In attesa dei Rolli Days 2024

I Palazzi dei Rolli: un sito UNESCO per valorizzare la città

 

La Redazione

27/11/2023

Per una città come Genova, avere un sito UNESCO non significa soltanto ottenere il giusto riconoscimento di una lunga e ricca storia culturale e artistica, ma anche avere uno strumento che permette di riqualificare, valorizzare e far vivere gli angoli più antichi e preziosi della città: visite, aperture, attività ospitate nei luoghi monumentali del centro storico diventano un presidio culturale del territorio, attivatori positivi per la rivitalizzazione sociale.

Ne è un esempio il progetto Androni, rassegna promossa da Comune di Genova e finanziata dalla legge 77 del ministero dei Beni Culturali, alla sua prima edizione durate i Rolli Days dello scorso ottobre. La rassegna mira a valorizzazione i Palazzi dei Rolli attraverso i linguaggi della creatività contemporanea, restituendo agli ingressi e alle logge degli edifici storici il loro ruolo di luoghi di relazione, dove la comunità si incontra, dialoga, costruisce opportunità.



Il successo dell’edizione Androni 2023
Androni 2023 ha portato risultati più che soddisfacenti non solo su un piano numerico ma soprattutto qualitativo.
L’evento nel suo complesso ha visto la partecipazione di circa 1.200 persone (di cui 220 bambini) a un nutrito cartellone iniziative che ha coinvolto 19 artisti di livello nazionale e internazionale per una produzione di 27 opere inedite e un totale di 79 ore di programmazione. Senza contare tutte quelle persone che, partecipando alle visite dei Rolli Days, si sono imbattute in performance o laboratori di cui magari non erano a conoscenza.

A ciascuno dei cinque palazzi protagonisti di Androni è stato assegnato uno o più linguaggi artistici specifici, che sono diventati la lente di ingrandimento attraverso cui ammirare e leggere le bellezze di questi edifici: musica, letteratura, poesia, arte e gaming, spettacolo e fumetto. Il programma della rassegna è curato e costruito da Itinerari Paralleli in collaborazione con numerose realtà del territorio e non, con l’intenzione di mettere a valore competenze e reti. Le scelte artistiche hanno privilegiato una commistione tra qualità alta e capacità di connettersi con il contesto e di coinvolgere il pubblico attivamente.
Dato significativo è l’aspetto family friendly della rassegna, strettamente correlato al legame della comunità locale con il patrimonio diffuso di Genova e al concetto di cultura come cura. Una delle peculiarità di Androni è stata quella di coinvolgere attivamente le persone in un processo di co-creazione artistica, rafforzando la dimensione partecipativa dei progetti culturali, e di attivare persone ed organizzazioni del territorio, perseguendo l’obiettivo di ricucire le relazioni di comunità tramite la cultura.

Cittadini, residenti e visitatori non sono più solo “intorno” agli edifici, ma hanno la possibilità di riappropriarsi di questi spazi fisici grazie a strumenti artistici e partecipativi. Gli androni dei palazzi storici - per l’appunto - rivitalizzati come punti strategici, collegano il dentro con il fuori, i vicoli e le piazze con i palazzi, diventando elemento collante della comunità.



I Rolli Days di gennaio 2024: Sacro e profano, Ballata per Genova
Accanto ai palazzi sontuosi, le case del popolo affondate nei carruggi, gli angusti vicoli del centro storico dove non batte mai il sole. A un passo dagli esclusivi saloni dell’aristocrazia, splendenti di affreschi e arredi preziosi, lo spazio pubblico di chiese monumentali, aperte a tutti e a loro volta colme di tesori. Nelle stesse strade, nobili e scaricatori di porto, ambasciatori e prostitute, banchieri, pescatori, mercanti. Con i suoi contrasti e le sue contraddizioni Genova ha stupito Rubens, Stendhal, Charles Dickens, Mark Twain. E si prepara a sorprendere ancora nella prima edizione invernale dei Rolli Days, che dal 19 al 21 gennaio 2024 riunirà in un’unica esperienza sacro e profano, alto e basso, antico e contemporaneo per esprimere fino in fondo l’anima autentica dell’orgogliosa repubblica marinara, pulsante di vita e di ambivalenze oggi come in passato.

Ad accompagnare i visitatori tra i paradisi e gli inferni della Superba sarà un genovese doc, un grande artista del nostro tempo che, come nessun altro, ha saputo raccontare al mondo questa città: il cantautore Fabrizio De André. Nel 25° anniversario della sua scomparsa, le canzoni di De André saranno guida e ispirazione per narrare luoghi, personaggi e capolavori radicati nel cuore di Genova. Accanto alle consuete visite guidate ai Palazzi dei Rolli, nelle piazze del centro storico un nutrito programma di appuntamenti renderà omaggio al cantautore. Rolli Days. Sacro e Profano – Ballata per Genova sarà insomma un evento trasversale capace di declinare la storia al presente, accostando in tre indimenticabili giornate la pittura, la scultura e l’architettura del Secolo d’Oro alla potenza performativa della musica e del teatro contemporanei.

Sulla scorta degli indimenticabili versi di De André, percorreremo i vicoli della Città vecchia, teatro di storie traboccanti poesia e umanità, fino al mercato di San Giorgio e alla Ripa, per visitare il cinquecentesco Palazzo Cattaneo Della Volta, incastonato “nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi”. Scopriremo che in Via del Campo, palcoscenico dell’improbabile amore tra una giovanissima prostituta e un ingenuo cliente, si erge Palazzo Centurione, incombente come la chiglia di una nave colossale incagliata nel dedalo di strade medievali. Davanti ai nostri occhi si materializzeranno le vicende degli uomini del mare – pescatori, marinai, principi, viaggiatori, protagonisti del memorabile album in dialetto genovese Creuza de mä – che da qui sono partiti alla volta dell’ignoto, ma anche i conflitti, le violenze, le secolari inimicizie che hanno insanguinato il passato della Superba e che risuonano nelle note contemporanee del cantautore.

Numerose le chiese da visitare nella prossima edizione dei Rolli Days, tra sacro e profano. All’ombra dei grandi palazzi di Strada Nuova, la Chiesa della Maddalena è stata scelta per incarnare lo spirito della celebre Canzone di Marinella, dedicata a una Maddalena moderna e terrena, che nelle parole di De André assume l’aura di una creatura celeste. In San Luca e in Santa Maria del Castello si specchia invece la poesia dell’album La Buona Novella, racconto di toccante umanità ispirato ai Vangeli apocrifi, e nelle navate di San Siro riecheggerà la commovente Preghiera in gennaio, scritta per l’amico Luigi Tenco. E se la visita alla Cattedrale di San Lorenzo getterà nuova luce sull’incredibile vicenda del genovese Scipione Cicala, per gli ottomani Sinán Capudán Pasciá, nella Chiesa di San Benedetto al Porto si ricorderà l’amicizia di De André con Don Andrea Gallo, fondata sull’attenzione per gli ultimi e i diversi, protagonisti di canzoni come Prinçesa, una perla di Anime Salve, ultimo album del cantautore.

Il 13 gennaio del 1999 una folla oceanica invadeva la Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano, dove si celebravano i funerali di De André. Venticinque anni dopo, la chiesa accoglie il suo testamento spirituale nel brano Smisurata preghiera, ultima invocazione rivolta al cielo “per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.


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