Faust. Il mito dalla tradizione orale al post-pop di Luca Zenobi

13/06/2013

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Giovedì 20 giugno alle ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, viene presentato il libro Faust. Il mito dalla tradizione orale al post-pop di Luca Zenobi pubblicato da Carocci editore nel 2013. Intervengono all'incontro, Massimo Fusillo, Giovanni Sampaolo e Ferdinando Taviani. Sarà presente l'autore. Nato in Germania, sviluppatosi per gemmazione dalla oscura biografia di un personaggio storico alla quale si sono sovrapposte saghe popolari e leggende, dalla Riforma luterana alla Seconda guerra mondiale, fino all'epoca della multimedialità, il mito di Faust attraversa la storia della cultura occidentale. La disperata ricerca del piacere, della conoscenza assoluta, di ciò che per l'uomo è inattingibile mediante un patto con le potenze oscure ha trovato nelle diverse discipline artistiche forme e modi di espressione peculiari della modernità e della postmodernità. Il volume  di Luca Zenobi ne ripercorre le tappe fondamentali sulla base dei temi chiave del mito faustiano e della rappresentazione che ne hanno dato grandi scrittori, musicisti e registi da Goethe a Thomas Mann, a Gounod, Murnau e Sokurov.Luca Zenobi ha conseguito il dottorato di ricerca in Letterature straniere europee presso l’Università di Pisa. Dal 2008 è ricercatore di Letteratura tedesca (L-Lin/13) presso l’Università degli studi di L’Aquila.. Si è occupato di letteratura europea del Settecento, con particolare riferimento a questioni di estetica e drammaturgia, e autori tedeschi del primo Novecento (Kafka, Benn, Döblin). 

Ferdinando Taviani è nato nel 1942. Dall’a.a.1986/87 è professore ordinario di Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università dell’Aquila. Nel 1980, è stato fra i fondatori dell’ISTA (International School of Theatre Anthropology). Dal 1975, è consulente letterario dell’Odin Teatret, cui aveva dedicato il volume Il libro dell’Odin (Milano, Feltrinelli, 1975 e successive ed.), il primo studio su un teatro che in quegli anni era molto controverso e noto a pochi, divenuto nel tempo uno dei capisaldi del teatro del secondo Novecento. Alcuni dei suoi scritti sul teatro di Jerzy Grotowski sono entrati a far parte del Grotowski Sourcebook edito da Routledge nel 1997.

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