Francesco Guardi

Venezia 05/10/1712 - Venezia 01/01/1793

© Arte.it | Pietro Longhi, Ritratto di Francesco Guardi, 1764, olio su tela, Venezia, Ca' Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano.

La sua formazione e gran parte della sua attività fino al 1760 si svolsero insieme al fratello maggiore, Giannantonio, che conduceva la bottega familiare. Rispetto al fratello, fin da subito, manifesta una diversa sensibilità con una pennellata rapida e spezzata in grado di rendere il legame tra figure e atmosfera. L’interesse per il paesaggio lo porta ben presto ad avvicinarsi al vedutismo di cui propone una interpretazione personale che elimina la componente “fotografica” e documentaria per una resa atmosferica capace di rendere il particolare vibrare della luce della laguna. Nascono così i capolavori come le due Vedute della Ca d’Oro o quelle conservate in musei di tutto il mondo. Nel 1782 ottenne l’incarico ufficiale di eseguire i dipinti in ricordo dei festeggiamenti per le visite di papa Pio VI e degli arciduchi russi Paolo Petrovic e Maria Teodorovna, opere che testimoniano della sua capacità di rendere anche la vita e il ritmo della sua città.



Le opere