Swiss Art Cities: Lugano

Architettura a Lugano: una passeggiata tra meravigliosi edifici

Lugano, LAC Panoramica. Foto Studio Pagi
 

Samantha De Martin

26/04/2017

È un bosco, Lugano - come una delle teorie sulle origini del nome insegna - è la casa di Hermann Hesse, la sede del LAC e del MASILugano, ma è soprattutto il tempio dell'arte cara a Vitruvio.
Non c'è solo l'impronta di Mario Botta tra le biblioteche, le banche, gli edifici della città dal pittoresco lago.
 
Una tradizione architettonica antica, risalente a prima del'anno Mille, serpeggia tra le strade di questo splendido crogiolo di culture e correnti artistiche, percorso da gioielli in vario stile che accontentano gli amanti dell'architettura antica, ma anche gli appassionati di arte moderna e contemporanea.
 
La terra in cui Le Corbusier pose, negli anni Venti, le pietre miliari della teoria della Bauhaus di Walter Gropius, trova nella città del Canton Ticino una delle sue più mature roccheforti. C'è il genio di Livio Vacchini, Alberto Tibiletti, Bruno Bossi, Otto Maraini a fare capolino dalle strade, tra le chiese sorprendendo chi passeggia per Lugano.
 
Ed è una passeggiata immersiva, un viaggio tra il glorioso passato e l'avveniristico presente il tour sull'architettura organizzato in collaborazione con i2a, Istituto Internazionale di Architettura, che conduce i visitatori tra le bellezze della città, in compagnia di architetti esperti.I visitatori che volessero partecipare al ciclo di passeggiate, iniziato il 20 aprile, potranno farlo ogni giovedì fino alla fine di ottobre, contattando direttamente l'Ente del Turismo (info@luganoturismo.ch).
 
“Le visite guidate - spiegano dall'Istituto Internazionale di Architettura - partono da uno degli edifici più rappresentativi di Lugano, non a caso sede del Municipio sin dal 1890. Il Palazzo del Governo è stato costruito da Giacomo Moraglia, architetto milanese, a metà del XIX secolo. Lo stile è neoclassico, con una pianta rettangolare e un cortile interno, con sculture di Vincenzo Vela, come il celebre Spartaco.
 
In questo viaggio alla scoperta delle architetture più rappresentative della città ci si addentra per via Nassa, principale luogo di scambi commerciali del passato e attuale via dello shopping,e nel quartiere Sassello - progettato nel 1947 da Bruno Bossi per risanare un’area molto carente dal punto di vista igienico - che si estende fino alla Cattedrale. Qui si trova anche la Pasticceria Vanini - uno degli edifici progettati da Mario Chiattone, che mostra il Regionalismo dell’architetto e l’impiego del graffito, una tecnica antica adottata in Ticino già nel 1400 - un'ottima tappa per soddisfare sapere e palato prima di proseguire il giro.
 

Parco Ciani a Lugano. Photo by Remy Steinegger. Courtesy Ticino Turismo

Uscendo dal centro storico di Lugano si raggiunge il lago e proseguendo verso il Parco Ciani - considerato uno dei più bei parchi svizzeri - si può apprezzare un’elegante passeggiata, percorsa da alberi ad alto fusto, in parte anche molto rari, realizzata durante la Belle Époque, un periodo in cui grazie allo sviluppo della linea ferroviaria, la città divenne un'apprezzata meta di viaggio.
 
Giusto nei pressi dell’ingresso del Parco Ciani si trova il Palazzo dei Congressi con la nuova Piazza Castello realizzata nel 2007 dallo studio di architettura Giraudi Wettstein, in collaborazione con Paolo Bürgi.


Villa Ciani oggi ospita il Museo Civico delle Belle Arti. By Gert-Jan van der Maas at nl.wikipedia. [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), via Wikimedia Commons

Il vasto parco costudisce diversi edifici di pregio. Villa Ciani, originalmente edificata nel 1622 e in seguito ricostruita a metà Ottocento e ristrutturata nel 1998, ospita il Museo Civico delle Belle Arti. Un corpo cubico neoclassico con Belvedere ospita al suo interno uno scalone d’onore e sale affrescate, mentre di fronte, sulla riva del lago, dialoga con una darsena in tufo.
 
Addentrandosi nel Parco si giunge alla Biblioteca Cantonale progettata da Carlo e Rino Tami nel 1941, un importante edificio del primo moderno ticinese composto da due elementi, uno di quattro piani che ospita il deposito dei libri e l’altro, perpendicolare, dove trovano spazio una sala lettura e gli uffici. L’edificio è stato risanato e ampliato nel 2005 dagli architetti Bardelli, che hanno aggiunto un’ala che forma una terrazza d’ingresso alla biblioteca. Nei suoi dettagli si riconoscono le architetture di Otto Rudolf Salvisberg, che fu uno dei maestri svizzeri per quanto riguarda il primo moderno.
 
La passeggiata tra l'architettura luganese prosegue in fondo al parco, fino alla foce del fiume Cassarate, area che nel 2014 è stata oggetto di bonifica e rivitalizzazione. Il progetto, curato dall’Officina del paesaggio di Sophie Ambroise, prevede la riqualifica di tutta l’area verde che risale il fiume fino al piano della Stampa.
 
Risalendo lungo il corso d'acqua si incontrano alcuni edifici attuali: la sede di Philipp Plein, progettata dallo studio Amman di Zurigo nel 2008 e, poco oltre, l’edificio Caimato di Mario Botta, del 1993, con la sua caratteristica facciata in mattone rosso e un elemento cilindrico sull’angolo.
 
La passeggiata prosegue verso il campus dell’USI (Università della Svizzera Italiana), che è stato realizzato da noti architetti contemporanei, sulla base di un masterplan progettato da studenti di architettura dell’Accademia di Mendrisio, sotto la supervisione dell’architetto Peter Zumthor e poi affinato dal team di architetti Aurelio Galfetti e Jachen Könz.


La pensilina della stazione dei bus di Lugano è opera di Mario Botta. By Francesco PIRANEO G. (Own work) via Wikimedia Commons

È il momento di tornare nel centro città e di raggiungere la stazione centrale degli autobus, un’architettura realizzata da Mario Botta nel 2001 e che offre ai visitatori la sua anima altamente funzionale e strutturale. All’angolo ovest dell’impianto si affaccia l’edificio Ransilia, un'altra opera di Mario Botta, del 1985, che domina quest’area centrale di Lugano, caratterizzata da un tessuto otto-novecentesco.
 
A pochi passi dalla costruzione lo sguardo incrocia altri due simboli del moderno. Il primo è l’edificio Macconi, progettato dagli architetti Livio Vacchini e Alberto Tibiletti (1975) e ampliato da Stefano Tibiletti nel 2000, dalla caratteristica colorazione verde data dalla pietra grigionese di Andeer, nella prima parte, e dalla struttura a cellule prefabbricate in vetro nella seconda. Proprio di fronte a questo edificio si trova il Palazzo di Giustizia, progettato da Bruno Bossi, con Augusto Guidini e Giuseppe Antonini.
 
La passeggiata prosegue ora verso viale Stefano Franscini, fiancheggiato dall’imponente ex-Banca del Gottardo, realizzata nel 1988 da Mario Botta, la cui volumetria ripropone quella delle ville ottocentesche che caratterizzavano il quartiere.
La visita guidata si conclude a Villa Saroli, un edificio in stile gotico-rinascimentale con elementi decorativi Liberty e Arts&Crafts, caratterizzato da una vetrata con gli stemmi delle famiglie patrizie di Lugano, opera di Gastone Cambin. La Villa, inizialmente di proprietà della famiglia Enderlin, fu poi ceduta alla città di Lugano negli anni ’60 e fu destinata ad ospitare, a partire dai primi anni '90, uffici e spazi museali. Oggi è la sede di i2a Istituto Internazionale di Architettura. Il suo lussureggiante parco, con la raffinata Orangerie in stile Novecento è il posto ideale per recuperare le energie al termine della passeggiata, godendosi l'abbraccio delle magnolie, del cedro argentato e di un raro esemplare di alloro californiano circondato da camelie, azalee e rododendri.

COMMENTI
 
LA MAPPA
  NOTIZIE

VEDI ANCHE

Vedi tutte le notizie >