Fabrizio Vona è il nuovo soprintendente del Polo Museale di Napoli

07/12/2011

WEB: http://arteinforma.blogspot.com/2011/12/fabrizio-vona-e-il-nuovo-soprintendente.html



Pugliese, cinquantotto anni, subentra a Lorenza Mochi Onori
Napoli. Fabrizio Vona, cinquantotto anni, pugliese, come annunciato da Uil Bac è il nuovo soprintendente al Polo Museale di Napoli. Il nuovo soprintendente, il cui nome girava già da qualche giorno tra i papabili (erano nove e tra loro c’era anche Sgarbi), prende il posto di Lorenza Mochi Onori e guiderà prestigiosi musei napoletani: Museo nazionale di Capodimonte, la Certosa e Museo di San Martino, Museo Duca di Martina, Museo di Villa Pignatelli, Castel Sant'Elmo e la certosa di San Giacomo. Laureato in Lettere con indirizzo storico artistico, Vona, è specializzato in Storia dell’Arte medievale e moderna alla Sapienza di Roma. Ha collaborato con la Galleria Borghese di Roma, con la Soprintendenza ai Beni artistici e storici di Roma, ha prestato servizio presso la Soprintendenza ai Beni artistici, storici e architettonici della Puglia, con la qualifica di ispettore. Attualmente ricopriva l’incarico di soprintendente ai beni artistici, storici e etnoantropologici della regione Puglia.

Parla il nuovo soprintendente Vona
«Così rilanceremo i musei di Napoli»

NAPOLI - Da martedì sarà stabilmente a Castel Sant'Elmo di Napoli, il nuovo soprintendente del Polo Museale di Napoli, Fabrizio Vona, che solo giovedì ha firmato il nuovo incarico al ministero dei Beni culturali. Viene dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, per Napoli ha progetti ambiziosi anche se sa che «sarà un compito difficile ed impegnativo ma Napoli merita di essere riportata al livello delle capitali europee. È sempre stata un faro per la civiltà, per il grand tour, non si può assistere senza replica a chi afferma di non conoscerla». «Devo studiare molto - aggiunge il neo soprintendente - devo capire quali erano i progetti dei miei predecessori. Ad esempio per quanto riguarda l'artecard (la card caricabile per viaggiare e scoprire il patrimonio culturale di Napoli ndr), credo che sia stata poco pubblicizzata ma che vada rilanciata. Il biglietto unico è un'ottima idea».
Sull'annoso problema dei trasporti che non collegherebbero sufficientemente le varie sedi espositive napoletane, Vona spiega: «Il problema riguarda soprattutto il museo di Capodimonte che è distante e quindi più difficile da raggiungere. Ma credo che sia più una percezione. Ogni anno un milione di persone visitano il parco di Capodimonte, mentre solo 120/150 mila persone visitano il museo. Quindi i margini per aumentare i visitatori ci sono, dobbiamo solo capire come convincerli ad entrare nel museo». «Nessuno però - continua Vona - può pensare di riuscire a fare da solo. Tutte le istituzioni dovranno collaborare, la soprintendenza con la Regione Campania e il Comune e perchè no, anche con i privati e con le soprintendenze circostanti come quella di competenza sull'area archeologica di Pompei. Bisogna trovare un modo per spiegare a tutti i visitatori che vanno a visitare Pompei che nelle vicinanze ci sono molti altri luoghi d'arte che meritano di essere visti. Immaginiamo cosa sarebbe se solo il 10% dei visitatori di Pompei si recasse nei siti culturali di Napoli». Secondo i dati rilevati dall'ufficio statistica del ministero dei Beni culturali nell'area archeologica più conosciuta al mondo ogni anno si recano più di due milioni di visitatori, nel 2010 sono stati 2.300.000, mentre sempre nello stesso anno quelli dei musei afferenti al Polo museale di Napoli sono molto al di sotto: solo per considerarne alcuni, la Certosa di San Giacomo 49.615, il Museo di San Martino 108.259 e il Museo «Diego Aragona Pignatelli Cortes» 16.527. «Troveremo sicuramente una giusta collaborazione con la soprintendente archeologica di Pompei, Teresa Cinquantaquattro con la quale sono ottimo amico - rimarca il soprintendente Vona - si tratta di rilanciare una città importante come Napoli».
Segnala Antonella Colaninno






LEGGI TUTTO >