Tempio di Zeus (tempio di Giove Olimpico)

Agrigento, Valle dei Templi Strada Panoramica dei Templi

 
  • Dove: Agrigento, Valle dei Templi Strada Panoramica dei Templi
  • Indirizzo: Valle dei Templi Strada Panoramica dei Templi
  • E-Mail: parcodeitempli@regione.sicilia.it
  • Telefono: +39 0922 621657
  • Apertura: Tutti i giorni: ore 8.30-19.

    Visite e aperture serali sono previste nel periodo estivo. Per maggiori informazioni consultare il sito
  • Costo: intero € 10, ridotto € 5
    Biglietto intero cumulativo (valle e museo archeologico) € 13,50, ridotto €7
    ingresso gratuito prima domenica di ogni mese

 
DESCRIZIONE:
Il tempio di Zeus o Giove Olimpico, è tra i pochi edifici agrigentini sacri che rivendica un’attribuzione certa alla divinità a cui è dedicato. Oggi è ridotto ad un gruppo di rovine dalle distruzioni cominciate in tempi antichi e proseguite in epoca moderna con la conversione dell’edificio in cava di pietra per la realizzazione di Porto Empedocle.
Attraverso gli scavi e le fonti antiche di Diodoro Siculo e Polibio, nel complesso l’aspetto originale del tempio è noto ma ancora ricco di passaggi problematici a cui è dedicata un’intera sala del Museo Archeologico Regionale di Agrigento.
Il tempio dorico - il più grande d’Occidente - era collocato su una piattaforma rettangolare su cui poggiava un basamento (crepidoma) di cinque gradini, l’ultimo dei quali alto il doppio dei precedenti a marcare una sorta di podio che elevava il monumento su tutto l’ambiente circostante. Un’altra peculiarità strutturale risiedeva nel colonnato che, invece di mostrarsi aperto, era cinto da un muro rafforzato da semicolonne doriche. Tre le caratteristiche più singolari del tempio infine figurano i Telamoni, gigantesche figure mitologiche alte circa 8 metri spesso identificate con i Cartaginesi sconfitti, che sostenevano la trabeazione, ovvero la parte superiore del tempio di cui si conservano frammenti decorativi.
Tra le rovine si possono distinguere anche i resti dell’altare monumentale con la scalinata che conduceva all’area riservata ai sacrifici.
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