Banksy e il mistero del graffito sparito

Banksy, Slave Labour, 2012
 

25/02/2013

Wood Green, Londra, febbraio 2013. Solo pochi giorni fa in una strada di questo quartiere londinese scompare nel nulla un graffito che denuncia lo sfruttamento del lavoro minorile. Si intitola Slave Labour e rappresenta un ragazzino che realizza con una macchina da cucire delle piccole Union Jack, le bandiere britanniche. Qualcuno azzarda sia una critica alle celebrazioni per il giubileo della regina. L'anno coincide: del 2012 sia i festeggiamenti che la realizzazione dell'opera. L'autore è Banksy, un mistero anche lui: si sa solo che è nato a Bristol a metà degli anni Settanta. L'anonimato per quello che è uno dei maggiori esponenti mondiali della street art è sacro. 

Passa pochissimo tempo e il murales ricompare nella galleria Fine Art Auction di Miami, dove sta per essere venduto all'asta per una cifra che oscilla tra i cinquecentomila e i settecentomila dollari. Ma il quartiere di Londra defraudato di quello che considera una parte importante del proprio patrimonio culturale insorge e la vendita all'asta - è notizia delle ultime ore - viene cancellata.  

Nel frattempo, al posto del graffito scomparso c'è già un altra immagine: una donna con un copricapo da suora. E Londra si chiede se sia il frutto di una nuova incursione artistica di Banksy.

Nicoletta Speltra



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