stampe del Settecento con le vedute veneziane di MARIESCHI e CANALETTO, e toscane di ZOCCHI. Chiudono la mostra tre importanti stampe di FRANCISCO GOYA tra cui il celebre “Agarrotado”, incisione di denuncia politica su un tipo di esecuzione tra i più crudeli.