Fotografia Israeliana Contemporanea

foto mensa soldati israeliani
11/05/2005
Un'esposizione, allestita al Museo Andersen di Roma, presenta fino al 16 giugno, una ricognizione sull’attività di undici fotografi israeliani (Micha Bar-Am, Simcha Shirman, Adi Nes, Gilad Ophir, Elinor Carucci, Michal Chelbin, Roi Kuper, Ori Gersht, Yossi Breger, Ohad Matalon, Leora Laor). Oltre cinquanta opere realizzate da autori attivi sia nel paese che all’estero e molto diversi tra loro, che raccontano la complessità del movimento artistico del paese e cercano di avvicinare gli occhi dei fruitori ad un universo creativo variegato e ricco di sfumature.
La mostra è presentata per la prima volta in Italia nell'ambito di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, con il patrocinio del Dipartimento delle Belle Arti - Ministero degli Affari Esteri d’Israele e dell' Ambasciata d’Israele a Roma ed è realizzata in collaborazione con il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani di Roma, le Edizioni FPM e la Galleria Dvir di Tel Aviv.
La fotografia internazionale, nel periodo di passaggio tra la fine del XX secolo e i primi anni del terzo millennio, è la fonte a cui attingono i fotografi israeliani contemporanei. Nel settore fotografico si spazia dall’attenzione nei confronti del territorio del paese, con particolare riferimento alla rappresentazione del paesaggio, al tema del ritratto, dal reportage sociale alle elaborazioni estetiche più moderne, fino ad una fotografia metaforica e concettuale.
La rassegna, curata da Orith Youdovich e Diego Mormorio, raccoglie alcune opere del decano dei fotografi di Israele: Micha Bar-Am. Autore di importanti reportage, testimone della storia del Paese e di eventi bellici, membro della Magnum, Bar-Am è artefice di una fotografia che trova nell’uso del bianco e nero. Simcha Shirman, capostipite e maestro di una nuova generazione si serve di una dimensione metaforica dell’immagine. La figura umana è anche al centro dell’universo espressivo di Elinor Carucci, Michal Chelbin, Adi Nes. Per Leora Laor, fotografa di formazione cinematografica, la figura umana è isolata in situazioni quotidiane leggere e gioiose.
Il paesaggio non urbano è anche fattore di ispirazione per autori come Ori Gersht e Ohad Matalon. Gli sguardi di Yossi Breger e Gilad Ophir contemplano l’ambito cittadino e i luoghi che il capitalismo consumista ha strappato agli equilibri della natura. Con le opere di Roi Kuper si ritorna invece ad una concezione pittorico-filosofica dello spazio e del territorio.
Fotografia Israeliana Contemporanea
Fino al16 giugno 2005
Museo Hendrik C. Andersen – Soprintendenza Galleria Nazionale d’Arte Moderna via Pasquale Stanislao Mancini n. 20 (P.le Flaminio), Roma
Orari: da martedì a domenica 09.00 – 19.00 (chiuso lunedì)
Ingresso: gratuito
Telefono: 06.3219089
La mostra è presentata per la prima volta in Italia nell'ambito di FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma, con il patrocinio del Dipartimento delle Belle Arti - Ministero degli Affari Esteri d’Israele e dell' Ambasciata d’Israele a Roma ed è realizzata in collaborazione con il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani di Roma, le Edizioni FPM e la Galleria Dvir di Tel Aviv.
La fotografia internazionale, nel periodo di passaggio tra la fine del XX secolo e i primi anni del terzo millennio, è la fonte a cui attingono i fotografi israeliani contemporanei. Nel settore fotografico si spazia dall’attenzione nei confronti del territorio del paese, con particolare riferimento alla rappresentazione del paesaggio, al tema del ritratto, dal reportage sociale alle elaborazioni estetiche più moderne, fino ad una fotografia metaforica e concettuale.
La rassegna, curata da Orith Youdovich e Diego Mormorio, raccoglie alcune opere del decano dei fotografi di Israele: Micha Bar-Am. Autore di importanti reportage, testimone della storia del Paese e di eventi bellici, membro della Magnum, Bar-Am è artefice di una fotografia che trova nell’uso del bianco e nero. Simcha Shirman, capostipite e maestro di una nuova generazione si serve di una dimensione metaforica dell’immagine. La figura umana è anche al centro dell’universo espressivo di Elinor Carucci, Michal Chelbin, Adi Nes. Per Leora Laor, fotografa di formazione cinematografica, la figura umana è isolata in situazioni quotidiane leggere e gioiose.
Il paesaggio non urbano è anche fattore di ispirazione per autori come Ori Gersht e Ohad Matalon. Gli sguardi di Yossi Breger e Gilad Ophir contemplano l’ambito cittadino e i luoghi che il capitalismo consumista ha strappato agli equilibri della natura. Con le opere di Roi Kuper si ritorna invece ad una concezione pittorico-filosofica dello spazio e del territorio.
Fotografia Israeliana Contemporanea
Fino al16 giugno 2005
Museo Hendrik C. Andersen – Soprintendenza Galleria Nazionale d’Arte Moderna via Pasquale Stanislao Mancini n. 20 (P.le Flaminio), Roma
Orari: da martedì a domenica 09.00 – 19.00 (chiuso lunedì)
Ingresso: gratuito
Telefono: 06.3219089
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