Da Torino a Cagliari, continua il viaggio sulle tracce del genio

Chiude in bellezza l’Anno di Leonardo: le mostre da non perdere

Gallerie di Leonardo. Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci, Milano
 

Francesca Grego

27/12/2019

Sta per concludersi l’Anno di Leonardo, che a 500 anni dalla morte del maestro ha portato l’attenzione su ogni aspetto della sua opera e della sua figura. Mostre, film, conferenze, spettacoli, piccole e grandi iniziative hanno animato città e paesi in tutta Europa, per riscoprire la personalità versatile e l’eredità del genio universale. Ma l’avventura non si ferma qui. Mentre si è già aperto il cinquecentenario di Raffaello, altro gigante del Rinascimento, l’artista di Vinci è al centro di nuove iniziative. Scopriamole insieme.

Partiamo da Milano, in prima linea nel 2019 con il denso palinsesto di Leonardo 500. Fulcro delle celebrazioni di quest’anno e forte del successo del progetto Un Leonardo mai visto, il Castello Sforzesco ha prorogato il suo spettacolare percorso di visita alla Sala delle Asse fino al prossimo 19 aprile, da fruire insieme al tour multimediale nella Milano quattrocentesca alla scoperta dei luoghi del genio. Fino al 5 gennaio sarà possibile visitare anche la mostra Intorno a Leonardo. Opere grafiche dalle collezioni milanesi, con preziosissime opere che illustrano le ingegnose invenzioni dell’artista nel campo del disegno. Nel 2020 l’itinerario si arricchisce di due nuovi progetti espositivi: L’Atelier di Leonardo e il Salvator Mundi getterà nuova luce sull’opera più chiacchierata degli ultimi anni, mentre con Una scrittura allo specchio. I segreti della mano sinistra di Leonardo ne scopriremo di nuove sul grande mancino.
Al Museo Poldi Pezzoli, invece, fino al 10 febbraio sarà esposto il capolavoro della Madonna Litta, giunto per l’occasione dall’Ermitage di San Pietroburgo. Intorno a questa tavola dai colori brillanti, sono esposti altri dipinti e disegni di Leonardo e dei suoi allievi, da ammirare con un biglietto unico che comprende anche la visita al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie.
Al Museo Diocesano, poi, Il Duomo al tempo di Leonardo ricostruisce il contributo del poliedrico artista alla Fabbrica della Cattedrale di Milano attraverso disegni e contenuti multimediali (fino al 23 febbraio), mentre la mostra Il Mondo di Leonardo, in piazza della Scala, si arricchisce della prima ricostruzione della leggendaria Macchina Volante con cui il maestro inseguiva il suo sogno ultra moderno del volo umano dalle pagine del Codice Atlantico.
Sempre a Milano, infine, sono state da poco inaugurate le nuove Gallerie Leonardo del Museo della Scienza e della Tecnologia: una grande esposizione permanente che ripercorre la ricerca del genio di Vinci in ogni suo aspetto, con le ricostruzioni di oltre 170 opere, modelli, volumi, dipinti e 39 installazioni multimediali.

In Lombardia il viaggio continua con La voce dell’Adda. Leonardo e la civiltà dell’acqua, presso la Sala degli Alabardieri del Comune di Cremona fino al 28 febbraio, e Looking for Monna Lisa. Misteri e ironie intorno alla più celebre icona Pop, una mostra diffusa che anima quattro luoghi chiave del centro storico di Pavia con sculture e installazioni ispirate alla Gioconda (fino al 29 marzo con un programma collaterale di incontri, approfondimenti e degustazioni di piatti rinascimentali).

La seconda tappa da non perdere è Torino. Qui fino all’8 marzo Il tempo di Leonardo 1452-1519 ripercorre nella cornice di Palazzo Reale un’irripetibile stagione di innovazioni e fermenti culturali. Eventi storici, novità artistiche, fondamentali scoperte scientifiche si raccontano tra preziosi manoscritti miniati, mappe d’epoca, disegni e incisioni, da Cristoforo Colombo alla Cappella Sistina. Ma la star della mostra è il celeberrimo Autoritratto di Leonardo anziano, di proprietà della Biblioteca Reale.
Al Museo Storico dell’Artiglieria, invece, Leonardo da Vinci. I volti del genio porta in Italia l’ampio progetto interattivo creato dallo studioso spagnolo Christian Gàlvez per le celebrazioni leonardesche di Madrid: un viaggio a 360 gradi nella vita, nell’arte e nella scienza del maestro, che ruota attorno al mito e al mistero della sua fisionomia, tra i disegni della Royal Collection britannica conservati al Castello di Windsor alla controversa Tavola lucana (fino al 30 maggio).

Proseguendo nel nostro viaggio lungo lo Stivale, ci fermiamo a Bologna per scoprire la ricostruzione della perduta Battaglia d’Anghiari di Palazzo Vecchio in Firenze, realizzata in occasione della mostra U.Mano – Arte e Scienza: antica misura, nuova civiltà presso la Fondazione Golinelli fino al 9 aprile. Grazie a un laboratorio di gamification e 3D, riprendono vita oggetti, personaggi e frammenti di un’opera monumentale, scomparsa a causa di fatali errori nella tecnica di esecuzione.
In Toscana invece sei fotografi contemporanei hanno indagato altrettanti aspetti della ricerca leonardesca, dal sogno del volo alla passione per il movimento, dalla botanica alla ricerca dell’anima, in una mostra itinerante tra i luoghi della giovinezza dell’artista (Leonardo 500, fino al 29 dicembre presso il Casone dei Bardi di Vernio).

Nella capitale continua il progetto dell’Accademia dei Lincei nella bellissima Villa Farnesina: Leonardo a Roma: influenze ed eredità fa luce sul soggiorno del genio nell’Urbe attraverso disegni autografi e dipinti di celebri allievi, come la famosa Gioconda Torlonia e la discussa Gioconda nuda, grazie alla curatela di esperti come Roberto Antonelli e Antonio Forcellino. Leonardo in traduzione e Leonardo e i suoi libri, invece, indagano rispettivamente la divulgazione dell’opera dell’artista nei secoli successivi e le fonti dei suoi saperi variegati, mentre Leonardo. Una mostra impossibile riunisce finalmente tutte le creazioni del maestro attraverso riproduzioni a grandezza naturale e ad altissima ottenute con le tecnologie più avanzate.

Dovremo invece aspettare qualche mese per scoprire le ultime novità emerse dagli studi del professor Roberto Concas sul celeberrimo Uomo Vitruviano, ultimamente salito alla ribalta in seguito alla polemica sul suo viaggio dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia al Louvre. Qual è il significato del disegno che oggi consideriamo l’icona del Rinascimento? Quali accorgimenti furono utilizzati per realizzarlo? Quali misteri e corrispondenze si celano tra le sue linee? E che influenza ebbe sull’arte del suo tempo? Le risposte, promette il professore e direttore dei Musei Nazionali di Cagliari, saranno svelate tutte a maggio presso l’ex Regio Museo Archeologico del capoluogo sardo nella mostra Segreti e misure dietro l’inganno dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci.

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